
Di Paul C. Roberts per Global Research – traduzione a cura di Old Hunter
Il Cremlino ha una sorprendente incapacità di confrontarsi con la realtà. Peter Koenig spiega che la NATO ha ora invaso la Russia entrando a Kursk, e il Cremlino continua a fingere di essere coinvolto in un conflitto limitato di confine con l’Ucraina nel Donbass. In effetti, il Cremlino è così lontano dalla realtà che i leader russi non sono stati in grado di immaginare che una forza guidata ed equipaggiata dalla NATO avrebbe attraversato il confine della stessa Russia, così che la regione di Kursk è rimasta completamente senza protezione.
L’umiliazione che sta subendo la Russia è la conseguenza diretta del modo sconsiderato in cui il Cremlino ha condotto il conflitto con l’Ucraina. L’Occidente ha chiarito fin dall’inizio, nel 2014 (un decennio fa), quando Washington rovesciò il governo eletto ucraino e insediò al suo posto un burattino neonazista, che l’Occidente era in guerra con la Russia. Si sarebbe potuto pensare che il Cremlino avrebbe riconosciuto di trovarsi di fronte a un nemico occidentale aggressivo. Invece il Cremlino ha sprecato otto anni a invocare l’accordo di Minsk e un accordo di sicurezza reciproca con l’Occidente, mentre l’Occidente costruiva ed equipaggiava un esercito per l’Ucraina. Il Cremlino è stato infine costretto ad agire, cosa per cui non era preparato militarmente, quando l’esercito ucraino stava per attaccare le due repubbliche separatiste del Donbass e massacrare la popolazione russa. L’intervento tardivo russo fu così debole e limitato che sorprese tutti. Il Cremlino ha sottolineato che il suo intento era limitato al Donbass e che non era un’invasione dell’Ucraina. Di conseguenza, Kiev è stata lasciata libera di condurre una guerra contro la Russia. Il Cremlino non ha fatto nulla per distruggere la capacità dell’Ucraina di condurre una guerra, come dimostra la stessa invasione ucraina/NATO della Russia. Fin dall’inizio mi è stato chiaro che l’incapacità di Putin di accettare la realtà avrebbe portato a un progressivo ampliamento della guerra e che Putin non stava compiendo sufficienti sforzi convenzionali per mantenere il conflitto al livello convenzionale. Un grande esercito russo non sembra essere sul tavolo, come indicano le numerose rassicurazioni di Putin sul fatto che non ci sarà alcuna coscrizione. Di conseguenza, il Cremlino ha predisposto forze nucleari tattiche per distruggere la capacità della NATO di condurre una guerra.
Sembra che la mia previsione di tanto tempo fa, secondo cui l’eterna pazienza di Putin avrebbe portato direttamente alla guerra nucleare, sia corretta.
Mi chiedo se il mondo non occidentale sia in grado di comprendere il male che l’Occidente e Israele rappresentano. (Ilana Mercer, lei stessa ebrea ed ex residente israeliana, descrive la legalizzazione israeliana dei crimini di guerra qui [1]).
Putin sembra ancora pensare che il conflitto con la NATO in Ucraina possa essere negoziato per giungere a una soluzione ragionevole. Se la pensa così, non ha idea di cosa lui e la Russia si trovino a dover affrontare. Il Cremlino ha calcolato male ogni passo lungo la strada verso l’Armageddon.
Putin non ha fatto nulla per impedire a Washington di rovesciare il governo ucraino. Nel 2014 Putin respinse le richieste delle repubbliche del Donbass di essere reincorporate alla Russia, come la Crimea. Se Putin avesse accettato la richiesta, non ci sarebbe stata la guerra. Putin ha osservato per otto anni la creazione da parte dell’Occidente di un esercito ucraino e non ha intrapreso alcuna azione di rafforzamento paragonabile delle forze russe. Ha dovuto fare affidamento sul semi-privato Wagner Group durante le fasi iniziali del conflitto. Putin non ha fatto nulla per far rispettare nessuna delle sue dichiarate linee rosse, incoraggiando così sempre maggiori provocazioni che hanno ampliato il conflitto. Non ha costruito un esercito convenzionale. Ciò che la NATO dovrebbe affrontare è un esercito di quattro o cinque milioni di truppe altamente addestrate e armate fino ai denti con i superiori sistemi d’arma russi. Invece, ci sono dei war games russi che fanno esercitazioni per il lancio di un attacco nucleare tattico disarmante sulla capacità della NATO. In difesa del Cremlino si può dire che il Cremlino credeva nella buona volontà, nella sanità mentale dell’Occidente e nella capacità dell’Occidente di vivere e lasciar vivere. Ma credere a questo nonostante tutte le prove concrete del contrario è inspiegabile.
Quindi, ci dice Peter Koenig, la guerra è alle porte:
La guerra sempre più ampia. L’escalation è in corso [2]
Di Peter Koenig , 18 agosto 2024
