Seyyed Razi Mousavi, alto comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), è morto oggi in un attacco aereo israeliano alla periferia di Damasco. Il ministro degli esteri iraniano Amirabdollahian ha detto che Tel Aviv deve prepararsi al “conto alla rovescia”. Intanto, a Teheran la folla scende in piazza e chiede vendetta.

Seyyed Razi era uno dei più anziani comandanti dell’IRGC in Siria ed era vicino al comandante della Forza Quds d’élite dell’IRGC, il martire tenente generale Qassem Soleimani, prima del suo martirio. Il comandante iraniano è stato martirizzato dopo che l’occupazione israeliana ha lanciato tre missili contro la sua posizione nella periferia della capitale siriana di Damasco, come riportato da un corrispondente di Al Mayadeen. Ha esercitato sforzi esemplari nella lotta contro l’ISIS in Siria durante la sua lunga partecipazione alla lotta. Questa non è la prima volta che l’occupazione israeliana viola la sovranità della Siria uccidendo comandanti stranieri la cui presenza è stata autorizzata dallo Stato sul suo territorio.

Fonte: Al Mayadeen

Riguardo all’assassinio di Seyyed Razi Mousavi, Hossein Akbari, ambasciatore iraniano in Siria, ha detto che Mousavi era all’ambasciata e più tardi nel suo ufficio intorno alle 14, poi è andato a casa sua nel quartiere di Zainabiyah. Intorno alle 16:20, l’esercito israeliano ha preso di mira la sua casa con 3 missili. Akbari ha sottolineato che Mousavi, possedeva passaporti e residenza diplomatici e, secondo le convenzioni internazionali del 1961 e del 1973, l’attacco israeliano costituirebbe un crimine, oltre a una violazione della sicurezza della Siria.

In serata, il ministro degli esteri dell’Iran, Hossein Amir-Abdollahian ha postato il seguente messaggio su X:

Dopo il martirio del consigliere iraniano per la lotta al terrorismo in Siria, il signor Seyed Razi Mousavi, offro le mie sincere condoglianze alla sua rispettata famiglia e alle due nazioni dell’Iran e della Siria. Questo onorevole martire ha combattuto coraggiosamente per molti anni al fianco del martire Hajj Qassem Soleimani per garantire la sicurezza dell’Iran e della regione contro i terroristi. Tel Aviv attende un duro conto alla rovescia.

A Teheran, in serata, una folla è scesa in piazza per chiedere una ritorsione contro Israele.

Condividi!

Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *