I documenti classificati come “top secret e urgenti” trovati dopo la caduta di Assad forniscono interessanti spunti sul “meccanismo” supervisionato dalla Russia per gestire le dinamiche israelo-siriano-iraniane e le azioni militari israeliane contro l’accumulo di truppe iraniane e di Hezbollah [in Siria].

Per anni, la Russia ha mediato un processo progettato per consentire all’esercito di Assad di funzionare, limitando al contempo la capacità dell’Iran e di Hezbollah di espandersi militarmente in Siria. Questo meccanismo richiedeva a Israele di evitare certi attacchi se queste limitazioni fossero state applicate.



L’obiettivo del meccanismo era prevenire i trasferimenti di armi iraniani o di Hezbollah e l’accumulo militare, consentendo al contempo all’esercito siriano di affrontare i suoi “bisogni”.
La situazione è cambiata dopo il crollo del regime di Assad, quando Israele ha lanciato una campagna per spazzare via tutti i siti e le armi dell’esercito siriano nelle ultime 48 ore. Secondo i documenti, un agente dal nome in codice “Moses” ha inviato un messaggio diretto all’ex ministro della Difesa siriano, il tenente generale Ali Mahmoud Abbas. I messaggi sono stati poi inoltrati all’ex capo dell’Ufficio per la sicurezza nazionale Ali Mamlouk. Queste comunicazioni riguardano la frustrazione di Israele per la complicità siriana nel consentire le attività iraniane e di Hezbollah. “Moses” ha ripetutamente emesso avvertimenti, specificando incidenti specifici e conseguenze se queste azioni fossero continuate.
8 aprile 2023: Moses ha avvertito su attività di Hamas in Siria:
“Tre razzi sono stati lanciati dalle alture del Golan da Hamas sotto la guida di Khaled Meshaal. Vi chiediamo di interrompere tali preparativi o di affrontare le conseguenze. Sei responsabile di ciò che accade sulla tua terra”.
L’avvertimento di Israele si è intensificato:
“La nostra ultima misura è stata un colpo di avvertimento. Se non riesci a frenare queste attività, il prossimo attacco sarà molto più grave. Pagherete un prezzo senza precedenti”.
7 maggio 2023: Israele ha colpito depositi di armi collegati al comando meridionale di Damasco e un campo di addestramento a Dumayr gestito da “The Golan File” guidato da Abu Hussain Sajid.
Moses ha scritto:
“Non accetteremo la presenza di Hajj Hashem o dei suoi combattenti nel sud della Siria”.
17 maggio 2023: la sorveglianza ha rivelato otto aerei che sono atterrati nella base aerea di Hmeimim (4 voli Iran Air, 4 aerei Ilyushin Il-76 della Brigata 29 siriana). Questi aerei trasportavano armi ai depositi di Latakia e Qutayfa.
“Il meccanismo russo può ancora permettervi di operare senza rischiare ritorsioni israeliane. Ma sostenere l’Iran e Hezbollah ci costringerà ad agire con severità. Qualsiasi attività non monitorata che eluda la supervisione russa sarà vista come una minaccia diretta a Israele e provocherà una risposta”.
14 luglio 2023: il tizio ha ribadito la sua intolleranza verso la cooperazione militare siriana con l’Iran e Hezbollah:
“Sostenere le capacità di difesa aerea di Hezbollah è un atto contro Israele. Questo serve solo gli interessi di Hezbollah, mentre causa danni al vostro esercito”.