RENDIAMO L’EUROPA DI NUOVO GRANDE

DiOld Hunter

23 Dicembre 2024
L’autodifesa deell’Europa dipende dai partiti conservatori, non dai codardi liberali. Se gli Stati Uniti vogliono dei partner invece che dei burattini, li troveranno tra i partiti sovranisti d’Europa.

di David Goldman per The American Mind   –   Traduzione a cura di Old Hunter

Il mio consiglio al Presidente Trump su come affrontare il problema dell’Ucraina è semplice: dovrebbe staccare la spina alla sbandierata galleria dei critici europei sostenitori dell’Amministrazione Biden. I suoi amici e alleati in Europa vogliono assumersi l’onere della propria difesa, ma non vogliono buttare soldi nello scarico e rischiare la terza guerra mondiale in Ucraina. Ottenete un cessate il fuoco immediato in Ucraina, una guerra che nessun europeo sano di mente vuole combattere, e lasciate che i partiti sovranisti della Nuova Destra facciano piazza pulita della sinistra globalista. Credono nei loro Paesi e si batteranno per proteggerli, a differenza dei liberali di Bruxelles che si rannicchiano dietro le gonne di Mamma America.

La fine della guerra non avverrà senza un accordo per mantenere l’Ucraina neutrale e fuori dalla NATO. Lo Stato profondo cercherà di convincervi che la NATO non può permettersi di fare marcia indietro sull’eventuale adesione dell’Ucraina e che la Russia sta sanguinando ed è pronta a cedere. Ma è vero il contrario: la volontà dell’Europa di difendersi dipende da una rinascita del nazionalismo e dall’ascesa dei partiti sovranisti di destra. Congelate i combattimenti e consegnate una vittoria politica ai patrioti europei la cui parola d’ordine è “Rendiamo di nuovo grande l’Europa”.

Un sondaggio recente ha scoperto che la maggior parte dei tedeschi probabilmente non combatterebbe per difendere il proprio paese e che due quinti non combatterebbero in nessuna circostanza. Ciò che colpisce di più è la ripartizione per affiliazione politica. Solo il 9% dei sostenitori del Partito Verde tedesco, il più estremo sostenitore della guerra in Ucraina, ha dichiarato che avrebbe personalmente preso le armi per difendere il proprio paese, la percentuale più bassa di qualsiasi altro gruppo per affiliazione politica. Guidati dal ministro degli Esteri, Annalena Baerbock, incline alle papere, i Verdi si comportano come la branca tedesca del Dipartimento di Stato di Biden.

La percentuale più alta di individui pronti a combattere per il proprio Paese è arrivata dai sostenitori dell’Alternative für Deutschland (AfD), il partito conservatore emergente che ora ha il 20% dei voti nazionali. In un sondaggio più recente, il 68% dei membri dell’AfD ha affermato che difenderebbe il proprio Paese “con un’arma in mano” se la Germania venisse attaccata, rispetto a solo il 22% dei sostenitori del Partito Verde.

Il Washington Blob confonde il partito della guerra “armiamoci e andate a combattere” con i sovranisti pronti a difendere il loro paese, ma che non vogliono avere nulla a che fare con la fallita avventura del Blob in Ucraina.

Il partito della guerra europeo non ha impegnato né la propria vita né il proprio sacro onore (non ne ha), ma piuttosto la propria reputazione, le sovvenzioni di fondazioni, le borse di studio e i lavori di consulenza sulla guerra in Ucraina. Ha fatto carriera sulla duplice premessa di espandere la NATO fino al confine russo e di arrogarsi la governance alle istituzioni europee piuttosto che a quelle nazionali.

I liberali europei sono stati colpiti dall’ondata populista iniziata l’anno scorso con la vittoria elettorale a sorpresa di Geert Wilders nei Paesi Bassi. È proseguita con le elezioni statali dello scorso settembre in Germania, le elezioni locali nella Repubblica Ceca, il primo posto del Partito della Libertà in Austria e il crollo del governo francese. Ma nonostante ciò, i liberali del continente lotteranno fino all’ultimo per mantenere i loro privilegi politici.

Se la loro guerra per procura crolla, i liberali europei sanno che le loro teste figurative rotoleranno. Non hanno un piano se non quello di far durare la guerra il più a lungo possibile. E lo stanno facendo cercando di manipolare gli americani con una campagna mirata di disinformazione. Il Ministero della Difesa britannico e il Pentagono, ad esempio, sostengono che la Russia avrebbe subito 600.000 vittime nella guerra in Ucraina e stia perdendo da 1.000 a 2.000 soldati al giorno negli attuali combattimenti. La falsa cifra di 600.000 ha persino trovato posto in un post sui social media di Trump la scorsa settimana.

Il database più completo sulle vittime russe, Mediazona, conta 82.000 morti russi, che ha calcolato scartabellando informazioni dagli annunci di morte e dai post sui social media. Una stima statistica dei decessi in eccesso porterebbe il numero a 120.000. Ipotizzando tre feriti per ogni soldato ucciso, le perdite russe sono probabilmente comprese tra 246.000 e 360.000.

Un alto ufficiale statunitense in pensione, che segue le vittime della guerra in Ucraina, osserva:

Le perdite ucraine provenienti da fonti indipendenti non sono monitorate con la stessa diligenza di quelle russe, ma i conteggi sulle tombe e le segnalazioni aneddotiche suggeriscono che le cifre sono più alte di quelle diffuse da Kiev, Londra o Washington. Le stime si aggirano tra i 105.000 e i 160.000 KIA (Killed In Action – morti in azione). Utilizzando lo stesso rapporto tra KIA e WIA, il totale delle vittime ucraine è compreso tra 105.000 KIA e 365.000 WIA (Wounded In Action – feriti in azione), ovvero 470.000 vittime totali, e 160.000 KIA e 640.000 WIA, ovvero 800.000 vittime totali.

La Russia ha avuto circa 9.000 diserzioni nel corso della guerra. Più di 100.000 soldati ucraini affrontano l’accusa ufficiale di diserzione, ma il numero effettivo è il doppio. Quarantamila ucraini sono stati uccisi o feriti mentre difendevano una loro incursione nel territorio russo vicino a Kursk, secondo fonti di intelligence della NATO, e il paese ha già perso metà del territorio guadagnato nel raid dell’agosto 2024.

I partiti sovranisti europei lo sanno e vogliono fermare subito la guerra. L’AfD vuole fermare le forniture di armi all’Ucraina e sostiene una soluzione negoziata. È criticato dalla stampa di regime come un ritorno al neonazismo e messo in quarantena dai partiti tradizionali che hanno una frazione della sua base elettorale. I Verdi, rappresentati da Annalena Baerbock e dal ministro dell’Economia Robert Habeck, sono ironicamente i più accesi falchi della guerra della Germania. Sebbene non combatteranno per il loro paese, vogliono che la guerra sia combattuta fino all’ultimo ucraino.

Lo scorso febbraio, il presidente eletto Trump ha mandato in fibrillazione l’establishment europeo quando ha detto a un comizio in South Carolina: “La NATO era in crisi finché non sono arrivato io. Ho detto: ‘Tutti dovranno pagare’. Mi hanno risposto: ‘Beh, se non paghiamo, ci proteggerete lo stesso? Ho risposto: “Assolutamente no”. Non potevano credere alla risposta”.

Trump ha detto che “uno dei presidenti di un grande paese” a un certo punto gli ha chiesto se gli Stati Uniti avrebbero comunque difeso l’Ucraina se fossero stati invasi dalla Russia, anche se “non avessero pagato”. “No, non vi proteggerei”, ha ricordato Trump. “Anzi, li incoraggerei a fare quello che diavolo vogliono. Dovete pagare. Dovete pagare i vostri conti”.

Questo ha provocato una tempesta di critiche contro Trump, accusato di invitare la Russia a invadere l’Europa occidentale. Ma non è quello che ha detto: Trump ha sostenuto che l’Europa dovrebbe difendersi da sola. Una volta lo faceva. Nel 1989 la Germania aveva 12 divisioni pronte a combattere, 3.000 carri armati principali e un formidabile esercito di leva in grado di tenere testa al Patto di Varsavia. Oggi non ha una sola divisione pronta a combattere. Il governo di Angela Merkel ha eliminato il servizio di leva nel 2011, al culmine dell’autocompiacimento post-Guerra Fredda.

La Germania ha bisogno della coscrizione militare e l’unico partito politico tedesco che propone chiaramente di rilanciarla è l’AfD. Il documento su questa sua posizione, disponibile sul sito web del partito, afferma:

Il servizio militare è un servizio onorevole. Innanzitutto non dovrebbe essere inteso come una violazione dei diritti fondamentali di un cittadino, ma piuttosto come il dovere civico di agire in nome della pace e della sicurezza, e di garantire l’esistenza del nostro paese e la sua stabile democrazia. L’esercito nazionale dovrebbe essere ancorato alla società, e l’eliminazione della coscrizione in soli pochi anni ha danneggiato in modo significativo questa relazione.

L’AfD, come i partiti al potere in Ungheria, Slovacchia e Serbia, non ha paura di combattere. Si oppone alla guerra d’Ucraina perché è inutile e non vincibile. I Verdi tedeschi, invece, si oppongono alla coscrizione – in Germania, s’intende. Però sono tutti a favore della coscrizione in Ucraina. I socialdemocratici e i cristiano-democratici tedeschi pensano che potrebbe essere una buona idea rivedere l’idea del servizio di leva in futuro, ma non faranno nulla ora – o in qualsiasi orizzonte temporale di rilievao.

Alcuni falchi di Bruxelles hanno ventilato l’idea di una coscrizione europea per fornire soldati all’Ucraina, una proposta denunciata dal Ministro degli Esteri ungherese, che ha dichiarato: “Non vogliamo che i giovani ungheresi siano trascinati sul fronte di guerra russo-ucraina. Questa non è la nostra guerra”. La coscrizione nazionale per difendere le patrie nazionali è un’altra questione.

Diffamato come un gruppo estremista marginale, l’AfD è in lizza per ricevere il 20% dei voti alle elezioni nazionali del 23 febbraio in Germania. I suoi candidati hanno vinto circa il 30% dei voti in tre stati della Germania dell’Est andati alle urne a settembre. I socialdemocratici di Olaf Scholz si candidano solo al 17% dei voti e i Verdi, che hanno ottenuto il 20% dei voti alle ultime elezioni nazionali in Germania, sono solo all’11,5%. L’AfD sostiene rigidi controlli sull’immigrazione, tagli alle tasse e una fine immediata della guerra in Ucraina. La sua visione dell’Ucraina è la stessa di quella dell’ungherese Viktor Orban, che Trump ha consultato ripetutamente.

L’AfD è il partito più popolare tra i giovani tedeschi di 18-24 anni. Il suo messaggio è che è giusto essere orgogliosi di essere tedeschi. Maximilian Krah, membro del Parlamento europeo ora in corsa per un seggio al Bundestag, ha trasmesso questo messaggio su TikTok. “Un giovane tedesco su tre non ha una ragazza. Sei uno di loro?”, ha chiesto in un video. “Non guardate i porno, non votate per i Verdi, uscite all’aria aperta…. I veri uomini hanno degli ideali, i veri uomini sono dei patrioti – ed è così che si trova una ragazza”.

I veri uomini, afferma l’AfD, sono disposti a difendere il loro paese. Se gli Stati Uniti vogliono dei partner invece che dei burattini, li troveranno tra i partiti sovranisti d’Europa.

David P. Goldman è il vicedirettore di Asia Times, Washington Fellow del Claremont Institute e redattore senior della rivista Law & Liberty.

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