Per il decimo appuntamento della nostra rubrica torniamo a occuparci di jazz contemporaneo con Gabriele Bianchi.

Gabriele Bianchi:
chitarra e composizione
Lorenzo Bisogno:
sax tenore
Manuel Magrini:
pianoforte
Massimo Manzi:
batteria
Mario Castronari:
contrabbasso

Gabriele Bianchi, One for me, dall’album “Parts of me” (2023)

Come per molti musicisti, anche per Gabriele Bianchi, chitarrista e compositore umbro “di frontiera” (vive nel meraviglioso Parco del Monte Cucco), la musica rappresenta il veicolo di espressione più intimo e personale, la propria maniera di raccontarsi narrando i propri variegati stati d’animo.

Come rivelano le parole dello stesso autore e il titolo dell’album, le 8 tracce che compongono il suo nuovo lavoro in studio, fresco di stampa, non sono altro che ricordi ed emozioni personali trasformati in musica, spaziando da composizioni più introspettive ed intime come “Terra di radici” e “Le bar de la lune”, a brani più mossi e spensierati come “Wasting time!”.

Il chitarrismo essenziale e pulito di Bianchi, mai preda di virtuosismi tecnici fini a se stessi, ben si sposa con gli arrangiamenti privi di ritmiche tipicamente swing e sonorità specificamente jazz a cui dimostrano di adeguarsi egregiamente tutti i musicisti coinvolti, dai più “consumati” Massimo Manzi, Mario Castronari (rispettivamente alla batteria e al contrabbasso in tutte le tracce) e Ramberto Ciammarughi (ospite speciale al piano nel methenyano “Sunday” e “Terra di radici”) ai “giovani leoni” Lorenzo Bisogno (al sax tenore anche in “Cambio de viento” e “Wasting time!”), Manuel Magrini (al piano anche in “Alone in the shell”, “Il dubbio”, “Cambio de viento”, “Le bar de la lune” e “Wasting time!”) e Andrea Angeloni (al trombone in “Le bar de la lune” e “Wasting time!”).

BIO

Gabriele Bianchi, originario di Gualdo Tadino (PG), ha iniziato a studiare la chitarra da autodidatta intorno ai 15 anni, per poi iscriversi circa tre anni dopo all’Università della Musica di Roma, frequentando i corsi di Fabio Zeppetella, Stefano Micarelli, Umberto Fiorentino e Franco Ventura.

Successivamente ha studiato privatamente con Ramberto Ciammarughi e Massimo Manzi, frequentando masterclass di artisti italiani e internazionali come Alessandro Alessandroni jr., Ellade Bandini e Tom Harrell.

Vanta importanti collaborazioni con il sassofonista e cantante americano Vinson Johnson, il bassista abruzzese Antonio Lusi e i batteristi di fama internazionale Dave Weckl, Poogie Bell e Lele Melotti.


Sito:
http://gabrielebianchi.eu

Instagram:
https://instagram.com/gabriele_bianchi_music?igshid=ZDdkNTZiNTM=

Facebook:
https://www.facebook.com/gabrielebianchimusician

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