
di Simplicius sul suo sito simplicius76.substack.com del 27.12.2024 – Traduzione a cura di Old Hunter
Bentornati a tutti, spero che vi siate goduti il Natale, chiunque tra voi lo abbia festeggiato. Quando il ciclo delle notizie si diradano tornerò all’edizione ridotta del mio notiziario che non sarà tematico ma piuttosto coprirà alcuni argomenti disparati in via di sviluppo. Quello attuale è un ciclo del genere, quindi senza ulteriori indugi, ecco alcuni degli sviluppi principali:
Il Bilderberg
Uno dei temi ricorrenti qui è stata la lenta ristrutturazione globale che si è verificata con la rinascita dei movimenti di destra/conservatori/tradizionalisti e il crollo del globalismo neoliberista.
Altro tema ricorrente è l’uso delle porte girevoli, che ho anche trattato nel mio ultimo articolo, da parte della coorte globalista che vede il riciclaggio costante delle stesse poche devote figure di spicco dell’establishment tramite l’avvicendarsi di posizioni burocratiche non elette all’interno delle strutture di potere dei super-stati globalisti. Quando poi ci si pensa, è incredibile quanto sfacciatamente i burattinai ruotino semplicemente i loro stantii e marci factotum da una posizione all’altra proprio mentre questi burattini esauriscono la loro capacità di essere accettati. Dopo che hanno accumulato un tossico e irreversibile pubblico malcontento nei loro confronti, vengono semplicemente spediti al nuovo incarico o sinecura, ruotandoli di posto come pedine sulla scacchiera.
Abbiamo visto Mario Draghi passare da presidente della Banca Centrale Europea (BCE) a Primo Ministro italiano; più di recente Kaja Kallas da Primo Ministro dell’Estonia a braccio destro della von der Leyen come vicepresidente della Commissione Europea; l’attuale ex Primo Ministro norvegese Jens Stoltenberg, che era stato promosso a Segretario Generale della NATO, è stato nuovamente riciclato dai suoi controllori alla guida del gruppo Bilderberg:

L’aspetto più sinistro di questa nomina è l’implicazione, fornita negli articoli sopra citati, che Stoltenberg sia stato scelto specificamente per la sua “competenza” e leadership nella situazione tra Ucraina e Russia, il che potrebbe indicare l’area principale su cui la cricca del Bilderberg si concentrerà nei prossimi anni:
Ora è in atto un importante cambiamento di potere: Stoltenberg, che ha partecipato al suo primo vertice Bilderberg nel 2002, è stato scelto per la sua competenza in materia di strategia transatlantica.
Arriva mentre Trump, i cui frequenti attacchi alla NATO hanno scatenato l’indignazione in Europa, sale ancora una volta allo Studio Ovale. Il presidente eletto è stato irremovibile nel dire che non spenderà più miliardi di denaro dei contribuenti americani per finanziare le guerre di altri paesi.
In breve: il clan vede la solidarietà europea sgretolarsi, con i poteri europei ora impantanati in una crisi politica dopo l’altra: ieri ho annunciato l’ascesa di Alice Weidel di AfD a nuovo favorito per la posizione di cancelliere di Scholz nei sondaggi. Oggi, il partito di Nigel Farage ha superato il Partito Conservatore per il secondo posto in tutto il Regno Unito:
Il partito politico di destra Reform UK, guidato da Nigel Farage, è ora ufficialmente il secondo partito del Regno Unito per numero di iscritti, con circa 132.000 membri.
Il Partito Conservatore di centro-destra conta attualmente 131.000 iscritti, ma è in calo, mentre il Partito Laburista di centro-sinistra al governo resta il partito più numeroso, con oltre 366.000 iscritti.

Le élite al potere sono in crisi e Stoltenberg, nonostante la sua evidente mancanza di intelligenza, arguzia o garbo sociale di alcun tipo, è stato apparentemente ritenuto abbastanza fanatico e devoto alla causa da qualificarlo per questo ruolo amministrativo di vertice, forse come una specie di guida del gregge.
L’articolo del Daily Mail fa un interessante accenno all’importanza dell’Ucraina per il gruppo Bilderberg, dati gli altri membri degni di nota:
Il CEO di [Palantir] Alex Karp, che fa anche parte del comitato direttivo del Bilderberg, ha recentemente sottolineato l’impatto di Palantir, affermando che la società era “responsabile della maggior parte degli attacchi in Ucraina”.
Questo collegamento diretto con la guerra moderna esemplifica come l’impero tecnologico di Thiel sia in linea con gli interessi del gruppo Bilderberg in materia di sicurezza e investimenti militari.
Il mandato di [Stoltenberg] come capo della NATO è stato dominato dal conflitto Russia-Ucraina e dalla crescente espansione della NATO, rendendolo la scelta naturale per guidare le discussioni del Bilderberg sulla difesa transatlantica.
Qualche mese fa il FT ha riportato come le aziende globali della difesa stiano assistendo alla loro più grande frenesia di profitti “dalla Guerra Fredda”:

https://www.ft.com/content/9625dbaa-5d36-4bee-8610-f16ab7ad6b1d
La domanda di lavoratori dell’industria della difesa in Occidente sale al livello della Guerra Fredda. Secondo il Financial Times, la spesa militare globale ha raggiunto un record di 2.443 trilioni di $.
Tre dei più grandi appaltatori statunitensi (Lockheed Martin, Northrop Grumman e General Dynamics) hanno quasi 6.000 posti di lavoro vacanti da coprire, mentre 10 aziende intervistate stanno cercando di aumentare le posizioni di quasi 37.000 unità in totale, ovvero quasi il 10 percento della loro forza lavoro complessiva.
Ciò aggiunge un contesto affascinante alla storia del Bilderberg, in particolare data la menzione del CEO di Palantir Alex Karp e di Peter Thiel come entrambi membri di spicco del Bilderberg. Ora con l’assunzione di Stoltenberg, possiamo di nuovo vedere i contorni della struttura dello stato profondo globale: è costituito da pezzi grossi legati all’esercito e all’intelligence che presiedono associazione segrete frequentate da tutti i principali leader politici e aziendali del mondo. Come si può facilmente immaginare, i tamburi di guerra vengono pesantemente suonati e le “gravi minacce” strombazzate, tutto per far scorrere il treno della cuccagna nell’infinito ciclo del complesso finanza-militare-industriale.

Traduzione: Nel frattempo, la crescente influenza di Thiel al Bilderberg segnala anche una convergenza tra innovazione e strategia militare. La sua azienda di robotica, Anduril, e Palantir hanno entrambe capitalizzato la corsa agli armamenti globale, riflettendo i legami di lunga data del gruppo con la difesa e l’intelligence. L’allineamento ideologico di Thiel con Trump e i suoi contributi tecnologici alla difesa forniscono un riflesso moderno dell’ethos fondante del Bilderberg, che coniuga l’influenza dell’élite con la strategia geopolitica
La leadership di Stoltenberg, unita all’enorme influenza di Thiel, indica un Gruppo Bilderberg sempre più legato all’innovazione militare e alla strategia politica.
Il Guardian fa notare che Stoltenberg assumerà anche la presidenza dell’influente Conferenza sulla sicurezza di Monaco. È affiancato al vertice dal “compagno veterano del Bilderberg” Mark Rutte, un altro burattino riciclato che è stato ex Primo Ministro olandese: “Indica una concentrazione di controllo al vertice dell’alleanza atlantica in un momento critico”.
È interessante notare che Fareed Zakaria della CNN è stato nominato anche nel comitato direttivo del Bilderberg, evidenziando ancora una volta il nesso tra potere militare, industriale e mediatico concentrato in cabale segrete per orientare gli eventi mondiali:
Ma l’arrivo di Stoltenberg potrebbe segnare un cambiamento radicale: si tratta di una nomina di un grande nome e segue la recente elezione del famoso intervistatore della CNN Fareed Zakaria al comitato direttivo del gruppo, forse segnalando un’uscita dall’ombra per il gruppo, poco propenso a farsi pubblicità.
Siria-Turchia-Israele
Mentre la ristrutturazione della Siria prende forma, le opinioni continuano a spaziare in lungo e in largo per quanto riguarda chi esattamente ne trarrà i maggiori benefici e chi si troverà al posto di comando. Lo stesso Lavrov ha recentemente osservato riguardo alla Russia che Israele è destinato a essere il principale beneficiario, con molti che concordano con questa angolazione.
Ma continuo a sostenere che questo è solo un fenomeno di breve durata. Il vincitore finale è la fiorente rinascita dell’Impero Ottomano.
Jolani è diventato sempre più amico dei massimi dirigenti turchi, l’ultima volta è stato col capo del MIT di Erdogan, la principale agenzia di intelligence turca. Questa volta Jolani ha ospitato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, che in precedenza era anche direttore del MIT. Jolani ha anche portato Fidan in giro per Damasco, e hanno ammirato il panorama, sorseggiando caffè insieme dalla cima del monte Qasioun che domina la capitale:

Ora una cittadina turca è stata nominata come prima donna a ricoprire un alto ruolo di funzionario nel nuovo governo di Jolani:

E questo avviene mentre circolano notizie secondo cui la Turchia stabilirà la sua presenza nelle accademie militari di Aleppo e Damasco:
La Turchia invierà consiglieri militari per addestrare il nuovo esercito siriano nelle accademie di Aleppo e Damasco, scrive la fonte turca ClashReport, citando le sue fonti.
Si parla anche del possibile dispiegamento di un’unità dell’esercito turco a Homs per addestrare gli operatori della difesa aerea per le nuove autorità siriane.
Come se non bastasse, il figlio di Erdogan, Bilal, è stato visto in un video in cui chiedeva un grande raduno pro-Palestina sul ponte di Galata a Istanbul per il 1° gennaio, proprio come avevano fatto lo scorso Capodanno, da cui è tratto il filmato. Ma il grande cambiamento sta nel loro raduno sotto lo stendardo di un nuovo interessante slogan:
“Ieri Santa Sofia, oggi la Moschea degli Omayyadi (Damasco), domani Al-Aqsa (Gerusalemme).”

Sembra che questo sia il manifesto ufficiale dell’evento, con lo slogan stampato in alto:

Come si può notare, un fervore nazionalista si sta lentamente accumulando per la riconquista di Gerusalemme. Israele ora avrà le mani occupate con un membro della NATO seriamente armato e notoriamente tenace, con gli occhi puntati su una moderna riconquista dei suoi ex domini. Per come stanno andando le cose, la Turchia potrebbe presto controllare virtualmente tutto ciò che accade per procura in Siria, e Israele affronterà la sua più grande sfida di sempre direttamente alle sue porte.

Con gli Stati Uniti che sostengono Israele, potrei prevedere che la Turchia sarà costretta a creare legami più stretti con la Russia e forse con l’Iran come backstop, per circondare Israele e tenerlo sotto pressione. La Russia è già pronta a firmare la grande partnership strategica globale con l’Iran il 17 gennaio, proprio come ha fatto di recente con la Corea del Nord:

https://tass.com/world/1894081

Russia e Iran potrebbero firmare un nuovo accordo di partenariato strategico prima dell’insediamento di Trump, – Newsweek
Secondo la pubblicazione, il nuovo accordo tra Teheran e Mosca indica un tentativo da parte dei due Paesi di “unire le forze” in un contesto di “isolamento sulla scena mondiale”.
Newsweek nota che l’accordo con l’Iran è in lavorazione da molti anni. A fine ottobre, il ministro degli Esteri russo S. Lavrov ha affermato che l’accordo sarebbe stato pronto per la firma nel prossimo futuro e “formalizza l’impegno delle parti a una stretta cooperazione in materia di difesa, interazione nell’interesse della pace e della sicurezza regionali e globali”.
Il nuovo accordo bilaterale dovrebbe sostituire l’accordo strategico ventennale firmato tra i paesi nel 2001 e prorogato nel 2020. Conterrà promesse di cooperazione nei settori dell’energia, della produzione, dei trasporti e dell’agricoltura. – RVvoenkor
In quella data il presidente Pezeshkian si recherà a Mosca per firmarlo personalmente.
Israele ora si affanna per indebolire l’Iran il più possibile, colpendo brutalmente lo Yemen negli ultimi giorni mentre prega che Trump dia la sua benedizione per colpire le strutture nucleari dell’Iran al suo arrivo. Ma credo che Israele si stia concentrando sull’avversario sbagliato e abbia di fatto barattato un nemico per uno molto più potente.

Ucraina
Ieri la Russia ha scatenato un altro giro di attacchi alle infrastrutture energetiche, colpendo con successo una miriade di obiettivi, secondo quanto riportato:

Gli attacchi missilistici contro il sistema elettrico ucraino hanno colpito tre centrali idroelettriche sul Dnepr: a Dneprodzerzhinsk, Svetlovodsk e Kanev .
Inoltre, sono stati registrati attacchi su diverse centrali termoelettriche: Prydneprovskaya, Ladyzhinskaya e Burshtynskaya . Inoltre, le forze aerospaziali russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla centrale termoelettrica Slavyanskaya nella regione occupata di Kramatorsk delle Forze armate ucraine nella DPR
Secondo alcuni resoconti, questa volta gli attacchi hanno preso di mira specificatamente le infrastrutture di riscaldamento e dell’acqua:
Oggi l’attacco non è stato solo contro il sistema dell’energia elettrica, ma anche contro “riscaldamento, acqua e gas” . Ci sono arrivi e feriti:
▪ Kharkov. Attacco di massa di balistica e UAR. Più di 13 esplosioni. Riscaldamento e acqua sono scomparsi in città. C’è luce.
▪ Dnipro . Attacco di massa con missili da crociera. Circa 12 esplosioni. Ci sono danni alle infrastrutture.
▪ Kremenchug . Più di 5 esplosioni.
▪ Crooked Horn. Esplosioni.
▪ Burshtyn . Circa 8 esplosioni. La luce è sparita.
L’ultima diagnosi del NYT sui problemi energetici dell’Ucraina lascia un quadro fosco:

https://www.nytimes.com/2024/12/21/world/europe/ukraine-electricity-winter.html
Finora l’Ucraina ha resistito agli effetti di tre importanti attacchi russi nel mese scorso, tagliando l’illuminazione stradale e imponendo chiusure intermittenti per allentare la pressione sulla rete elettrica. Ma due anni di attacchi a centrali elettriche e sottostazioni hanno lasciato la rete energetica del paese sull’orlo del collasso, affermano gli esperti.
Secondo l’articolo, con interruzioni di corrente destinate a durare 18 ore al giorno, l’Occidente sta ricorrendo a misure disperate per salvare l’Ucraina:
Ciò ha costretto le autorità ucraine a ricorrere a misure non convenzionali per cercare di evitare una crisi energetica. Sta portando un’intera vecchia centrale elettrica lituana in Ucraina per recuperare parti per la rete danneggiata; si è mossa per affittare centrali elettriche galleggianti dalla Turchia; e ha persino richiesto una presenza ONU presso sottostazioni critiche, sperando di scoraggiare gli attacchi russi.
Usare il personale ONU come scudi umani? Beh, se questa non è una follia!
Il direttore ucraino del Centro di ricerca energetica ha affermato che le interruzioni di corrente dureranno probabilmente 2-3 anni, partendo dal presupposto che la Russia non arrechi ulteriori danni.
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Ultimi elementi:
Un imperdibile e scioccante reportage francese sull’operazione Kursk in Ucraina: intervistano uno degli ufficiali partecipanti, che fornisce i dettagli crudi e nichilisti su come sta andando l’operazione di Zelensky (nel video qui sotto, sia la versione doppiata che quella sottotitolata):

Considerando che si tratta di un rapporto filo-occidentale, ci si può solo chiedere come si possa continuare a credere alle cifre delle vittime in Ucraina.
Poi, Lukashenko umilia con umorismo l’armeno Pashinyan per non essere stato presente di persona alla riunione dell’UEE (Unione economica eurasiatica) a Minsk:

Infine, un nuovo sondaggio mostra che l’intera popolazione europea ha drasticamente cambiato il proprio appoggio a soluzioni massimaliste filo-ucraine, con la maggioranza che ora si sta spostando verso persone che vogliono la fine della guerra, anche se questo vuol dire perdite territoriali per l’Ucraina:

Qualcuno mi dica la differenza fra noi e le “civiltà” del passato. Guerre, potere, occupazione di territori altrui, ricchi che decidono e poveri che subiscono. Se una differenza c’è è che ora è peggio perché in nome della “Democrazia”.