
afferma il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Foto: Mohamed Abd El Ghany
Abdul Rahman, savageminds.substack.com, 5 luglio 2025   —  Traduzione a cura di Old Hunter
Non condannando l’aggressione immotivata di Israele contro l’Iran, vari paesi europei hanno rivelato il loro “approccio distruttivo” alla politica internazionale, fatto che incrementa il rischio di tensioni globali mentre riduce la dipendenza dalla diplomazia, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in una conversazione telefonica con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre il 4 luglio.
La comunità internazionale deve criticare le ripetute violazioni del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite e ritenere i regimi statunitense e israeliano responsabili di tali atti, ha sottolineato Araghchi, come riportato dall’IRNA.
Araghchi ha anche respinto le obiezioni sollevate dai paesi europei alla decisione dell’Iran di sospendere la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).
Accusando l’AIEA di aver favorito gli attacchi illegali di Israele, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian aveva emesso mercoledì un ordine di sospensione della cooperazione del suo Paese con l’AIEA. L’ordine si basa su una legge approvata dal parlamento iraniano il mese scorso.
Criticando la decisione dell’Iran di sospendere la cooperazione con l’AIEA, il ministero degli esteri tedesco ha rilasciato mercoledì una dichiarazione in cui afferma che tale atto “invia un messaggio devastante” in quanto elimina “qualsiasi possibilità di supervisione internazionale del programma nucleare iraniano”.
Rispondendo alle critiche tedesche, Araghchi ha dichiarato che quello che invia davvero un “messaggio devastante” agli iraniani è “l’esplicito sostegno della Germania all’attacco illegale di Israele contro l’Iran, compresi i siti nucleari protetti”, insieme al suo “vergognoso sostegno” agli “attacchi illegali degli Stati Uniti contro gli impianti nucleari iraniani, che violano il diritto internazionale, il TNP (Trattato di non proliferazione nucleare) e la Carta delle Nazioni Unite”.
Araghchi ha inoltre affermato che il sostegno della Germania a Israele, che non è firmatario del TNP, e la sua insistenza sul fatto che l’Iran non debba avere alcun arricchimento, costituiscono una violazione dei suoi stessi impegni assunti sia nell’ambito del TNP sia del Piano congiunto d’azione globale (JCPOA).
La Germania è uno dei firmatari del JCPOA, firmato nel 2015 tra l’Iran e altri sei paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Cina e Russia. I firmatari del trattato, approvato dalle Nazioni Unite, avevano concordato il diritto dell’Iran di arricchire l’uranio al 3,67% sotto la supervisione internazionale, in cambio dell’esenzione dalle sanzioni internazionali.
La perfidia tedesca verso il popolo iraniano
“L’esplicito sostegno tedesco al bombardamento dell’Iran ha cancellato l’idea che il regime tedesco nutra altro che malevolenza verso gli iraniani”, ha dichiarato Araghchi.
Il 13 giugno, Israele ha lanciato aggressioni ingiustificate contro diverse città e siti nucleari in Iran. Secondo gli ultimi dati, oltre 900 iraniani, tra cui noti scienziati e alti capi militari, sono stati uccisi e oltre 5.000 sono rimasti feriti negli attacchi israeliani, proseguiti fino al 23 giugno. Gli Stati Uniti si sono uniti agli attacchi israeliani e hanno bombardato tre siti nucleari iraniani il 22 giugno.
La Germania ha completamente evitato di criticare gli attacchi israeliani. Ha invece rivendicato il “diritto di Israele a difendersi” e condannato le rappresaglie dell’Iran. Il 17 giugno, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha addirittura difeso gli attacchi israeliani dichiarando: “Il lavoro sporco che Israele sta facendo per tutti noi”.
Araghchi ha sostenuto che la posizione della Germania durante la guerra israeliana non fa che confermare la bancarotta morale del governo che sta dirigendo, oltre al suo sostegno “in stile nazista” al genocidio israeliano dei palestinesi a Gaza, in atto da oltre 20 mesi.
Araghchi ha anche risposto a Kaja Kallas, l’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, che martedì ha chiesto che i negoziati “pongano fine al programma nucleare iraniano” e riprendano il prima possibile.
Araghchi ha detto che insistendo sulla fine del programma nucleare iraniano, gli europei hanno dimenticato i propri impegni nei confronti del TNP, del JCPOA e della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tutti questi accordi tutelano il diritto dell’Iran ad avere un programma nucleare pacifico.
Se il loro obiettivo è l’eliminazione del programma nucleare iraniano, “la partecipazione e il ruolo dell’UE e dei suoi stati membri, nonché del Regno Unito, in qualsiasi futura negoziazione diverrebbero irrilevanti e quindi privi di significato”, ha aggiunto Araghchi.
Chi si fida più di noi occidentali?
Cosa abbiamo fatto per meritare la fiducia di coloro a cui chiediamo di firmare accordi con noi?