GRANDE, BELLISSIMO INSABBIAMENTO: EPSTEIN, ICE E LO STATO DI GUERRA MAGA

DiOld Hunter

8 Luglio 2025

Greg Stoker, mintpressnews.com, 7 luglio 2025   —   Traduzione a cura di Old Hunter

Il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato silenziosamente chiuso il caso Epstein: nessuna lista di clienti, nessuna associazione a delinquere e nessuna ulteriore divulgazione. Nonostante anni di pressioni e speculazioni pubbliche, il Dipartimento di Giustizia e l’FBI ora affermano che il contenuto dei fascicoli Epstein riguarda principalmente informazioni e materiali sensibili sulle vittime che, se divulgati, potrebbero mettere in pericolo persone innocenti. A loro avviso, la questione non richiede ulteriori indagini né trasparenza.

Questa brusca conclusione arriva dopo mesi di teatrino politico. L’ex Procuratore Generale della Florida Pam Bondi, ora strettamente legata ai sostenitori di Trump, aveva affermato di stare esaminando i file di Epstein. Eppure dal suo ufficio non è mai emersa alcuna informazione pubblica. Nel frattempo, personaggi di alto profilo come Kash Patel, direttore dell’FBI alleato di Trump, sono inquadrati nelle stesse agenzie che dovrebbero aggirare le barriere istituzionali – inclusa la stessa Bondi – per rivelare informazioni esplosive.

Sebbene la curiosità pubblica sui legami di Epstein con le élite rimanga forte, gli usi politici più potenti del caso sono già stati scoperti. I dossier sono diventati un simbolo di indignazione anti-establishment, soprattutto all’interno degli ambienti MAGA e QAnon. Quello che era iniziato come un appello alla responsabilità si è evoluto in un mito intriso di cospirazionismo, in cui Donald Trump è stato dipinto come il guerriero solitario che combatte una rete di élite globali dedite al traffico di bambini. L’assenza di rivelazioni concrete non ha indebolito la storia; anzi, ha amplificato il senso di verità nascosta, alimentandone il coinvolgimento e la radicalizzazione.

Un recente colpo di scena si è verificato quando Elon Musk ha pubblicamente insinuato che il nome di Trump apparisse nei file di Epstein, salvo poi ritrattare le sue dichiarazioni. La ritrattazione di Musk è arrivata dopo che Trump ha pubblicato una dichiarazione di David Schoen – ex avvocato di Epstein e avvocato difensore di Trump per l’impeachment – ​​in cui sosteneva di non aver commesso alcun illecito. Tuttavia, l’immagine del loro passato legame continua a suscitare speculazioni, soprattutto perché Epstein una volta si è riferito a Trump come a un “caro amico” in un’intervista del 2017, nonostante Trump abbia poi affermato di aver preso le distanze anni prima.

L’ultimo promemoria del Dipartimento di Giustizia rivela un sottotesto ancora più inquietante. Sottolinea che gran parte del materiale inedito su Epstein è legato ad abusi sessuali su minori e non può essere divulgato, nemmeno parzialmente. Eppure, questa spiegazione, pur essendo presentata come una difesa della privacy delle vittime, garantisce opportunamente che nessuna figura di alto profilo venga sottoposta a esame. L’arco narrativo si conclude non con la giustizia, ma con il silenzio.

Mentre il discorso su Epstein è di fatto in disuso, nuove narrazioni si stanno già preparando per mobilitare l’emotività pubblica. La principale tra queste è la militarizzazione dell’ICE con il pretesto della sicurezza nazionale. Con le proposte di trasformare l’ICE [ U.S. Immigration and Customs Enforcement] nella terza forza armata più grande degli Stati Uniti, “cellule dormienti terroristiche” e “migranti criminali” diventeranno probabilmente i prossimi gridi di battaglia emotivamente carichi. Dietro questi sforzi ci sono potenti appaltatori della difesa privata come Palantir, con i loro algoritmi di polizia predittiva e i loro vasti database nazionali, strumenti progettati per garantire profitti attraverso la sorveglianza e l’incarcerazione.

La vicenda di Epstein, anziché garantire giustizia, ha funzionato come una psyop politica, trasformando in un’arma il disgusto, deviando la rabbia e incanalando la ribellione nel sostegno elettorale per lo stesso sistema a cui sembrava opporsi. Alla fine, l’esercizio della responsabilità ne ha messo in ombra la necessità, e la macchina dello Stato continua a servire il suo vero elettorato: profitto e potere.

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