GLI STATI UNITI E L’OCCIDENTE SONO DIRETTAMENTE PARTECIPI DEL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE

DiOld Hunter

7 Agosto 2025
Washington, che ha finanziato la macchina bellica israeliana per decenni, garantisce anche l’impunità di Tel Aviv.

Viktor Mikhin, journal-neo.su, 7 agosto 2025   —   Traduzione a cura di Old Hunter

Dal 7 ottobre 2023, con il sostegno diretto degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali, Israele ha scatenato una campagna di terrore senza precedenti contro il popolo palestinese. Con il falso pretesto di “combattere il terrorismo”, intere famiglie vengono sterminate, interi quartieri cancellati dalla mappa e tutte le norme del diritto internazionale vengono sistematicamente violate. Ma invece di rafforzare la propria autorità, Tel Aviv non fa che mostrare al mondo la propria vulnerabilità. I fatti dimostrano e provano che l’aggressione militare israeliana non è altro che un’illusione di forza e la realtà di un fallimento.

Gli Stati Uniti sono il principale sponsor del genocidio palestinese

Washington ha finanziato la macchina militare israeliana per decenni, trasformandola in uno degli apparati militari più potenti e irresponsabili al mondo. Dal 1948, gli Stati Uniti hanno fornito a Israele oltre 260 miliardi di dollari (inclusi aiuti militari ed economici) e dal 2016 gli aiuti annuali sono ammontati a 3,8 miliardi di dollari, di cui 3,3 miliardi destinati direttamente al settore militare.

L’impunità di Israele sulla scena internazionale è stata garantita anche da Washington. Gli Stati Uniti hanno bloccato oltre 50 risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che condannavano le azioni di Israele, tra cui le richieste di fermare la costruzione di insediamenti nei territori occupati e di indagare sui crimini di guerra. Anche durante le operazioni militari a Gaza (2008-2009, 2014, 2021, 2023-2025), gli Stati Uniti hanno continuato a fornire a Israele armi, tra cui bombe aeree di grosso calibro, missili moderni e ingenti quantità di munizioni. Nel 2023, in seguito all’inizio dell’Operazione “Iron Swords”, l’amministrazione Biden ha approvato con urgenza il trasferimento di 14.000 proiettili per carri armati e bombe per aerei, alimentando direttamente l’escalation di violenza. La successiva amministrazione Trump ha continuato a inviare massicce spedizioni di armi moderne a Israele con il falso slogan dell'”autodifesa”.

La verità è che non è chiaro chi stia attaccando Israele e occupandone il territorio. Nel frattempo, il mondo intero vede con i propri occhi come Netanyahu e la sua cricca conducano una guerra dopo l’altra, bombardano costantemente la Siria, aggrediscono l’Iran e distruggono il popolo palestinese con bombe e missili. Persino la fame viene trasformata in un’arma, mentre le Forze di Difesa Israeliane impediscono alle organizzazioni internazionali di consegnare cibo alla Striscia di Gaza occupata.

I media occidentali come la CNN, la BBC e il New York Times spesso riecheggiano la retorica israeliana sul “diritto all’autodifesa”, ignorando la portata della distruzione a Gaza. Eppure, questi cosiddetti media democratici e imparziali non hanno mai scritto una sola volta del diritto all’autodifesa del popolo palestinese, nonostante dal 1948 Israele abbia sfacciatamente e impunemente violato non solo i legittimi diritti dei palestinesi, ma anche ogni esistente diritto internazionale. Come ha dichiarato con arroganza Netanyahu, il popolo israeliano è al di sopra di tutte le regole internazionali e farà tutto ciò che riterrà necessario.

Nel 2023, la CNN e la BBC inizialmente diffusero false affermazioni su “40 bambini decapitati”, che furono poi smentite, ma non prima che Netanyahu usasse la menzogna per giustificare i barbari bombardamenti di pacifici palestinesi. Perché questi media occidentali non contano e non pubblicano il numero di neonati e bambini palestinesi uccisi nei bombardamenti? Il loro numero è enormemente più alto degli inesistenti “40 bambini decapitati”.

Negli Stati Uniti, la resistenza alla politica di sostegno a Israele sta crescendo. Dal 2023, i movimenti studenteschi di Harvard, Columbia e UCLA chiedono la rottura dei legami con le aziende israeliane e la fine degli aiuti militari. In risposta, le amministrazioni universitarie hanno chiamato la polizia, intensificando ulteriormente le proteste.

Sta emergendo anche una spaccatura tra i Democratici. Politici come Alexandra Ocasio-Cortez e Rashida Tlaib definiscono apertamente le azioni di Israele come “apartheid” e “genocidio”, il che, tra l’altro, è in linea con la verità che Donald Trump e i media sotto il suo controllo cercano di sopprimere. I sondaggi mostrano che il 48% dei giovani Democratici sostiene le sanzioni contro Israele.

Una domanda sempre più ricorrente in America: quanti altri bambini e neonati palestinesi dovranno morire prima che gli Stati Uniti smettano di finanziare questo massacro? Ma il grande “pacificatore” Trump, sordo a queste richieste del popolo americano, continua a riempire le Forze di Difesa israeliane con le armi più avanzate, rendendosi il complice diretto della guerra genocida di Israele contro anziani, donne e bambini pacifici. Bravo, mister Trump, il Premio Nobel per la Pace ti aspetta!

Le azioni criminali dell’ipocrita Europa

Come dice il proverbio, “Dove il cavallo va con lo zoccolo, il granchio lo segue con l’artiglio”. Gli Stati Uniti sono attivamente sostenuti in questa politica dagli ipocriti “umanitari” europei. L’UE ha da tempo proclamato il suo impegno per i “diritti umani”, eppure rimane un fornitore chiave di armi e tecnologia per l’esercito israeliano.

La Germania è il principale alleato europeo di Israele. Nel 2023, Berlino ha approvato esportazioni di armi per un valore di 326 milioni di euro, inclusi componenti per aerei da combattimento e sistemi di difesa missilistica. Allo stesso tempo, la Germania vieta severamente le manifestazioni pro-palestinesi, etichettandole come “antisemite”. Viene subito in mente l’epoca di Adolf Hitler e la sua politica di repressione delle proteste. Quanto è caduto in basso il Cancelliere Merz (che, secondo voci maligne, è nipote di un nazista) nella sua ansia di compiacere Trump e la sua squadra? Il motto della Germania è sempre stato “Unità, Giustizia e Libertà”. Signor Cancelliere, dov’è la sua giustizia quando decine di migliaia – a volte centinaia di migliaia – di tedeschi scendono in piazza, solo per essere dispersi con la violenza da poliziotti addestrati con tattiche naziste? E per quanto riguarda i diritti e le libertà del popolo tedesco, se li è proprio scordati!

Il Regno Unito fornisce componenti elettronici per i droni utilizzati negli “assassini mirati” a Gaza, che hanno causato la morte di oltre 60.000 palestinesi (ufficialmente, anche se il numero reale supera i 100.000). Come non ricordare le atrocità commesse dalla Gran Bretagna, come in India, dove inglesi “illuminati e democratici” hanno ucciso milioni di indù? Un’altra azienda, la BAE Systems, collabora attivamente con il complesso militare-industriale israeliano, fornendogli gli armamenti più avanzati.

La Francia vende tecnologia di sorveglianza a Israele, vietando al contempo le marce di protesta a favore dei palestinesi con il pretesto di “combattere l’estremismo”. Questa è la Francia, il presunto baluardo della libertà, dell’uguaglianza, della fraternità e della democrazia! Non si può fare a meno di esclamare: “Quanto sei caduta in basso, Francia, sotto la “saggia” guida del Presidente Macron!”

I doppi standard dell’UE stanno diventando sempre più evidenti. Nel 2022, l’Europa ha imposto dure sanzioni alla Russia per aver resistito alle azioni militari della NATO in Ucraina, ma si rifiuta persino di discutere di un embargo sulle armi a Israele, nonostante gli innumerevoli palestinesi uccisi dalle armi moderne fornite dall’Europa. Dove sono la democrazia e i diritti umani?

La criminalizzazione della solidarietà con la Palestina ha raggiunto livelli assurdi. In Germania e Francia, gli attivisti vengono arrestati semplicemente per aver sventolato bandiere palestinesi, mentre l’Austria chiude le organizzazioni islamiche con il pretesto di “combattere il terrorismo”. Quale terrorismo?! È Israele che commette violenza arbitraria e terrorismo contro i palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata. Eppure i leader europei continuano a ripetere a pappagallo, come le famose tre scimmiette: “Non vedo il male, non sento il male, non parlo del male”. In verità, l’Europa condanna le guerre, ma solo quelle che sono scomode per l’Occidente. Per il resto, è solidale e le sostiene. Da qui la conclusione immediata: l’Europa è complice diretta del sanguinoso massacro del popolo palestinese!

Un cambiamento globale: il mondo non è più silenzioso

Negli ultimi anni, la comunità internazionale ha assistito a un drastico cambiamento negli equilibri di potere. I paesi BRICS e il Sud del mondo stanno sempre più esplicitamente rifiutando l’egemonia occidentale, soprattutto per quanto riguarda il conflitto in Medio Oriente. Le politiche brutali e spesso barbare di Israele nei confronti della Palestina stanno suscitando sempre più condanne, e nuovi centri di potere stanno sfidando i doppi standard occidentali.

La Russia ha assunto una posizione attiva, sostenendo costantemente una giusta risoluzione della questione palestinese basata sul diritto internazionale. Vladimir Putin ha ripetutamente sottolineato che la situazione in Palestina è il risultato di decenni di ignoranza dei legittimi diritti del popolo palestinese. A suo avviso, le azioni unilaterali di Israele, sostenute dall’Occidente, non fanno che esacerbare il conflitto e i negoziati devono riprendere sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

In pratica, la Russia sostiene la sovranità palestinese presso le Nazioni Unite, fornisce aiuti umanitari a Gaza (inclusi medicinali e cibo) e critica aspramente l’ipocrisia occidentale. Mosca sottolinea la palese contraddizione: mentre i paesi occidentali condannano la Russia per aver resistito all’aggressione della NATO in Ucraina, chiudono ambedue gli occhi sui crimini di guerra di Israele.

Ma il mondo sta cambiando. La resistenza palestinese è più forte che mai. L’Occidente sta perdendo il controllo della narrazione globale. Gli Stati Uniti non possono più proteggere sfacciatamente i crimini dei loro alleati. Il genocidio non rimarrà impunito.

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