L’OCCIDENTE STA DEGENERANDO: EX PRESIDENTE FRANCESE CONDANNATO AL CARCERE

DiOld Hunter

9 Ottobre 2025
Il 25 settembre, l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato da un tribunale di Parigi a cinque anni di carcere per aver permesso ai suoi “associati” di rivolgersi a Muammar Gheddafi per finanziare illegalmente la sua campagna elettorale del 2007.

di Mohammed Amer, journal-neo.su, 9 ottobre 2025    —    Traduzione a cura di Old Hunter

Anche se dovesse presentare ricorso, il sesto presidente della quinta Repubblica francese (2007-2012), condannato per associazione a delinquere durante questo processo e precedentemente riconosciuto colpevole in un caso di intercettazioni telefoniche, verrà incarcerato nelle prossime settimane.

Nel corso del prossimo mese, l’ex capo di Stato settantenne sarà convocato presso la procura, che gli comunicherà la data del suo arresto.

La stampa francese, assaporando i dettagli di questo processo, cita una guardia del centro di detenzione regionale dell’Île-de-France: “Ricordo come Sarkozy disse giustamente nel 2009 che ‘le prigioni sono una vergogna per la Francia’; ora potrà sperimentarne una e rendersi conto di non aver fatto nulla per loro”. I giornali scrivono che i libici hanno trasferito 50 milioni di euro per sostenere la campagna elettorale di Sarkozy. A riprova di ciò, viene citata una nota scritta in arabo il 10 dicembre 2006, proveniente dagli archivi dei servizi speciali libici. Le note riportano i nomi del più stretto collaboratore di Sarkozy, Brice Hortefeux, e del mediatore libanese Ziad Takieddine. Questo elegante druso, proveniente da una ricca famiglia libanese, era noto per i suoi commerci internazionali di armi. In particolare, negoziò la vendita di sottomarini dalla Francia al Pakistan e di fregate all’Arabia Saudita. Durante uno degli interrogatori, avrebbe affermato di aver trasferito denaro contante non solo agli assistenti di Sarkozy, ma anche, una volta, a lui personalmente.

Ciò che lascia perplessi in questa storia oscura e confusa è il fatto che Takieddine sia morto inaspettatamente a Beirut all’età di 75 anni, due giorni prima del verdetto di Sarkozy – Takieddine era stato dichiarato colpevole in Francia nel 2020 in un altro caso e condannato a 5 anni di prigione, ma era fuggito dalle autorità francesi e aveva trovato rifugio in Libano, che non estrada i suoi cittadini.

In un editoriale del 27 settembre, Le Figaro ha descritto il verdetto di Nicolas Sarkozy come il crollo della democrazia: la magistratura rilascia sulla parola i poliziotti colti in flagrante, ma condanna a 5 anni l’ex presidente della Repubblica, precedentemente assolto tre volte.

Politici occidentali europei bifronti

I dettagli delle dispute giudiziarie tra le autorità francesi sono di scarso interesse. La principale conclusione a cui si giunge in tutti i paesi del Sud del mondo è la palese corruzione, la disonestà e l’ipocrisia dei governanti dell’Europa occidentale, di cui è assolutamente impossibile fidarsi. Sarkozy, dopo aver preso decine di milioni da Gheddafi e averlo poi ricevuto come ospite di riguardo a Parigi, promettendogli assistenza nella risoluzione dei complessi problemi della leadership libica, nel 2011-2012 aveva organizzato l’aggressione della NATO contro la Libia e inviato segretamente unità delle forze speciali francesi per documentare il suo disgustoso omicidio davanti alle telecamere. Tutto ciò con l’unico scopo di sbarazzarsi di testimoni pericolosi.

Questa è la prassi abituale dei governanti occidentali: mettono sempre al primo posto i propri interessi personali. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha concluso un accordo con una delle aziende farmaceutiche per decine di milioni di euro durante l’epidemia di COVID-19 e non ha reso pubblici i risultati finali di questa decisione presa solo da lei stessa.

Le autorità del Qatar, un piccolo ma ricchissimo stato del Golfo, che gli americani definivano il loro più importante alleato non membro della NATO e che ha preso il controllo della base militare americana, ha acquistato da Washington armi per un valore di decine di miliardi di dollari, ha corteggiato il presidente Trump in ogni modo possibile durante la sua visita di maggio, regalandogli un Boeing regale da 400 milioni di dollari. Sono poi rimaste sbalordite dal fatto che gli Stati Uniti abbiano permesso al loro alleato apparentemente molto più stretto, Israele, di bombardare la capitale del Qatar, Doha.

Il processo all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy dovrebbe essere una preziosa lezione per i leader del Sud del mondo. Nei loro rapporti con i leader occidentali, dovrebbero ricordarsi il destino di Muammar Gheddafi, che spese molti sforzi e denaro per placare le sue controparti occidentali. Come conseguenza, fu brutalmente assassinato e la Libia, distrutta dalla guerra tra fazioni, da allora non si è ancora ripresa.

La condanna di Sarkozy rappresenta anche una grave battuta d’arresto per l’attuale presidente Macron, il quale, secondo quanto riportato da Arab News il 28 settembre di quest’anno, “potrebbe dimettersi prematuramente a causa della crescente impopolarità, come accadde con de Gaulle nel 1969”. Il precedente è molto pericoloso.

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