“È chiaro che la repressione internazionale della causa palestinese non conosce limiti”.

di Jon Queally, commondreams.org, 15 novembre 2025 — Traduzione a cura di Old Hunter
Richard Falk, novantacinquenne studioso di diritto internazionale di fama mondiale, è stato arrestato e interrogato per diverse ore insieme alla moglie, la giurista Hilal Elver, mentre entravano in Canada per partecipare a una conferenza incentrata sulla complicità di quel Paese nel genocidio perpetrato da Israele a Gaza.
“Un addetto alla sicurezza è venuto e ci ha detto: ‘Vi abbiamo fermati entrambi perché temiamo che rappresentiate una minaccia per la sicurezza nazionale del Canada’”, ha spiegato Falk da Ottawa ad Al-Jazeera in una intervista di sabato, in seguito all’incidente avvenuto all’aeroporto internazionale di Toronto prima dell’evento programmato.
“È stata la prima esperienza di questo tipo in vita mia”, ha affermato Falk, professore emerito di diritto internazionale presso l’Università di Princeton, autore o curatore di oltre 20 libri e in passato relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi.
Falk, che è americano, è stato un aperto critico della politica estera di Canada, Stati Uniti e altre nazioni occidentali sul tema Israele-Palestina, oltre che su altre questioni. Ha dichiarato ai media che lui e sua moglie, anche lei americana, sono stati trattenuti per oltre quattro ore dopo il loro arrivo a Toronto. Si trovavano nel Paese per parlare e partecipare al Tribunale Palestinese sulla Responsabilità Canadese, un evento in programma per venerdì e sabato a Ottawa, la capitale del Paese.
L’evento, secondo le note del programma sul sito web, è stato ideato per “documentare i molteplici modi in cui le entità canadesi, tra cui enti governativi, aziende, università, enti di beneficenza, media e altre istituzioni culturali, hanno consentito e continuano a consentire la colonizzazione dei coloni e il genocidio dei palestinesi, e per spiegare cosa pretenderebbero giustizia e riparazioni”.

Nei suoi commenti ad Al-Jazeera, Falk ha affermato di credere che l’interrogatorio da parte delle autorità canadesi, che ha descritto come “niente di particolarmente aggressivo” ma “casuale” e “disorganizzato” nella sua esecuzione, faccia parte di uno tentativo globale da parte di potenti nazioni complici degli abusi dei diritti umani e delle violazioni del diritto internazionale per “punire coloro che cercano di rendere pubblica la verità su ciò che sta accadendo” nel mondo, compresa Gaza.
Martin Shaw, sociologo britannico e autore di The New Age of Genocide, ha dichiarato che il trattamento riservato a Falk ed Elver dovrebbe essere considerato uno “sviluppo straordinario” per il Canada, e non in senso positivo. Per una nazione che ama considerarsi una “sostenitrice della giustizia internazionale”, ha affermato Shaw, “arrestare l’anziano studioso ed ex relatore delle Nazioni Unite Richard Falk che vuole partecipare a un tribunale su Gaza è chiaramente il segno che la repressione internazionale della causa palestinese non conosce limiti”.
Il senatore canadese Yuen Pau Woo, un sostenitore del Tribunale Palestinese, ha dichiarato ad Al-Jazeera di essere “sconvolto” per l’interrogatorio. “Sappiamo che erano qui per partecipare a quella seduta del Tribunale palestinese. Sappiamo che hanno documentato e reso pubblici senza mezzi termini gli orrori inflitti a Gaza da Israele e che hanno chiesto giustizia”, ha affermato Woo. “Se questi sono i motivi della loro detenzione, allora vuol dire che il governo canadese considera questi atti per ottenere giustizia per la Palestina come minacce alla sicurezza nazionale, e vorrei sapere per quale motivo”.
