Shabbos-Goyim

DiOld Hunter

27 Ottobre 2025

di Israel Shamir, unz.com, 23/ottobre 2025   —   Traduzione a cura di Old Hunter

La defunta santa del calendario comunista, Rosa Luxemburg, chiamava spesso i suoi oppositori “Shabbos-goyim”, ovvero servi degli ebrei. Uno Shabbos-goy è un non ebreo che asseconda ogni desiderio e capriccio degli ebrei, soprattutto in politica, o un non ebreo che sostiene fermamente Israele, come dice il dizionario. Sono una razza a parte.

Si può discutere con quanto successo gli ebrei governino i paesi che dirigono. Ci sono esempi più o meno riusciti. Di solito, il dominio ebraico è un bene per il re e la sua cerchia, ma un male per i cittadini comuni. Le politiche di un’élite cosmopolita straniera potrebbero incontrare la resistenza della maggioranza della popolazione di qualsiasi paese, ma quando si è sviluppata una classe di Shabbos goyim, nessuno è in grado di sfuggire al dominio ebraico che porta inevitabilmente alla rovina il paese. È successo alla Polonia, un regno potente che aveva combattuto vittoriosamente contro la Russia e la Turchia. Ma i polacchi permisero agli ebrei di gestire il loro Paese e in poco tempo la Polonia è crollata ed è stata spartita. È accaduto anche con la Russia; la pesante influenza ebraica l’ha portata sull’orlo del collasso nel 1991 e solo con grande difficoltà Putin è riuscito a stabilizzare il Paese.

Dal colpo di stato americano del 2014, l’Ucraina è governata dagli ebrei, e ora viene distrutta.

Gli Stati Uniti sono un Paese governato da Shabbos goyim, a partire da LB Johnson, cioè dopo Nixon. Anche Donald Trump, apparentemente un uomo imponente, di età, altezza e peso rispettabili, si è rivelato essere uno Shabbos goy. Lo ha ammesso lui stesso parlando alla Knesset. Si è scoperto che il più delle volte si incontrava con una coppia di ebrei americani, proprietari di casinò, che hanno finanziato la sua ascesa alla Casa Bianca. Sono il giovane Kushner, suo genero, e il più anziano Kushner, suo suocero, noto e condannato per frode (come la maggior parte degli uomini d’affari ebrei) e attualmente ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi, che determinano le azioni di Trump. Il loro piano è quello di distruggere Gaza e costruire sulle sue rovine un country club per ebrei, per poi guadagnarci una fortuna.

Gli americani non hanno praticamente scelta: tutti i politici in competizione sono degli Shabbos goyim. Su 535, c’è solo un membro del Congresso americano, Thomas Massie, che non accetta tangenti dagli ebrei, ma cosa può fare da solo? Alla fine, gli Stati Uniti crolleranno, perché un paese guidato da Shabbos goyim è destinato a crollare – e deve crollare, perché il governo non rappresenta il popolo americano. Il potere dell’AIPAC sul Congresso degli Stati Uniti dimostra che gli Stati Uniti sono governati da donatori ebrei. Tra gli oligarchi ebrei e i loro Shabbos goyim, si sono messi in tasca praticamente tutti i media. Gran parte di questa generosità ebraica è stata prelevata direttamente dal Tesoro degli Stati Uniti.

“Il sostegno incondizionato a Israele è una cartina di tornasole fondamentale per ottenere il supporto dei principali media negli Stati Uniti. I potenziali opinionisti si “guadagnano i galloni” mostrando la loro devozione a Israele (e, presumibilmente, ad altre questioni ebraiche). Sembra difficile spiegare l’enorme propensione verso Israele in assenza di un pari enorme fattore selettivo, frutto di atteggiamenti individuali. E c’è l’ovvio suggerimento che, mentre gli ebrei di questa lista devono essere visti come attori etnici, i non ebrei stanno certamente facendo un’eccellente carriera assumendo le posizioni che ricoprono”, ha scritto Kevin Macdonald.

Quali sono le qualità immanenti di una società governata da Shabbos goyim? La prima è il divario tra i ricchi e i normali cittadini. I ricchi vengono premiati e diventano sempre più ricchi, mentre il cittadino medio diventa sempre più povero. In qualsiasi Paese c’è una disparità nella ricchezza, ma non di tale portata. Questo perché gli ebrei innalzano i loro amici e strangolano i loro nemici. Sono molto coerenti su questo punto. Quando prendono il sopravvento, si appropriano del tesoro e condividono liberamente le ricchezze del Paese con i loro compatrioti Shabbos goyim. Se siete a favore degli ebrei, voi e la vostra famiglia sarete osannati dai media e sommersi da lucrosi contratti. Se anche solo tergiversate, vi ritroverete messi alla gogna e impoveriti. Questa è la lezione che impartiscono, e non hanno timore ad applicarla.

La seconda: le sue guerre. Gli ebrei amano le guerre come anche i loro Shabbos goyim. Non amano le guerre abbastanza da parteciparvi di persona, ma solo per istigarle e godere dei risultati. Il loro uccello nazionale è il falco, che rappresenta il tipico atteggiamento ebraico verso le guerre. Gli ebrei sono stati in prima linea nell’istigare la Prima Guerra Mondiale, la Seconda Guerra Mondiale, le guerre in Iraq e in Iran e tutte le guerre regionali minori, ma si fanno da parte e lasciano che siano i loro Shabbos goyim a guidarle da dietro le linee una volta che il conflitto è iniziato. Se la guerra diventa impopolare, è lo Shabbos goy a prendersi la colpa. I più famosi Shabbos goyim degli Stati Uniti, come Lindsey Graham, non hanno mai partecipato a una guerra, ma hanno sempre votato a favore. Recentemente il nostro principale Shabbos goy, il Presidente Trump, ha promesso di rafforzare la campagna elettorale di Graham, sostenendolo perché è un neocon (e sappiamo tutti cosa significa). Anche gli ebrei più bellicosi, gli israeliani, preferiscono uccidere contadini palestinesi non armati, o lanciare da lontano i loro missili sui nemici. Ora gli ebrei statunitensi stanno spingendo la loro amministrazione di Shabbos goyim a combattere la Russia e a sostenere gli Shabbos goyim ucraini nella loro guerra. Sanno perfettamente che russi e ucraini hanno vissuto per centinaia di anni in perfetta unione, fino all’arrivo di Madame Nuland, dotata di miliardi di dollari per istigare il suo colpo di stato e la sua guerra ebraica.

Gli  Shabbos goyim che governano il paese per conto dei loro padroni ebrei non hanno alcuna empatia verso i loro sudditi. Semplicemente zero. Questo è in realtà il dogma religioso ebraico: a un ebreo è vietato provare compassione per un goy. Ma allo stesso tempo, tutti gli ebrei sono tenuti ad assistere tutti gli altri ebrei. Perciò, complottano contro i goyim. Non c’è modo di evitarlo. Nel film 2001 di Stanley Kubrick, al computer HAL 9000 è stata inserita la direttiva di non fidarsi dell’equipaggio, con la conseguente distruzione dell’equipaggio e della missione. Allo stesso modo, agli ebrei viene insegnato a diffidare dei goyim, persino dei loro stessi Shabbos goyim. Quando la sfiducia ebraica si trasforma in rivoluzione ebraica, anche i collaboratori ne pagano il prezzo. Gli ebrei religiosi odiano i goyim “per il Talmud”. Gli ebrei non religiosi odiano i goyim “per la razza”. Con loro non è proprio possibile ragionare.

Ma il segno più importante di una società governata dagli Shabbos goyim è la politica pubblica di opposizione a Cristo. Questa è la norma su cui si fonda l’intero edificio ebraico. E in effetti, la Chiesa e Cristo sono stati allontanati dalle politiche governative negli Stati Uniti e in tutti i suoi alleati. Vietano ogni riferimento al Natale, preferendo le festività invernali. Invece delle Beatitudini di Cristo, le scuole e gli uffici statunitensi espongono il Decalogo, i Dieci Comandamenti dell’Antico Testamento. Nella concezione ebraica, “Non ucciderai” significa solo “Non ucciderai un ebreo”. Secondo la legge ebraica, l’uccisione di un goy è un reato minore, se non addirittura nullo. La maggior parte dei cristiani non capisce che le Leggi Noachidi hanno lo scopo di sostituire il cristianesimo. “Le sette leggi di Noè sono un insieme di principi morali ed etici della tradizione ebraica che sono considerati vincolanti per tutta l’umanità, non solo per il popolo ebraico“. I fedeli laici che promuovono le Leggi di Noè come ecumeniche e deridono i principi del cristianesimo come divisivi potrebbero benissimo essere definiti ebrei. Odiano Cristo a tal punto che preferiscono vivere in uno “stato laico” sotto il dominio ebraico. Come l’espressione “Cristo è Re”, gli stati cristiani e musulmani sono vietati per definizione, semplicemente perché questi non possono essere loro.

In Inghilterra, un Paese che fa da guida agli altri nella marcia verso un universo ordinato ebraico, è vietato persino fare riferimento al santo patrono dell’Inghilterra, San Giorgio, e molti inglesi sono stati arrestati per aver innalzato questo stendardo. Ecco lo stratagemma usato dagli Shabbos goyim inglesi: hanno affermato di averlo fatto per il rispetto degli immigrati musulmani, non per gli ebrei. È una bugia: i musulmani adorano Cristo, Sua Madre e San Giorgio (lo chiamano “Al Hadr” e ci sono diversi santuari che portano il suo nome glorioso). Questa menzogna ha l’effetto utile di mettere musulmani e cristiani gli uni contro gli altri. Ecco il riassunto storico fino ad ora: per Prima cosa, gli Shabbos goyim sono invitati a bombardare i Paesi musulmani fino a riportarli all’età della pietra; per seconda, il sacerdozio ebraico predica che è loro dovere morale cristiano accettare i rifugiati musulmani; e terza, i cristiani e i musulmani sono addestrati a combattere l’uno contro l’altro nelle loro prigioni urbane, per il profitto e la gioia degli ebrei e dei loro Shabbos goyim.

Esiste un metodo speciale che ebrei e Shabbos goyim usano per gestire i paesi che cadono sotto il loro dominio? Certamente. Innanzitutto, distruggono l’indipendenza dei sudditi, in modo che debbano fare affidamento sull’aiuto del governo. In secondo luogo, stabiliscono controlli rigorosi in modo che nessuno possa sfuggire. L’origine di questo sistema è attribuita nella Bibbia a Giuseppe, che 1) rese poveri i contadini egiziani e 2) li rese dipendenti dalla beneficenza del sovrano. In breve, il consueto metodo di governo ebraico è il controllo delle popolazioni tramite lo smantellamento dell’economia (capitalismo avvoltoio) e l’infusione dall’alto di denaro pubblico agli Shabbos goyim cooperativi e ai distretti da loro governati.

La Palestina è una terra confortevole, dove i contadini potevano vivere dei frutti della terra e del mare, modestamente ma a sufficienza. La prima cosa che fecero gli ebrei a Gaza fu distruggere ogni possibile mezzo di sostentamento per i nativi, che si trattasse di pesca o agricoltura, e poi sottoposero l’enclave a un assedio medievale. Sradicarono anche i loro antichi uliveti perché gli ulivi forniscono olio ai loro proprietari, e in tal modo potevano vivere senza dipendere dall’economia ebraica. Questo non è permesso sotto il dominio ebraico.

Ci si aspettava che l’omicidio di massa a Gaza aprisse gli occhi a tutti coloro che ancora non erano pienamente consapevoli della natura genocida del paradigma ebraico. Non è il primo omicidio di massa in Palestina: ricordo il genocidio scatenato durante la Seconda Intifada, dal 2000 al 2005, che fu altrettanto terribile quanto quello di Gaza. Il metodo è sempre lo stesso: ridurre i contadini alla povertà, poi mettere le leve del potere nelle mani degli ebrei.

Annuite saggiamente, ma indovinate un po’: gli Stati Uniti stanno andando nella stessa direzione. La loro classe media sta evaporando sotto le pesanti tasse, i ricchi Shabbos goy stanno diventando sempre più ricchi e pagano poche o nessuna tassa; nel frattempo i poveri fanno la fila per una minestra gratis. Presto la Repubblica americana crollerà, come tutti gli stati governati da ebrei. Lo stato ebraico di Israele sarebbe già crollato molto tempo fa, ma il suo fratello maggiore, gli Stati Uniti, lo sostiene continuamente. Solo negli ultimi due mesi gli Stati Uniti hanno concesso a Israele 40 miliardi di dollari.

Non è la prima volta che gli ebrei e i loro Shabbos goyim prendono il controllo di uno stato funzionante. Non ho dubbi che il risultato sarà lo stesso di sempre. Ma non disperate! Il nostro amico Gilad Atzmon ha recentemente pubblicato questo commento incoraggiante:

«La Nuova Destra americana si risveglia, libera dalla politica di partito o da qualsiasi forma di correttezza. Non ci è voluto molto perché i principali agitatori del MAGA si rivoltassero contro il loro leader, una volta capito che in realtà non aveva alcun piano da realizzare. Non ci è voluto molto perché capissero che l’elefante nella stanza era di natura kosher e lo era già da tempo. Se il “potere ebraico” è un argomento tabù nei circoli di sinistra e nei gruppi di solidarietà palestinesi occidentali (che arrivano persino a discutere del “potere sionista”), nella destra americana nessuno sembra aver paura di riferirsi alla parola con la J e al dominio della tribù nella vita americana.

Il cambiamento che vediamo attualmente nella destra americana potrebbe essere molto più significativo di decenni di solidarietà palestinese della sinistra occidentale, per l’ovvia ragione che la destra americana e la destra cristiana hanno preso coscienza della vera natura morbosa dello Stato ebraico e della teologia che lo ha reso ciò che è. La teologia ebraica o la religione in generale, e questo va oltre la comprensione della sinistra”.

Come dice E. Michael Jones, dobbiamo infrangere il tabù ebraico. Censurandoci, rendiamo impossibile discutere dell’elefante nella stanza. Sun Tzu dice: “Senza la conoscenza dei propri punti di forza e di debolezza (conoscere sé stessi) e la comprensione delle capacità e delle intenzioni del nemico (conoscere il nemico), non si può ottenere la vittoria e si è destinati a perdere”. Essendo volontariamente ciechi nei confronti di un’élite anticristiana straniera in mezzo a noi, ne assicuriamo la vittoria. Siamo disposti a combattere la guerra culturale solo dopo aver deliberatamente messo i paraocchi, per non offendere. Il nostro nemico (che dobbiamo tollerare con carità) non ha tali scrupoli; è come Abimelek che spinge il suo attacco contro la città finché non la cattura, ne uccide i cittadini, la distrugge e infine la cosparge di sale.

Questo è il futuro di ogni città americana che si rifiuta di aprire gli occhi alla realtà. Le carte sono già state distribuite: le tradizionali potenze economiche di ogni città statunitense sono state smantellate ed esportate in Cina. Nel frattempo, le uniche città americane prospere sono quelle a cui vengono assegnati lucrosi contratti federali per sostenere le campagne di rielezione degli Shabbos goyim cooperativi. Il metodo del bastone e della carota è un modo efficace per addestrare popolazioni prigioniere, ma finora gli Stati Uniti sono stati abbastanza grandi da resistere alle peggiori depredazioni. Quando l’Est è schiacciato, la popolazione fugge verso l’Ovest. Quando la costa occidentale è schiacciata, la popolazione fugge in Idaho. Come un boa constrictor, ogni volta che troviamo spazio, stringono la presa.

La maggior parte delle persone crede che le città siano già perdute. Quello che non capiscono è che la città più povera è più libera di quella più ricca, perché la ricchezza delle città ricche viene distribuita dagli Shabbat goyim per compiacere i loro padroni. In definitiva, è autodistruttivo, e suppongo che ottengano ciò che si meritano. La parte triste è vedere le povere città statunitensi competere per attirare il favore dell’ebraismo internazionale. Si prostituiscono invece di dedicarsi al lavoro onesto. Il gioiello al centro del MAGA è l’industria manifatturiera statunitense. Senza l’industria, il MAGA è solo altra aria fritta ebraica e sussidi governativi. Se Trump costruisce la base manifatturiera statunitense, renderà felici gli elettori del MAGA, ma renderà infelice l’ebraismo internazionale. Se Trump evita gli “impegni stranieri”, renderà felici gli elettori del MAGA, ma renderà infelice l’ebraismo internazionale. Chissà cosa farà?

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