Diana Mondino, Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale dell’Argentina, ha dichiarato che un decreto che legalizza l’uso di alcune valute nei contratti e per i pagamenti si potrebbe applicare al Bitcoin. In un post del 21 Dicembre su X (ex Twitter), la Mondino ha affermato che un decreto apparentemente finalizzato alla riforma economica e alla deregolamentazione permetterebbe, a determinate condizioni, l’uso del BTC e di altre criptovalute nel Paese: “Ratifichiamo e confermiamo che in Argentina i contratti possono essere regolati in Bitcoin. E anche in qualsiasi altra criptovaluta“.
"In Argentina i contratti possono essere regolati in Bitcoin" - Ministro degli Esteri

da Cointelegraph

Il decreto “Bases para la Reconstrucción de la Economía Argentina”, approvato il 20 dicembre, non menziona specificamente le criptovalute, ma include disposizioni che prevedono che i debitori possano scegliere di pagare in valute non riconosciute come moneta legale in Argentina.

Art. 766. – Obbligo del debitore. Il debitore deve consegnare l’importo corrispondente della moneta designata, indipendentemente dal fatto che la moneta abbia o meno corso legale nella Repubblica.

Secondo la Mondino, il decreto consentirebbe anche di regolare i contratti utilizzando litri di latte o bovini. Altre disposizioni all’interno del decreto danno agli individui la libertà di scegliere il tipo di valuta utilizzata — riferendosi in gran parte alle valute estere, ma non negando esplicitamente le criptovalute. L’articolo 1196 del decreto recita:

“Le parti hanno la libertà di specificare gli importi e il tipo di valuta utilizzata per il legame o il deposito di sicurezza, così come il metodo per il suo rimborso alla conclusione del contratto di locazione”.

Il Presidente argentino Javier Milei ha nominato Diana Mondino Ministro degli Esteri dopo la sua vittoria elettorale contro Sergio Massa, ex Ministro delle Finanze. Molti operatori del settore hanno visto la vittoria di Milei come un segnale positivo per l’adozione delle criptovalute in Argentina. Il presidente argentino ha parlato del Bitcoin come di un movimento per “il ritorno del denaro al suo creatore originale, il settore privato”. Da quando si è insediato, non ha più parlato pubblicamente degli asset digitali.

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