Continua la protesta dei lavoratori della Portovesme srl, l’azienda ubicata nell’omonimo comune sardo di proprietà della multinazionale svizzera Glencore, che lo scorso 20 dicembre ha annunciato lo stop alla produzione di zinco. I sindacati parlano di circa 500 posti di lavoro a rischio e oggi, venerdì 27 dicembre, i lavoratori della Portovesme srl si sono dati appuntamento di fronte alla fabbrica per un sit-in di protesta. Incontro tra azienda, governo e regione.

Fonte: ANSA
Incontro tra i vertici di Portovesme il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la ministra del Lavoro Marina Calderone, la sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto, la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, l’assessore all’Industria Emanuele Cani e il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, all’impianto di Portoscuso dopo la decisione di mettere la linea di zinco in manutenzione il 23 dicembre.
“Ciò è in linea con gli impegni presi in precedenza di prolungare l’operatività della linea di zinco fino alla prevista visita del Mimit del 20 dicembre e di adoperarsi per farla funzionare più a lungo e, nella migliore delle ipotesi, fino alla fine del 2024”, fa sapere l’azienda in una nota.
“Il 5 settembre Portovesme ha annunciato la transizione verso un’attività esclusivamente Waelz e ha iniziato a preparare progressivamente la messa in manutenzione della linea di zinco“, osserva l’azienda controllata dalla Glencore.
“Questa decisione si è basata principalmente su due fattori critici ben noti: un ambiente operativo molto difficile per gli smelter europei, che sono stati drasticamente colpiti dagli alti prezzi dell’energia e dall’aumento della concorrenza asiatica. La decisione è stata presa dopo oltre due anni di collaborazione con vari settori del governo per individuare soluzioni strutturali agli elevati costi energetici. Ci concentriamo ora sulla linea di Waelz e sull’esplorazione delle opportunità di riconvertire parte del sito in un impianto di riciclo di materiali per batterie. Come concordato con il Mimit, stiamo anche collaborando per approfondire qualsiasi interesse da parte di potenziali investitori. La priorità di Portovesme è operare in modo sicuro e responsabile e sostenere i dipendenti colpiti dalle operazioni di cura e manutenzione. L’azienda rimane concentrata sulla resilienza e sul futuro delle operazioni, e si augura di poter continuare il dialogo con i suoi principali stakeholder”.
