GERMANIA. DAI DOCUMENTI TRAPELATI EMERGE CHE I PROTOCOLLI RKI CONTRO IL COVID ERANO BASATI SU CONSIDERAZIONI POLITICHE E NON SCIENTIFICHE

DiRedazione

23 Luglio 2024
La lettura dei protocolli RKI, finalmente resi pubblici senza neretti e occultamenti vari, dimostra che le decisioni prese dal governo tedesco durante la pandemia in merito ai lockdown e alle vaccinazioni erano basati su motivazioni politiche e non razionali e scientifiche. Anziché fare da rigoroso filtro scientifico, l’RKI si è prestato ad avvalorare ipotesi e interessi politici fornendo una legittimazione scientifica grazie al proprio nome.

Thread originale: Aya Velázquez, X

Mettiamo fine allo psicodramma delle redazioni dei protocolli RKI a questo punto. Ecco il set di dati completo di tutti i verbali delle riunioni del Team crisi del Robert Koch Institut, dal 2020 al 2023, non censurato, inclusi 10 GB di materiale aggiuntivo: https://rki-transparenzbericht.de

Un informatore, un ex dipendente del Robert Koch Institute, mi ha avvicinato e mi ha fatto avere il set di dati. I dettagli su questa persona sono ovviamente soggetti alla protezione degli informatori, ma posso dire una cosa: la persona lo ha fatto per motivi di coscienza. Per amore verità, per una piena rivalutazione delle misure prese contro il Covid e, non ultimo, per le persone in questo paese.

Anche se l’RKI ha svolto un ruolo piuttosto inglorioso negli ultimi quattro anni, cedendo a una politica invadente che viola i diritti fondamentali, anche nell’RKI ci sono state persone negli ultimi quattro anni che si sono schierate dalla parte dei cittadini e che non erano d’accordo con le azioni della loro autorità, le raccomandazioni contraddittorie ai politici e l’assenso alle decisioni politiche arbitrarie. Le nuove rivelazioni dell’RKI sono quindi da intendersi anche come un’elemosina, come un gesto di riconciliazione: tra i cittadini – al di là dei confini ufficiali, dei firewall e dei muri nella mente delle persone.

Dobbiamo sempre ricordare che ci sono anche persone in quelle che chiamiamo autorità senza volto: persone che hanno una mente propria, che, come noi, pensano e vogliono un futuro migliore per tutti noi: liberi dal totalitarismo, dal paternalismo politico e dalla violazione sistematica dei diritti di autodeterminazione del corpo.

Questo spirito – la nostra solidarietà come cittadini gli uni verso gli altri – è incancellabile. I potenti lo sanno. È ciò di cui hanno più paura. Il tallone d’Achille dell’attuale sistema politico siamo noi esseri umani, perché ognuno di noi ha il potere.

Per precauzione, abbiamo caricato i log, oltre che nella pagina https://rki-transparenzbericht.de, anche su varie altre piattaforme di hosting. Se un link per il download è sovraccarico, vi invitiamo a provare l’alternativa successiva:

Proton Drive: https://tolink.to/f/fo669ee1069c49b
HiDrive: https://tolink.to/f/fo669ee1d3e115e
Mega: https://tolink.to/f/fo669ee20d26de9
TG: https://tolink.to/f/fo669f0bc6b4970
Uploady: https://tolink.to/f/fo669ee2899a2bb
Pixeldrain: https://tolink.to/f/fo669ee2d979412

Seguiranno altre alternative per il download del materiale aggiuntivo da 10 GB tra poche ore. Fino ad allora, si prega di scaricare la fuga di notizie sul sito web.

Alcuni compagni d’armi ed io abbiamo già letto i protocolli. A volte ci vogliono nervi saldi per leggerlo, a causa delle evidenti contraddizioni che contiene. I protocolli RKI dimostrano che la nostra politica sul coronavirus non si basava su considerazioni razionali e scientifiche. Numerose decisioni politiche, come la regola del 2G(1), l’obbligo di vaccinazione per determinate strutture e quello pianificato a livello generale o la vaccinazione dei bambini erano decisioni puramente politiche, per le quali l’RKI, in qualità di autorità vincolata da istruzioni, forniva una presunta legittimazione scientifica. Scopriremo perché Christian Drosten, nonostante l’audace annuncio nel suo libro, apparentemente avesse un brutto presentimento all’idea di vedere il suo nome oscurato nei protocolli e ci verrà ricorderà che Jens Spahn era già a favore di una campagna di vaccinazione su larga scala nei bambini prima della raccomandazione EMA e STIKO.

Scopriremo che l’RKI non si è opposto quando EMA e Pfizer volevano annullare gli studi di fase III e testare la vaccinazione in modo altrettanto ampio su tutta la popolazione, in modo che l’approvazione di emergenza avvenisse più velocemente. E scopriremo che l’RKI, nonostante fosse a conoscenza della mancanza di protezione esterna e degli effetti collaterali più gravi, si sia purtroppo espresso a favore della vaccinazione obbligatoria sia per le strutture che per quella generale.

Questa mattina alle 10, insieme ad alcuni compagni d’armi che hanno analizzato con me i protocolli RKI nelle ultime settimane, terrò una conferenza stampa in diretta dalla “Sprechsaal” di Berlino-Mitte, Marienstrasse 26, sulle rivelazione di oggi. La conferenza stampa sarà trasmessa in diretta streaming su X:

https://twitter.com/i/broadcasts/1OdKrXPngmzJX

I rappresentanti della stampa e i cittadini interessati sono cordialmente invitati a partecipare. Nei prossimi giorni sarò disponibile anche per domande sulle nuove rivelazioni dell’RKI. Mi inchino con il più profondo rispetto a un ex dipendente della RKI incredibilmente coraggioso e onesto, al quale oggi dobbiamo qualcosa. I miei più sentiti ringraziamenti vanno anche al giornalista Paul Schreyer, che ha dato il via a questa vicenda in primo luogo attraverso la sua persistente battaglia legale sui protocolli RKI. Entrambi avete reso un servizio inestimabile a questo paese. Inoltre, vorrei ringraziare i miei compagni d’armi, che hanno aiutato con passione dietro le quinte nelle ultime settimane a rendere possibile la fuga di notizie di oggi nelle sue molteplici dimensioni. Con il set di dati completamente redatto di tutti i protocolli del team di crisi RKI, adesso può iniziare una rivalutazione senza compromessi e onesta delle misure sul Covid in Germania.

Alla fine, la verità vince sempre. Con questo in mente: buona lavoro nella lettura dei documenti!


Note

  1. La regola del “2G” in Germania indicava che l’accesso ai luoghi pubblici era riservato alle categorie dei vaccinati (geimpft) e dei guariti (genesen).

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