L’INCORONAZIONE DI KAMALA COME CANDIDATA DEMOCRATICA DE FACTO HA DISSIPATO LE ILLUSIONI SULLA DEMOCRAZIA

DiOld Hunter

23 Luglio 2024

di Andrew Korybko per orientalreview.su – traduzione a cura di Old Hunter

La rapidità con cui tutta la faccenda si è svolta indica un complotto pianificato in anticipo (ma in parte improvvisato).

L’account X di Biden ha condiviso una lettera, che avrebbe presumibilmente firmato domenica, in cui annunciava che avrebbe abbandonato la sua campagna per essere rieletto a favore del sostegno a Kamala, il che ha fatto sì che tutti, dai Sorose a Hillary, si schierassero a suo favore, con la notevole eccezione di Obama. Il  New York Times (NYT) ha citato persone a lui vicine che gli hanno consigliato di “non leggere troppo tra le righe di questa notizia” in quanto lui vorrebbe “posizionarsi come un anziano statista imparziale al di sopra delle macchinazioni interne al partito”. Le circostanze che hanno portato alla decisione di Biden sono molto controverse, dal momento che si sarebbe isolato dopo essersi ammalato per la terza volta di COVID, nonostante le molteplici vaccinazioni, e si sarebbe sentito pugnalato alle spalle dal complotto del duopolio Obama-Pelosi per mettere i media e le élite di partito contro di lui. Il NYT ha descritto Obama come il “burattinaio” di questa operazione e la Pelosi come la “principale istigatrice”, ma tutto ciò viene ora dimenticato, così come i discorsi sulle facoltà cognitive di Biden dal momento che non si è (ancora?) dimesso. L’élite lo ha tenuto sotto i riflettori fino al momento in cui si è ritirato, sostenendo che non erano a conoscenza della sua senilità fino al suo disastroso dibattito del mese scorso, cosa che aveva lo scopo di nascondere il fatto che il paese è stato governato per tutta la sua presidenza da una rete oscura liberal-globalista. Poi Trump ha miracolosamente schivato il proiettile di un assassino per meno di un pollice prima di scegliere JD Vance come suo vicepresidente qualche giorno dopo. Questa rapida sequenza di eventi è stata descritta in dettaglio in queste tre analisi:

 29 giugno: “Non lasciate che l’élite la faccia franca con la scusa che non sapeva della senilità di Biden

 14 luglio: “L’America era a meno di un pollice dal disastro socio-politico

 17 luglio: “In difesa di JD Vance come vicepresidente di Trump

A tutti gli effetti, questo mese sono stati tentati due colpi di stato complementari. Il primo contro Trump è fallito, mentre il secondo contro Biden è riuscito. L’obiettivo era quello di sostituire i candidati di entrambi i partiti con figure di spicco scelte dalle loro élite alle rispettive convention, invece di supportare quelli che avevano vinto le primarie. In questo modo si sarebbe garantito che il “partito-unico” rimanesse al potere per i prossimi quattro anni indipendentemente dal voto di novembre, anche se l’élite preferisce chiaramente che vinca un democratico. L’incoronazione di Kamala come candidata democratica de facto ha dissipato le illusioni sulla democrazia da parte di quel partito, ma in primo luogo è improbabile che proprio lei potesse svolgere questo ruolo, poiché ci si aspettava che l’assassino non avrebbe mancato il bersaglio quando ha sparato a Trump. Che avrebbe dovuto essere ucciso, il che avrebbe portato a una convention repubblicana aperta qualche giorno dopo, che avrebbe poi reso meno anomala quella as sua volta anticipata dai democratici che era prevista per il mese successivo. Poiché Trump è sopravvissuto ed era ovvio che il suo vantaggio su Biden era diventato troppo grande per poterlo truccare, è stata presa la decisione di sostituire Biden con Kamala invece di procedere con una convention democratica aperta per eleggere chiunque l’élite volesse davvero al suo posto. Alcuni dissidenti dell’élite potrebbero ancora creare problemi per cercare di toglierla di mezzo, ma a questo punto la sua incoronazione sembra essere un fatto compiuto. La rapidità con cui tutto questa storia si è svolta indica un complotto pianificato in anticipo (ma in parte improvvisato).

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