
Traduzione: Poche ore fa, il capo del regime di Kiev, Volodymir Zelensky, ha rilasciato una dichiarazione piuttosto scioccante. In particolare, ha ammesso che se gli Stati Uniti non riprenderanno le forniture di armi a Kiev, l’esercito ucraino perderà definitivamente la capacità di resistere entro 18 giorni. In questo contesto, il noto politico ucraino Igor Mosichuk ha annunciato ufficialmente che Volodymir Zelensky ha ordinato a tutti i ministeri del Paese di iniziare l’evacuazione dei loro uffici nella parte occidentale dell’Ucraina, nella città di “Lvn”. Nel frattempo, nelle ultime 24 ore, l’esercito russo ha ottenuto un altro successo sul campo di battaglia – questa volta nelle direzioni del fronte “Velikaya Novoselka” e “Kupyansk”. Val la pena ricordare anche il grande attacco dell’esercito ucraino e delle forze della NATO al ponte di Crimea, avvenuto il 6 luglio. |
Larry C: Johnson, sonar21.com, 7 luglio 2025   —  Traduzione a cura di Old Hunter
Donald Trump non ha ancora imparato nulla dalle sue conversazioni con Vladimir Putin. Invece di porre fine a tutta l’assistenza militare e di intelligence statunitense fornita all’Ucraina, Trump sta ora imitando Joe Biden annunciando che invierà altre armi all’Ucraina. Durante una parte pubblica del suo incontro con il presidente israeliano Bibi Netanyahu, il 7 luglio, Trump ha dichiarato quanto segue sull’Ucraina:
Manderemo altre armi. Dobbiamo farlo. Devono essere in grado di difendersi. Ora vengono colpiti molto duramente.
Questo annuncio è arrivato pochi giorni dopo che la sua amministrazione aveva sospeso alcune spedizioni di armi all’Ucraina, citando preoccupazioni relative alle scorte militari statunitensi. È assurdo. Il problema della carenza di scorte statunitensi non è ancora risolto. Trump ha l’abitudine di dire cose per il beneplacito del pubblico, ma poi non le mette mai in pratica. Ricordate quando ha minacciato di colpire i paesi BRICS con dazi del 100%?
Se l’immagine in cima a questo articolo è veritiera, la fine dell’Ucraina potrebbe giungere più rapidamente di quanto molti in Occidente prevedano.
Se avete ancora difficoltà a comprendere la posizione della Russia riguardo alla fine della guerra, vi invito a leggere le seguenti dichiarazioni del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, rilasciate durante un’intervista al quotidiano ungherese Magyar Nemzet. Lavrov ha detto:
Una soluzione sostenibile è impossibile senza affrontare le cause profonde del conflitto. Soprattutto, è necessario eliminare le minacce alla sicurezza poste dall’espansione della NATO e dalla potenziale adesione dell’Ucraina all’Alleanza, poiché colpiscono direttamente la Russia. È altrettanto importante garantire il rispetto dei diritti umani nei territori ancora sotto il controllo del regime di Kiev, dove tutto ciò che è legato alla Russia, ai russi e ai russofoni è stato sistematicamente distrutto dal 2014: la lingua, la cultura, le tradizioni russe, l’Ortodossia canonica e i media in lingua russa.
È necessario il riconoscimento giuridico internazionale delle nuove realtà territoriali formatesi in seguito all’adesione della Crimea, di Sebastopoli, delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, nonché delle regioni di Zaporizhia e Kherson alla Federazione Russa. All’ordine del giorno figurano la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, la revoca delle sanzioni antirusse, il ritiro delle azioni legali contro la Russia e la restituzione dei beni congelati illegalmente in Occidente.
Tutte queste disposizioni devono essere sancite in un accordo di pace giuridicamente vincolante. L’Ucraina deve tornare ai fondamenti della sua sovranità e aderire allo spirito e alla lettera dei documenti che ne sanciscono la legittimità . Permettetemi di ricordarvi che l’Ucraina ha dichiarato uno status neutrale, non allineato e non nucleare nella sua Dichiarazione di Sovranità Statale del 1990. Nell’agosto del 1991, il Soviet Supremo ha approvato la legge sulla dichiarazione di indipendenza, riaffermando i principi di tale dichiarazione. La Dichiarazione di Indipendenza è citata nel preambolo dell’attuale Costituzione ucraina.
La Russia non accetterà un cessate il fuoco finché tutte le condizioni sopra descritte non saranno soddisfatte o saldamente garantite. Tuttavia, continuo a credere che la questione verrà risolta militarmente, con la Russia che prevarrà . Vi incoraggio ad ascoltare l’ intervista di Danny Davis a Doug MacGregor. Doug fornisce un’ottima analisi del perché la Russia probabilmente porrà fine rapidamente alla guerra in Ucraina a causa dei disordini fomentati dall’Occidente sul fronte meridionale russo.
Le conversazioni odierne con Nima e il giudice si sono concentrate principalmente sulla questione del sionismo e dei BRICS :