Caffè “economico” del 22 ottobre 2025: Trump/Putin salta – L’oro si ridimensiona – Gli Usa come la Grecia? (cosa tocca leggere) – Apple sfida la Ue – (in)stabilità finanziaria – Fine della guerra? –

di Giuseppe Liturri, orabasta.substack.com, 22-ottobre-2025

**Oro e argento registrano i cali più pesanti degli ultimi anni nel selloff di mercato.**

*(Bloomberg, 21 ottobre 2025)* – **L’articolo in breve**

 Oro e argento hanno subito i ribassi più marcati in anni durante un violento selloff di mercato: l’oro ha perso oltre il 5% in una sola seduta, scendendo sotto i 3.000 dollari l’oncia, mentre l’argento è crollato del 7%, il peggior calo dal 2020.

– Il crollo è stato innescato da timori di recessione globale, segnali di rialzo dei tassi Fed e pressioni deflazionistiche, con investitori costretti a liquidare asset rifugio per coprire margini su azioni tech e altre materie prime.

– Conseguenze: fine del rally 2025 per i metalli preziosi; analisti prevedono un rimbalzo se i tassi si stabilizzano, ma la volatilità rimane alta; contesto: S&P 500 -3%, Nasdaq -4%.

**Il tasso naturale di interesse preannuncia il disastro fiscale dell’America.**

*(Bloomberg Opinion, 21 ottobre 2025)* – **L’articolo in breve**

 Il tasso naturale di interesse (r*), in rialzo al 2,5% secondo modelli Fed, segnala che i deficit USA (7% PIL) sono insostenibili: con crescita nominale al 4%, il debito/PIL esploderà senza tagli spesa o aumenti tasse.

– Cause: invecchiamento popolazione, produttività bassa, spesa sociale in crescita; mercati obbligazionari già prezzano rischio default, con rendimenti 30 anni al 5,2%.

– Outlook: senza riforme, debito/PIL oltre 200% entro 2035; Fed non potrà più “stampare” senza inflazione; rischio crisi stile UK 2022.

**Apple attacca la stretta UE nella più grande sfida giudiziaria alla legge digitale.**

*(Bloomberg, 21 ottobre 2025)* – **L’articolo in breve**

 Apple ha avviato una battaglia legale contro l’UE al General Court di Lussemburgo, contestando una multa da 2 miliardi di euro per presunta violazione del Digital Markets Act (DMA) attraverso pratiche anticompetitive sull’App Store, come il blocco di pagamenti alternativi per sviluppatori.

– L’azienda sostiene che l’indagine UE sia stata ingiusta, basata su dati incompleti e influenzata da lobby, e che il DMA sia sproporzionato, violando principi UE di certezza legale e non discriminando tra piattaforme basate su iOS e Android.

– Implicazioni: se Apple vince, potrebbe indebolire l’efficacia del DMA, primo grande test per la regolamentazione tech UE; contesto: escalation della guerra tra Big Tech e Bruxelles, con Google e Meta che guardano con attenzione.

**La battaglia globale per la stabilità finanziaria**

(Financial Times, Chris Giles, 20 ottobre 2025) – **L’articolo in breve**

– Le banche centrali divergono sulla regolamentazione finanziaria: USA e Regno Unito allentano norme per favorire crescita, mentre BCE e FMI spingono per standard più alti sui non-bancari, temendo rischi da credito privato e hedge fund.

– L’IMF segnala rischi “elevati”: azioni USA sopravvalutate (96° percentile), esposizioni bancarie a non-bancari oltre il 40% degli asset, frammentazione finanziaria USA-Cina; il boom AI potrebbe innescare un crollo.

– Siamo nella fase di allentamento del ciclo regolatorio post-crisi 2008, con memorie che svaniscono e pressioni politiche intense; non ancora nella “profonda compiacenza” pre-2006, ma la vigilanza è cruciale.

Europa e Ucraina preparano una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra russa

(Bloomberg, 21 ottobre 2025) – L’articolo in breve

– Nazioni europee collaborano con l’Ucraina per una proposta in 12 punti che mira a concludere la guerra russa lungo le linee di battaglia attuali, respingendo le recenti richieste di Vladimir Putin agli USA per la cessione di territori ucraini in cambio di un accordo di pace.

– Il piano prevede un comitato di pace presieduto dal presidente USA Donald Trump per supervisionare l’implementazione, secondo fonti informate.

– Non sono forniti dettagli specifici sui 12 punti, ma la proposta contrasta le pretese russe e mira a un cessate il fuoco senza concessioni territoriali da parte di Kiev.

Può l’UE proporre un unico codice societario che il mercato utilizzerà davvero?

(Financial Times, Laura Dubois, 21 Ott 2025) – L’articolo in breve

 La Commissione UE lancerà nel 2026 un “28° regime” opzionale per semplificare le regole societarie, permettendo alle imprese di operare e raccogliere fondi in tutta l’UE con un unico quadro normativo su insolvenza, lavoro e fisco, riducendo la frammentazione di 27 sistemi nazionali.

– Il dibattito è tra un’opzione ristretta per sole aziende “innovative” con regole complete (opposta dai sindacati per rischi sui diritti dei lavoratori) e una ampia aperta a tutti, limitata all’incorporazione UE, preferita da leader UE e sostenitori come EU Inc per favorire espansione e investimenti paneuropei.

– I Paesi Bassi propongono misure per un’economia circolare: regole UE per efficienza produttiva, target su materiali riciclati/bio-based, divieto discariche, riuso e-waste e restrizioni su pubblicità/consumi per tagliare prezzi materie prime e dipendenza esterna.

L’UE vicina a un accordo per usare gli asset russi congelati a sostegno dell’Ucraina.

(POLITICO, Gregorio Sorgi, 21 Ott 2025) – L’articolo in breve

– Al Consiglio europeo di giovedì, i leader UE incaricheranno la Commissione di presentare una proposta legislativa per un prestito fino a 140 miliardi di euro a Kiev, garantito da asset statali russi congelati (185 miliardi presso Euroclear), per coprire il fabbisogno di 60 miliardi nei prossimi due anni e sostenere lo sforzo bellico ucraino.

– Il Belgio, che ospita Euroclear, non si opporrà nonostante il timore di dover rimborsare di tasca propria in caso di sentenza avversa (ritenuta improbabile, poiché decisioni russe non sono esecutive in UE); la Commissione offre garanzie come un fondo di solidarietà immediato e l’uso di 25 miliardi depositati altrove nell’UE.

– Con il sostegno USA incerto e l’incontro Trump-Putin imminente, il prestito è considerato l’«ultima carta» per rafforzare la posizione negoziale di Kiev ed evitare concessioni territoriali; Mosca minaccia ritorsioni, ma leader come Merz e Macron lo ritengono essenziale per la stabilità dell’eurozona e l’indipendenza energetica.

I leader UE chiedono ancora più semplificazioni, dando il tono al vertice.

(POLITICO, F. Micheletti e H. von der Burchard, 21 Ott 2025) – L’articolo in breve

 19 leader UE, inclusi Merz, Macron e Meloni, hanno scritto a Costa per un “flusso costante” di proposte Omnibus di semplificazione delle norme UE, con revisione sistematica di regole superflue per competitività e placare Trump, in vista del summit di Bruxelles.

– Priorità: adozione rapida semplificazioni CSRD e CSDDD su reporting sostenibilità e due diligence; proposta urgente per il “28° regime” societario armonizzato per operare nei 27 Paesi UE.

– Richiesto Consiglio europeo speciale su competitività a febbraio 2026 e aggiornamenti formali regolari da von der Leyen via lettera prima di ogni vertice, a partire da dicembre 2025.

Il secondo incontro di Trump con Putin è saltato.

(POLITICO, E. Stokols e D. Nerozzi, 21 Ott 2025) – L’articolo in breve

– Il secondo summit tra il presidente USA Donald Trump e il russo Vladimir Putin, previsto a Budapest e annunciato la scorsa settimana dopo una telefonata, è stato cancellato dopo una “produttiva” chiamata tra il segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, che ha reso superflui ulteriori incontri immediati.

– La Russia mantiene posizioni massimalista: rifiuta un cessate il fuoco immediato senza prima un accordo di pace che elimini le “cause radice” del conflitto, inclusa la neutralità ucraina, nuove elezioni, fine della “persecuzione” dei russofoni e cessione di territori; Putin contesta la legittimità di Zelenskyy e accusa l’Ucraina di “nazismo”.

– Trump, incoraggiato dal successo in Medio Oriente, aveva spinto per negoziati rapidi, proponendo una tregua sulla linea di contatto attuale, ma ha negato missili Tomahawk a Kiev; leader UE e Zelenskyy appoggiano un cessate il fuoco immediato ma insistono sul rispetto dei confini, mentre Mosca critica i segnali da Washington e minaccia ritardi logistici per il warrant ICC su Putin.

I Paesi Bassi cercano soluzione allo stallo con la Cina su Nexperia, mentre i costruttori auto sono preoccupati.

(Reuters, Toby Sterling, 21 Ott 2025) – L’articolo in breve

– Il ministro olandese dell’Economia Vincent Karremans ha discusso con l’omologo cinese Wang Wentao per risolvere l’impasse su Nexperia, chipmaker olandese controllata da Wingtech: i Paesi Bassi hanno preso il controllo per timori di trasferimento tecnologico, ma Pechino ha bloccato le esportazioni cinesi, colpendo forniture per l’auto europea.

– La Cina oppone resistenza, criticando l’uso eccessivo del concetto di “sicurezza nazionale” da parte di L’Aia, che ha minacciato la stabilità delle catene globali; Nexperia, con produzione UE e assemblaggio in Cina, sta affermando indipendenza in loco, ma né parte può sostituire partner rapidamente.

– L’associazione tedesca VDA avverte di rischi immediati di restrizioni produttive o fermi per mancanza di chip Nexperia, usati in auto e elettronica; lo stallo aggrava tensioni commerciali globali, inclusi dazi USA e restrizioni cinesi su terre rare, con scorte clienti di durata incerta.

L’oro crolla del 6% nel più grande sell-off dal 2013.

(Financial Times, Leslie Hook, 21 Ott 2025) – L’articolo in breve

 L’oro ha registrato un calo superiore al 6% martedì, il più forte calo giornaliero da oltre 12 anni, scendendo da un massimo di 4.381,52 dollari l’oncia a 4.082,03 dollari, in una correzione attesa dopo un rally record del 25% nelle ultime due settimane, accelerato dalla fine della stagione di acquisti per Diwali in India.

– Il crollo è stato innescato da condizioni di ipercomprato, un apparente disgelo nelle tensioni commerciali USA-Cina, il rimbalzo del dollaro USA e l’assenza di dati sulle posizioni degli investitori a causa dello shutdown governativo USA; anche argento (-7,4%) e platino (-5%) sono precipitati.

– Il rally dell’oro nel 2025 è stato guidato da banche centrali per diversificare dalle riserve in dollaro, afflussi record di 26 miliardi di dollari negli ETF a settembre e acquisti retail globali; gli analisti prevedono una correzione tecnica ma upside a lungo termine, con prezzi elevati dovuti a debiti governativi, debolezza del dollaro e guerre commerciali di Trump.

Gli USA frenano sul piano G-7 per ampliare l’uso degli asset russi.

(Bloomberg, K. Kowalcze e A. Nardelli, 20 ottobre 2025) – L’articolo in breve

– Gli Stati Uniti si oppongono al piano guidato dall’Unione Europea per i paesi del G-7 di utilizzare gli asset della banca centrale russa congelati come garanzia per raccogliere prestiti fino a 140 miliardi di euro a favore dell’Ucraina, citando rischi per la stabilità dei mercati.

– La resistenza USA, emersa in colloqui riservati a margine dell’assemblea del FMI a Washington, coincide con i nuovi sforzi della Casa Bianca per fermare i combattimenti in Ucraina: Trump ha ricevuto Zelenskiy e annunciato un incontro con Putin a Budapest.

– Il piano UE, in fase di definizione dettagliata da parte della Commissione europea, subisce un freno anche interno: il Belgio (dove sono custoditi la maggior parte dei 280 miliardi di asset) teme cause legali e danni all’euro; Regno Unito e Canada appoggiano, Giappone è cauto.

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