Il Parlamento slovacco ha adottato oggi una risoluzione che esorta i membri del governo ad astenersi dal sostenere nuove sanzioni e restrizioni commerciali nei confronti della Russia nell’ambito delle organizzazioni internazionali.
Fonte: Ukrainska Pravda

La risoluzione è stata promossa dal Partito nazionale slovacco (SNS) filo-russo, parte della coalizione di governo, e la sua adozione ha suscitato notevole attenzione. Gli organizzatori di una petizione che chiede la revoca delle sanzioni contro la Russia hanno partecipato alla sessione parlamentare.
Dei 76 parlamentari presenti, 51 hanno votato a favore della risoluzione, tra cui tutti i membri del gruppo SNS, la maggior parte del partito Smer-SD del primo ministro Robert Fico, alcuni del partito di coalizione Hlas-SD e diversi parlamentari non allineati. Solo un deputato, Ján Ferenčák dell’Hlas-SD, ha votato contro, mentre altri 23 dello stesso partito si sono astenuti.
I parlamentari dell’opposizione hanno boicottato il voto, scegliendo di non partecipare.
La risoluzione sostiene che le sanzioni contro la Russia hanno portato a un aumento dei prezzi dell’energia, interrotto le catene di approvvigionamento e ridotto la competitività dell’economia slovacca. Si oppone a qualsiasi ulteriore espansione delle sanzioni, che secondo gli autori potrebbe influire negativamente sull’industria, sull’economia e sul benessere dei cittadini.
Il parlamento slovacco ha anche invitato il governo a difendere con forza gli interessi economici nazionali in politica estera e ad opporsi alle misure internazionali che potrebbero danneggiare l’economia della Slovacchia.
“Questo è un documento storico, il primo del suo genere all’interno dell’UE”, ha dichiarato il leader dell’SNS Andrej Danko dopo il voto. “Afferma chiaramente che le sanzioni contro la Russia danneggiano l’economia della Slovacchia e la sessione plenaria del parlamento slovacco è d’accordo”.