Come aveva annunciato prima di essere eletto, il presidente Javier Milei ha formalizzato la rinuncia dell’Argentina all’ingresso nei BRICS con una lettera inviata al presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, che presiede temporaneamente l’alleanza economica integrata, e ai presidenti di Brasile, India, Cina e Sudafrica. Curiosamente, nella lettera a Putin, Milei esprime l’augurio che il suo paese possa “intensificare i legami bilaterali, in particolare l’aumento dei flussi commerciali e di investimento”.
Fonte: Pagina 12
L’adesione dell’Argentina come membro a pieno titolo del blocco multipolare BRICS era stata approvata lo scorso agosto al vertice di Johannesburg, dopo intensi sforzi da parte del governo di Alberto Fernández e del brasiliano Luis Inacio Lula Da Silva. L’obiettivo era che il paese ricevesse un forte impulso per uscire dalla crisi che sta attraversando e, attraverso questi partner, potesse ricevere assistenza finanziaria diretta per determinati progetti.
L’argomento centrale per il rifiuto dei BRICS è che il blocco sarebbe composto da paesi “comunisti” con i quali Milei ha dichiarato di non voler avere rapporti commerciali. Con questa premessa, Milei ha detto che “non vede alcun vantaggio” nell’aderire a questo blocco di cooperazione, che rappresenta il 40% della popolazione mondiale, il 24% del PIL globale, il 16% delle esportazioni e il 15% delle importazioni mondiali di beni e servizi.
Curiosamente, nella stessa lettera il presidente argentino conferma ai presidenti destinatari “l’impegno del mio governo per l’intensificazione dei legami bilaterali con il vostro paese, in particolare l’aumento dei flussi commerciali e di investimento”.
Ha anche espresso il desiderio di recarsi in Russia: “In attesa di incontrarvi, colgo l’occasione per ribadire a voi le assicurazioni della mia più illustre considerazione”, ha scritto nella sua lettera a Putin.