I vaccini COVID-19 possono innescare cambiamenti genetici nei pazienti oncologici che possono contribuire all’esacerbazione della malattia o a una recidiva dopo la vaccinazione COVID-19, secondo un recente studio sottoposto a peer-review. La revisione di più studi porta gli autori a concludere che alcuni vaccini COVID-19 possono creare un ambiente che predispone alcuni pazienti oncologici, compresi i sopravvissuti, a “progressione, recidiva e/o metastasi del cancro”. La conclusione si basa su due fattori. Il primo è l’ipotesi del cancro, che suggerisce che il cancro sia la conseguenza di diverse mutazioni genetiche. Il secondo sono le “crescenti prove e segnalazioni sulla sicurezza” nel Vaccine Adverse Effects Report System (VAERS), che suggeriscono che alcuni pazienti oncologici che hanno assunto vaccini COVID-19 hanno visto peggiorare le loro condizioni.
SARS-CoV-2 Vaccination and the Multi-Hit Hypothesis of Oncogenesis, Raquel Valdes Angues, Yolanda Perea Bustos, 17 dicembre 2023, DOI: 10.7759/cureus.50703
ABSTRACT
Dopo aver esaminato la letteratura disponibile, siamo particolarmente preoccupati che alcuni vaccini contro il COVID-19 possano generare un ambiente pro-tumorigenico (cioè un ambiente specifico che può portare alla trasformazione neoplastica) che predispone alcuni pazienti oncologici (stabili) e sopravvissuti a progressione del cancro, recidiva e/o metastasi. Questa ipotesi si basa sulla plausibilità biologica e sull’adempimento dell’ipotesi multi-hit dell’oncogenesi (vale a dire, induzione di linfopenia e infiammazione, “down-regulation” [sottoregolazione] dell’espressione dell’enzima 2 di conversione dell’angiotensina (ACE2), attivazione di cascate oncogeniche, sequestro di proteine soppressorie del tumore, disregolazione del sistema di legame della proteina quadruplex dell’RNA-G, alterazione delle risposte dell’interferone di tipo I, non silenziamento degli elementi retrotrasponibili, ecc.) insieme a prove crescenti e segnalazioni sulla sicurezza presentate al Vaccine Adverse Effects Report System (VAERS), che suggeriscono che alcuni pazienti affetti da cancro hanno manifestato esacerbazione della malattia o recidiva dopo la vaccinazione COVID-19. Alla luce di quanto sopra e poiché alcune di queste preoccupazioni (ad esempio, alterazione delle vie oncogene, promozione di cascate infiammatorie e disregolazione del sistema renina-angiotensina) si applicano anche ai pazienti affetti da cancro infetti da SARS-CoV-2, incoraggiamo la comunità medica e scientifica a valutare urgentemente l’impatto sia del Covid-19 che della vaccinazione contro il Covid-19 sulla biologia del cancro e sui registri dei tumori, adeguando di conseguenza le raccomandazioni sulla salute pubblica.