Prende il largo il “Knyaz Pozharsky” (Principe Pozharsky), il nuovo sottomarino russo di classe Borei, l’apice della moderna ingegneria navale russa, in grado di trasportare ben 16 missili intercontinentali Bulava con gittata di 10.000 km. Il nuovo colosso nucleare russo ha scioccato la Polonia e i suoi alleati 17 maggio 2025. In un momento in cui il clima di sicurezza globale sta diventando sempre più teso, l’opinione pubblica polacca è allarmata dall’annuncio che il Knyaz Pozharsky si sta avvicinando alla sua prima grande fase operativa.

Fonte: dziennik.pl
Il Knyaz Pozharsky (Principe Pozharsky) è un sottomarino a propulsione nucleare di classe Borei (Progetto 955). Sebbene abbia lasciato il cantiere navale Sevmash di Severodvinsk, nel nord-ovest della Russia, all’inizio del 2024, non è ancora entrato in servizio attivo. La costruzione e tutti i test hanno richiesto più tempo del previsto.
Ogni nave di classe Borei-A, prima di partire per la sua prima “pattuglia deterrente”, deve testare il lancio del missile balistico Bulava. Il principe Pozharsky non ha finora superato questo test. Tuttavia, questa settimana è salpata dal porto di Severodvinsk, il che potrebbe indicare che si sta preparando.
Se il Knyaz Pozharsky entrerà finalmente in servizio attivo, sarà la seconda nave moderna di classe Borei della Flotta del Nord russa. Inoltre, altri sei sottomarini a propulsione nucleare di classe Delta IV stanno navigando al suo interno. Due di loro, Yuri Dlyvoruki e Carelia, sono attualmente in fase di modernizzazione.
L’equipaggio del principe Pozharsky è composto da un centinaio di marinai. È alimentato dal reattore nucleare OK-650. La nave può trasportare 16 missili balistici Bulava con una gittata compresa tra 8 e 10 mila km. Ognuno di essi può contenere fino a sei testate termonucleari. Gli esperti indicano che un missile Bulava ha una potenza 50-60 volte superiore a quella della bomba americana sganciata su Hiroshima nel 1945. In una parola, è certo che la nuova nave rafforzerà in modo significativo il potenziale di deterrenza nucleare del Cremlino.
Gli esperti militari indicano che i sottomarini della Flotta del Nord sono vulnerabili agli attacchi nemici a causa della loro posizione. Sono di stanza nel porto di Gadzhievo sulla penisola di Kola, a circa 100 km dai confini della NATO. Inoltre, in caso di conflitto, queste navi devono navigare attraverso il poco profondo Mare di Barents per circa un giorno per nascondersi dai sistemi di osservazione nemici sotto la copertura di ghiaccio del Mar Glaciale Artico.
Secondo il Bulletin of the Atomic Scientists, un sito web specializzato dedicato alle armi nucleari, la Russia ha attualmente un totale di 4.309 testate nucleari. Di questo numero, circa 640 si trovano negli arsenali delle flotte russe del Nord e del Pacifico.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Il Knyaz Pozharsky (K-555) è un sottomarino strategico a propulsione nucleare della classe Borei-A (Progetto 955A), parte della flotta della Marina russa. È il quinto sottomarino di questa classe avanzata, progettato per rafforzare la capacità di deterrenza nucleare della Russia.
Appartiene alla classe Borei-A, un’evoluzione della classe Borei (Progetto 955), con miglioramenti nella silenziosità acustica, nei sistemi elettronici e nella propulsione. È lungo circa 170 metri, con un dislocamento in immersione di circa 24.000 tonnellate. È equipaggiato con un reattore nucleare OK-650, che garantisce una velocità massima in immersione di circa 46 km/h (25 nodi) e un’autonomia virtualmente illimitata, limitata solo dalle necessità dell’equipaggio. La propulsione utilizza un sistema pump-jet, che riduce la firma acustica, rendendo il sottomarino più difficile da rilevare.
È in grado di trasportare 16 missili balistici intercontinentali RSM-56 Bulava, ciascuno con una gittata stimata di 8.000-9.300 km (non 10.000 km come talvolta riportato) e capace di trasportare da 6 a 10 testate nucleari MIRV (Multiple Independently Targetable Reentry Vehicle). Inoltre, è dotato di 8 tubi lanciasiluri (533/650 mm) con una capacità di circa 40 siluri, una configurazione insolita per un sottomarino strategico, che lo rende anche capace di missioni di tipo “hunter-killer”.
L’equipaggio è di circa 100-107 membri.
La costruzione del Knyaz Pozharsky è iniziata il 23 dicembre 2016 presso il cantiere Sevmash di Severodvinsk. Attualmente, il sottomarino è nella fase finale delle prove in mare, iniziate nel 2024, e si prevede che entrerà ufficialmente in servizio con la Flotta del Nord entro giugno 2025, secondo le dichiarazioni del Ministero della Difesa russo. Una volta operativo, il Knyaz Pozharsky rafforzerà la componente marittima della triade nucleare russa, con missioni di pattugliamento principalmente nell’Artico e nel Mare di Barents, aree chiave per la copertura di obiettivi strategici.
La classe Borei (e Borei-A) è destinata a sostituire i vecchi sottomarini delle classi Typhoon, Delta-III e Delta-IV, diventando la spina dorsale della flotta strategica russa. Entro il 2031, la Russia prevede di avere 12 sottomarini Borei/Borei-A in servizio, garantendo una capacità di pattugliamento nucleare paragonabile a quella degli Stati Uniti.
La potenza del Knyaz Pozharsky, in particolare i suoi missili Bulava, ha suscitato attenzione da parte della NATO e dei paesi vicini, come la Polonia. Rispetto ai predecessori, la classe Borei-A integra materiali compositi e tecnologie stealth per ridurre la firma acustica, rendendo il sottomarino più elusivo rispetto ai sottomarini delle generazioni precedenti, come i Delta-IV.
Il sottomarino prende il nome dal principe Dmitrij Pozharsky, un eroe nazionale russo del XVII secolo, noto per il suo ruolo nella liberazione di Mosca durante il Periodo dei Torbidi.