Il regime di Kiev è un sordido residuo che deve essere scartato come lo erano i suoi ex antenati nazisti. Parlare di un “piano di vittoria” non è altro che uno scherzo crudele che prolunga l’agonia del popolo ucraino

Editoriale di Strategic Culture Foundation del 18.10.2024 – Traduzione a cura di Old Hunter
Dopo settimane di propaganda di un cosiddetto piano di vittoria, l’ex comico e presidente ucraino illegittimo Vladimir Zelensky ha finalmente rivelato la sua grande idea. Si tratta di uno scherzo di cattivo gusto. Zelensky, che ha superato il suo mandato elettorale mesi fa e poi ha cancellato le elezioni previste, non è nemmeno un leader legalmente eletto. È il capo di una giunta che sta gestendo un racket di guerra e che munge i contribuenti occidentali per centinaia di miliardi di dollari. Il mese scorso ha iniziato a informare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden su un “piano di vittoria”. Zelensky ha anche esercitato pressioni sui candidati alla presidenza Kamala Harris e Donald Trump. Il piano è stato tenuto segreto, anche se Trump non ne è sembrato impressionato.
Questa settimana, l’ex comico, in tuta militarie, ha incontrato i capi dell’Unione Europea per svelare come il regime di Kiev, sostenuto dalla NATO, sconfiggerà la Russia. Vederlo seduto a un grande tavolo rotondo con i politici europei è diventato farsesco. Questo mentre le forze russe stanno distruggendo i resti dei soldati di Kiev e dei mercenari della NATO nella regione orientale dell’ex Ucraina. Il fantoccio del regime di Kiev non ha nulla di nuovo da offrire. Tutto si riduce ad elemosinare più armi e denaro e ad elencare disperatamente missili a lungo raggio con cui colpire il territorio russo, aderire all’alleanza della NATO e, ultima follia, che vengano date testate nucleari al regime neonazista. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito ridicola l’ultima svolta di Zelensky e una spaventosa e disperata scommessa per scatenare la Terza Guerra Mondiale.
I giochi sono finiti per il truffatore ucraino e il suo regime corrotto. L’Ucraina è stata distrutta e oltre 600.000 soldati ucraini sono morti senza una buona ragione, solo per una guerra per procura voluta dall’asse NATO guidato dagli Stati Uniti nel tentativo delirante di sconfiggere in qualche modo la Russia. Zelensky e la sua cricca si sono prestati al gioco, intascando soldi con il racket della guerra. Persino nei media occidentali si ammette con tristezza che la guerra per procura si è rivelata una disastrosa sconfitta per la parte sostenuta dalla NATO. Questo conflitto non sarebbe mai dovuto accadere. Alla fine del 2021 la Russia aveva offerto una serie completa di proposte per risolvere le sue preoccupazioni riguardanti la propria sicurezza a lungo termine sull’espansione della NATO e la sua incessante promozione di un fronte neonazista in Ucraina, ai suoi confini. Il ragionevole tentativo di diplomazia di Mosca è stato respinto dagli arroganti Stati Uniti e dalla NATO, che pensavano di poter ottenere una sconfitta strategica militare contro la Russia.
Sono state le potenze occidentali a scegliere la guerra invece della diplomazia. Grazie alla loro criminale incoscienza, molte vite di soldati ucraini sono state sprecate e l’ex repubblica sovietica è stata distrutta. Le terre che la Russia ha preso erano territori storici russi e non saranno restituite. Il regime di Kiev ha rinunciato a qualsiasi diritto a negoziare. La sua aggressione spietata e la sua russofobia fanno sì che l’unica soluzione possibile sia il suo completo sradicamento. La Russia sta smantellando il regime e le sue pretese NATO con la forza. Alla fine, gli Stati Uniti e i loro complici della NATO dovranno riconoscere che le loro macchinazioni criminali in Ucraina sono state sconfitte. La guerra deve terminare accettando le legittimee richieste di sicurezza della Russia alle sue condizioni. Che si sarebbero potute ottenere in modo semplice con la diplomazia. Ma è l’Occidente che ha scelto la via più difficile.
Il regime di Kiev è un sordido residuo che deve essere scartato come lo furono i suoi antenati nazisti. Parlare di un “piano di vittoria” non è altro che uno scherzo crudele che prolunga l’agonia del popolo ucraino. I leader americani ed europei devono capire che le loro fantasie di guerra sono finite. Prima o poi deve iniziare il lavoro della diplomazia e della ragione. Ciò significa trattare la Russia con il rispetto che merita. Il problema è che le élite politiche occidentali sono così impregnate di arroganza e animosità ideologica nei confronti della Russia, che è difficile capire come riusciranno a smaltire la sbornia per iniziare un vero e proprio negoziato di pace. Finché non accadrà, la Russia ha tutto il diritto di schiacciare il nemico e di assicurarsi che la NATO non minacci mai la sua nazione.
Quando l’Unione Sovietica sconfisse la Germania nazista nel 1945, fu una grande vittoria e un colpo terribile contro l’aggressore fascista. Tuttavia, tragicamente, come la storia ha dimostrato, la causa della pace mondiale non venne assicurata. Perché non fu la fine dell’imperialismo occidentale. La bestia tornò ancora e più volte. Se si vuole che il mondo raggiunga una pace realmente duratura, è necessario porre fine alla sua malattia ideologica.
