APPROVATA LEGGE DI BILANCIO 2024: I PUNTI SALIENTI

DiRedazione

29 Dicembre 2023

Approvata con 200 voti favorevoli e 112 contrari la Legge di Bilancio 2024. Ecco in sintesi i punti principali.

Sintesi tratta da Agenzia Nova

🔴 LAVORO E INFRASTRUTTURE – Viene confermato il taglio del cuneo fiscale e contributivo per le retribuzioni fino a 35.000 euro con uno stanziamento di 10 mld. Sul Ponte sullo Stretto di Messina la Manovra riduce gli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi (su un totale di circa 11,6 miliardi al 2032). Le risorse risparmiate vengono recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1.600 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.

🔴 CASA – Dal 1 gennaio aumenteranno le aliquote di Ivie e Ivafe e sarà introdotta una tassazione sulle plusvalenze per le vendite di immobili oggetto di interventi del superbonus, entro 10 anni dalla conclusione dei lavori. Prorogate, inoltre, le regole sull’accesso al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa: le agevolazioni per giovani fino a 36 anni di età e per altre categorie con accesso prioritario saranno estese fino al 31 dicembre 2024, con garanzia statale massima dell’80%. La possibilità di accesso ai mutui Consap potenziati è estesa anche alle famiglie numerose. Si prevede, poi, per la cedolare secca la tassazione degli affitti brevi fino a 30 giorni. Fino al 31 dicembre 2023 l’aliquota è fissata al 21 per cento, nel rispetto di specifiche condizioni anche al 10 per cento. Infine, un ulteriore aumento riguarderà la ritenuta relativa ai bonifici parlanti per ottenere le agevolazioni edilizie, dal Superbonus ai bonus casa: la percentuale passerà dall’8 all’11 per cento, a partire dal 1 marzo 2024.

🔴 PREVIDENZA – I correttivi presentati dal governo riguardano le pensioni dei sanitari e dei dipendenti degli enti locali. In particolare, l’adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali sarà limitato ai soli casi di accesso al pensionamento anticipato, indipendentemente dall’età anagrafica. Si consente ai dirigenti medici e sanitari e agli infermieri del Servizio sanitario nazionale, di presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età. Vengono poi incrementate le risorse per i trattamenti economici accessori del personale del comparto della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico. Restando al comparto Difesa per il personale viene autorizzata la spesa di circa 38,3 milioni di euro annui dal 2024 al 2026 per la stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa. Stanziati anche quasi 105,6 milioni di euro per il 2024 alle Regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Sardegna) e alle province autonome di Trento e Bolzano per gli effetti dell’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef.

🔴 EMERGENZE E INTERVENTI SOCIALI – Il governo destina fino a 15 milioni di euro a favore di una nuova area di crisi industriale sul territorio comunale di Caivano. Proroga al 31 dicembre 2024 dello stato di emergenza per assicurare assistenza e soccorso, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina. La norma stanzia 40 milioni di euro per il 2024 per il rafforzamento dell’offerta dei servizi sociali da parte dei Comuni ospitanti un significativo numero di persone richiedenti il permesso di protezione temporanea. Viene disposta, inoltre, la proroga fino al 31 dicembre 2024 anche dello stato di emergenza per interventi all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina. Previsto anche un fondo da 13,5 milioni di euro in 3 anni (4,5 milioni per il 2024, 2025 e 2026) per il finanziamento di alcuni interventi nelle aree colpite da eventi sismici. In particolare, tramite uno o più decreti ministeriali, le risorse saranno ripartite in modo tale da provvedere all’acquisto e alla manutenzione dei mezzi necessari al soccorso della popolazione civile e al sostegno dei Comuni dei territori colpiti dal sisma 2009 per interventi volti a favorire forme di viabilità alternativa. Infine passa, tra i pochi, l’emendamento delle opposizioni (Pd, M5s, Avs, Iv e Azione) che prevede 40 milioni di euro per il contrasto della violenza degli uomini sulle donne.

🔴 CULTURA – Viene inserito il titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”, da conferirsi annualmente da parte del Consiglio dei ministri sulla base di un’apposita procedura di selezione definita con decreto del ministro della Cultura. Alla città assegnataria del titolo è attribuita la somma di 1 milione di euro per interventi di realizzazione e riqualificazione di aree e spazi destinati alla fruizione dell’arte contemporanea. Nell’ambito dell’università e della ricerca, per le borse di studio vengono stanziati 36 milioni di euro, che vanno a rafforzare il Fondo integrativo statale per la concessione; il Fondo per l’Erasmus italiano con 3 milioni per l’anno 2024 e 7 milioni per il 2025 per un investimento totale di 10 milioni di euro; l’housing universitario con stanziamenti pari a 150 milioni di euro per la costruzione, ristrutturazione e miglioramento degli edifici alloggi e residenze per studenti universitari, e il Fondo a favore degli Enti di Ricerca non vigilati dal Mur: dotazione finanziaria prevista pari a 35,32 milioni di euro, di cui 14,52 per i ricercatori e tecnologi e 20,80 per il personale tecnico-amministrativo. Infine, per il Tecnopolo di Taranto è previsto lo stanziamento di 1 milione di euro.

🔴 AGRICOLTURA – Il Fondo di solidarietà nazionale (Fsn) nato a sostegno delle imprese agricole (nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali) si estenderà anche al settore della pesca e dell’acquacoltura. La norma dispone che il Fondo abbia anche l’obiettivo di promuovere interventi compensativi per contribuire a far fronte ai danni alle produzioni della pesca e dell’acquacoltura, nonché alle strutture aziendali, agli impianti produttivi e alle infrastrutture delle relative imprese e consorzi nei limiti delle disponibilità del Fondo.

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