Hegseth: niente adesione alla NATO per l’Ucraina, niente truppe statunitensi, dimenticate il ritorno ai confini pre-2014, niente più armi fornite dagli Stati Uniti

di Stephen Bryen su Asia Times – Traduzione a cura di Old Hunter
I leader europei che hanno sostenuto con decisione il proseguimento della guerra in Ucraina hanno subito un duro colpo dal presidente Trump e dal segretario alla Difesa Pete Hegseth. Molti di loro devono essere sotto shock, e senza fiato.
Cominciamo con Hegseth. Queste le sue dichiarazioni:
- L’adesione dell’Ucraina alla NATO ĆØ fuori discussione. L’Ucraina non sarĆ invitata ad entrare nella NATO.
- Gli Stati Uniti non invieranno truppe in Ucraina per nessun motivo, nemmeno per il mantenimento della pace.
- Gli USA non forniranno più nĆ© pagheranno armi e supporto all’Ucraina. SpetterĆ ai membri europei della NATO fornire supporto all’Ucraina.
- Sebbene gli Stati Uniti sostengano la NATO, la partecipazione americana deve essere giusta ed equa, il che significa che i membri della NATO dovranno aumentare significativamente i loro contributo.
- L’Ucraina non potrĆ tornare ai confini che aveva prima del 2014, il che vuol dire che gli Stati Uniti si aspettano importanti concessioni territoriali dall’Ucraina.
Nel frattempo, il presidente Trump ha tenuto un incontro telefonico di un’ora e mezza con il presidente russo Putin. La conclusione fondamentale ĆØ che Putin ha detto di essere disposto ad avviare negoziati con gli Stati Uniti sull’Ucraina e su altre questioni che riguardano la sicurezza. La conversazione tra Trump e Putin ha toccato molti argomenti, ad esempio: questioni di sicurezza, energia, intelligenza artificiale e āil potere del dollaroā.
In seguito alla telefonata, Trump ne avrebbe poi effettuato unāaltra “per informare” il Presidente ucraino Zelensky della sua conversazione con Putin. Inoltre, ha immediatamente costituito la sua squadra di negoziatori. Ha designato il Segretario di Stato Marco Rubio, il Direttore della CIA John Ratcliffe, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz e l’Ambasciatore e Inviato Speciale Steve Witkoff per condurre i negoziati.
Significativamente, l’elenco dei partecipanti non comprendeva il tenente generale in pensione Keith Kellogg. Kellogg aveva apertamente sbandierato l’idea di aumentare in modo significativo le sanzioni alla Russia come mezzo per ottenere concessioni sull’Ucraina. Secondo le sue parole, su una scala di valori da uno a 10, le attuali sanzioni alla Russia sono solo al tre. Ha proposto di aumentarle di molto (ammesso che si possa fare). Questi commenti hanno direttamente minato l’approccio di Trump a Putin e alla Russia e sembrano essere stati un’idea di Kellogg (tra le altre) per garantire che la guerra in Ucraina possa continuare. Resta da vedere se Kellogg sarĆ ancora presente come attore in Ucraina.
Ci vorrĆ del tempo perchĆ© i leader europei favorevoli alla guerra, insieme a tutta l’UE, siano in grado di vedere il futuro, ora che il tappeto gli ĆØ stato praticamente tolto da sotto i piedi. Gli europei non hanno nĆ© le armi, nĆ© le truppe, nĆ© il denaro per continuare la guerra in Ucraina. E neppure otterranno molto sostegno per continuare la guerra se gli Stati Uniti non vogliono partecipare al gioco. Infatti, se l’Europa volesse continuare da sola, senza gli Stati Uniti, rischierebbe il futuro della stessa alleanza NATO.
Molti leader europei sono in difficoltĆ sul piano interno. Germania, Francia, Polonia – e persino la Romania, dove le elezioni presidenziali sono state annullate per impedire l’elezione del principale candidato dell’opposizione – sono esempi della crescente instabilitĆ della classe dirigente europea. Le rivelazioni sull’interferenza degli Stati Uniti e dell’Unione Europea nel processo elettorale in Georgia, Serbia e Slovacchia, e forse anche in Moldavia, sottolineano la natura squallida della politica attuale in Europa.
L’amministrazione Trump sta liquidando l’USAID, che ha agito come una sorta di facciata della CIA in molti dei paesi citati, compresa l’Ucraina. Con lāesclusione di quella fonte di denaro e sostegno, l’UE si trova di fronte a un problema serio che va ben oltre la finanza. La falsa argomentazione secondo cui l’UE (e con essa la NATO) stia sostenendo la democrazia ĆØ ora smascherata. La perdita di legittimitĆ ĆØ una minaccia reale per le Ć©lite al potere.
Trump ha grandi prospettive geopolitiche. Che esprime più o meno cosƬ: la sicurezza europea ĆØ importante, ma non ĆØ realmente minacciata dalla Russia. Gli Stati Uniti devono affrontare una Cina risorgente che ha una base industriale molto moderna (in gran parte fornita dall’Occidente), una forza lavoro enorme e un esercito sempre meglio equipaggiato e potente.
Dal punto di vista di Trump, è necessaria una Russia più amichevole che possa aiutare a bilanciare i rapporti di forza globali. Per riuscirci, deve trovare il modo di ridefinire le relazioni tra Stati Uniti e Russia, che sono in profondo disordine e infarcite di reciproca ostilità . Nei 90 minuti di conversazione con Putin, Trump ha fatto leva sulle capacità economiche e tecnologiche che potrebbero, in futuro, costituire una base per migliorare le relazioni.
Nessuno può dire al momento se sia possibile trovare un accordo per l’Ucraina, ma c’ĆØ motivo di essere più ottimisti sul fatto che le due parti possano trovare una soluzione. BisognerĆ vedere se gli europei si opporranno e cercheranno di sabotare un accordo sull’Ucraina. La realtĆ ĆØ che l’Europa avrĆ ben poco da poter fare se Putin e Trump raggiungono su un accordo.
