300.000 PALESTINESI COSTRETTI A FUGGIRE MENTRE GLI ATTACCHI ISRAELIANI COLPISCONO GAZA CITY

DiOld Hunter

15 Settembre 2025
Gli sfollati sono costretti ad andare ad al-Mawasi, una cosiddetta zona sicura che Israele ha ripetutamente bombardato.

di Kyle Anzalone, scheerpost.com, 15 settembre 2025   —   Traduzione a cura di Old Hunter

Israele ha intensificato le sue operazioni militari a Gaza City, distruggendo decine di edifici che Tel Aviv sostiene siano utilizzati da Hamas. Centinaia di migliaia di palestinesi sono stati costretti a lasciare la città per rifugiarsi nella zona di al-Mawasi. 

Domenica, l’IDF ha dichiarato di stimare che oltre 300.000 palestinesi abbiano lasciato Gaza City dall’inizio delle operazioni militari israeliane il mese scorso. Circa un milione di persone si sono rifugiate in città. Tel Aviv ha ordinato all’intera popolazione di Gaza City di evacuare nella zona sicura di Mawasi. 

Fonti palestinesi  stimano che un numero inferiore di persone abbia lasciato Gaza City, riportando che circa 900.000 persone vivono ancora nella zona. Tuttavia, la Protezione Civile Palestinese afferma che il ritmo sta aumentando, con 6.000 persone in fuga sabato. 

Domenica sono stati pubblicati video e immagini che mostrano migliaia di persone che tentano di fuggire dai bombardamenti. Alcuni palestinesi affermano di non poter lasciare Gaza City perché non possono permettersi un mezzo di trasporto per uscire dalla città e un posto a Mawasi. 

Nelle ultime 24 ore,  le bombe israeliane  hanno distrutto case, grattacieli, rifugi e strutture mediche. Il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che 32 palestinesi sono stati uccisi durante i bombardamenti di domenica. 

I palestinesi sfollati sono costretti a trasferirsi nella regione di Mawasi, definita da Israele una “zona sicura”. I palestinesi si chiedono se saranno al sicuro a Mawasi, poiché le IDF hanno bombardato il campo profughi più volte. 

“Si chiama zona sicura, ma viviamo qui da mesi e sappiamo per certo che non è sicura”, ha sottolineato un giornalista ad Al-Jazeera. “Come posso definirla sicura quando Israele ha ucciso e bombardato mia sorella proprio all’interno di questa ‘zona sicura’?”

Inoltre, le condizioni nella città-campo sono deplorevoli. Un palestinese sfollato ha dichiarato: “Non solo i missili piovono sulle nostre teste, ma anche la carestia ci sta divorando”.

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