Mentre erano in corso i colloqui per il cessate il fuoco, Israele ha tentato di assassinare il team negoziale di Hamas con un attacco aereo contro l’ufficio di Doha del suo principale negoziatore, il leader di Hamas Khalil al-Hayya. Tuttavia, funzionari di Hamas affermano che il team negoziale è sopravvissuto all’attacco.
di Qassam Muaddi, mondoweiss.net, 9 settembre 2025 — Traduzione a cura di Old Hunter
Martedì Israele ha tentato di assassinare i principali leader di Hamas in Qatar, dopo che forti esplosioni sono state udite nella capitale Doha e colonne di fumo si sono alzate dall’edificio preso di mira. Una dichiarazione congiunta dell’esercito israeliano e dell’intelligence interna israeliana ha confermato che l’attacco aveva come obiettivo i vertici di Hamas con un “attacco mirato”. La dichiarazione ha aggiunto che i leader presi di mira erano “direttamente responsabili” dell’attacco del 7 ottobre e che “sono state prese misure per mitigare i danni ai civili”.
I media israeliani hanno affermato che l’attacco ha preso di mira l’ufficio del capo negoziatore di Hamas nei colloqui di cessate il fuoco in corso, Khalil al-Hayya, oltre ad altri membri del team negoziale. Martedì sera, Suheil al-Hindi, membro del politburo di Hamas, ha dichiarato ad Al Jazeera che il team negoziale guidato da al-Hayya era sopravvissuto “al vile tentativo di assassinio”. Al-Hindi ha anche dichiarato all’emittente televisiva qatariota che Hamas “non alzerà bandiera bianca”.
Al Jazeera ha riferito che cinque “membri di rango inferiore sono stati uccisi”.
L’attacco israeliano è avvenuto mentre il team negoziale di Hamas si riuniva per discutere l’ultima proposta di cessate il fuoco presentata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha riferito al-Hindi ad Al Jazeera.
Il Ministero degli Esteri del Qatar ha condannato fermamente l’attacco, definendolo “criminale” e “vile”. Il Ministero ha aggiunto che il Qatar “non tollererà” attacchi che “minacciano la sicurezza dei cittadini e dei residenti del Qatar”.
Un funzionario della Casa Bianca, rimasto anonimo, ha dichiarato all’AFP che gli Stati Uniti erano stati informati in anticipo del previsto attacco israeliano in Qatar.
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in una nota che l’attacco è stata un'”operazione israeliana totalmente indipendente”. “Israele l’ha avviato, Israele l’ha condotto e Israele si assume la piena responsabilità”, si legge nella dichiarazione.
Il Primo Ministro israeliano e il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta di aver dato il via libera all’attacco alla leadership di Hamas in seguito alla sparatoria avvenuta ieri a Gerusalemme, in cui sono morti sei israeliani. Il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, aveva rivendicato la responsabilità della sparatoria, perpetrata da due palestinesi delle città cisgiordane di Qatanna e Qebeibeh.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l’attacco israeliano alla capitale del Qatar definendolo una “flagrante violazione della sovranità”.
Prendere di mira i negoziatori durante i negoziati per il cessate il fuoco
L’attacco israeliano arriva dopo che Trump aveva avanzato una proposta per un cessate il fuoco di 60 giorni che avrebbe comportato il rilascio di tutti i prigionieri israeliani entro le prime 48 ore dall’accordo. In cambio, sarebbero iniziati i negoziati per porre fine definitivamente alla guerra a Gaza, con garanzie personali del Presidente degli Stati Uniti che Israele avrebbe partecipato ai negoziati “in buona fede”.
La proposta di Trump vedrebbe anche Hamas rinunciare al controllo su Gaza e consegnare le armi. Hamas ha ripetutamente affermato di essere disposto a rinunciare al controllo sulla Striscia e a consentire a un governo tecnocratico indipendente di governare al suo posto, ma ha sostenuto che il disarmo rimane una “linea rossa” per il gruppo.
Una precedente proposta di cessate il fuoco, lo scorso agosto, era stata accettata da Hamas e attendeva l’approvazione di Israele, ma Israele non ha risposto prima che Trump presentasse la sua proposta più recente.
La proposta di agosto prevedeva un cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale i prigionieri israeliani sarebbero stati rilasciati in cambio del rilascio di 1.700 prigionieri palestinesi, dell’ingresso di aiuti umanitari e del ritiro dell’esercito israeliano in aree specifiche ai margini della Striscia.
Omicidi continui in tutta la regione
Il mese scorso, Israele ha ucciso 12 alti funzionari del governo yemenita, tra cui il primo ministro yemenita, Ahmad al-Rahawi.
Dal 7 ottobre, Israele ha assassinato diversi importanti leader di Hamas in esilio nella regione, tra cui il precedente capo del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh a Teheran, e un membro di spicco del politburo di Hamas, Saleh Aruri, a Beirut.
Israele ha anche assassinato diversi alti comandanti delle Brigate al-Qassam, tra cui il suo comandante storico, Muhammad al-Deif. Due settimane fa, Hamas ha confermato la morte del successore di Deif, Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ucciso accidentalmente nell’ottobre 2024, colpito da un proiettile di carro armato durante un combattimento a Rafah.
Alla fine di agosto, Israele ha affermato di aver assassinato Abu Obeida, portavoce militare delle Brigate Qassam, in un attacco contro un edificio residenziale a Gaza City. Hamas non ha né confermato né smentito la sorte di Abu Obeida.
Tentativo di far fallire i negoziati per il cessate il fuoco prima dell’invasione di Gaza City
L’attacco a Doha avviene mentre Israele continua la sua offensiva contro Gaza City, radendo al suolo diversi grattacieli che ospitavano migliaia di rifugiati, costretti ad abbandonare le torri dopo aver ricevuto ordini di evacuazione dall’esercito israeliano. Nelle ultime settimane, l’offensiva dell’esercito israeliano ha raso al suolo interi quartieri nella parte orientale di Gaza City, tra cui i quartieri di Shuja’iyya, Sabra e Zeitoun.
L’esercito israeliano ha anche lanciato volantini sulla città, ordinando all’intera popolazione di evacuare nella sovraffollata zona di Mawasi, sulla costa di Khan Younis, nel sud di Gaza. L’esercito israeliano afferma che l’occupazione della città durerà almeno un anno.
La Difesa civile palestinese ha affermato che se l’invasione della città procederà come annunciato, si prevede un numero di vittime palestinesi al giorno di circa 300 persone.
