LA CRISI DEL FOTOVOLTAICO EUROPEO ATTINGE MEYER BURGER

DiRedazione

30 Maggio 2025
Meyer Burger, produttore svizzero di celle e moduli solari, rischia la chiusura a seguito di gravi difficoltà finanziarie. L’industria solare europea appare sempre più incapace di reggere la competizione dei produttori cinesi, che offrono moduli solari a prezzi significativamente più bassi grazie a economie di scala, sovvenzioni statali e costi di produzione inferiori. La crisi di Meyer Burger conferma anche le difficoltà delle aziende fotovoltaiche europee a rimanere competitive in assenza di supporti governativi.

Seduta drammatica per Meyer Burger Technology AG, il gruppo svizzero attivo nel solare che ha annunciato oggi la chiusura della produzione presso lo stabilimento di Goodyear, in Arizona, per mancanza di fondi. Tutti i 282 dipendenti rimasti hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Il futuro del sito è ora ufficialmente incerto.
A seguito della notizia, il titolo ha aperto in forte ribasso del 44%, scendendo a un minimo di 0,69 franchi svizzeri, aggiornando nuovi minimi.


Mercati taroccati finanziari, Telegram

Alla fine di marzo 2024, l’azienda ha chiuso il suo stabilimento di Freiberg, con il licenziamento di circa 400 lavoratori e il ricollocamento di altri 100. Questa decisione è stata presa dopo il rifiuto del governo tedesco di concedere un “bonus di resilienza” per sostenere l’impianto, spingendo l’azienda a concentrarsi sul mercato statunitense.

A maggio 2025, Meyer Burger ha poi interrotto la produzione di moduli solari nel suo stabilimento di Goodyear, Arizona, a causa di problemi di liquidità e della rescissione di un contratto da 5 GW con il suo principale cliente, DESRI. Questa situazione ha comportato il licenziamento di 283 lavoratori.

Difficoltà finanziarie e ristrutturazione

L’azienda ha riportato perdite significative, con un deficit di 317,3 milioni di franchi svizzeri nel primo semestre del 2024, rispetto ai 64,8 milioni del 2023. A settembre 2024, è stato annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di circa 200 posti di lavoro su 1.050 e l’uscita dell’amministratore delegato Gunter Erfurt e del direttore finanziario Markus Nikles. La perdita del contratto con DESRI nel novembre 2024 ha ulteriormente aggravato la situazione, causando un crollo del 62,5% del valore delle azioni.

Il futuro dell’azienda si preannuncia incerto. La rescissione del contratto con DESRI e le difficoltà finanziarie hanno portato a speculazioni sulla possibile fine dell’azienda. Meyer Burger sta analizzando la situazione e cercando di ristrutturarsi, ma la sua vitalità dipende dal successo del piano di ristrutturazione e dalla capacità di ottenere nuovi finanziamenti. Senza nuovi clienti o finanziamenti, il rischio di una cessazione totale delle attività rimane alto.

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