ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI PAROLA: IL GOVERNO DEL REGNO UNITO STA TRASFORMANDO LE GRANDI AZIENDE TECNOLOGICHE IN UNA POLIZIA ONLINE

DiOld Hunter

16 Agosto 2024

Di Rhoda Wilson per The Exposé – traduzione a cura di Old Hunter

Prima ancora che alcune delle più severe leggi sulla censura che a memoria d’uomo siano entrate in vigore nel Regno Unito, ci sono già richieste di renderle ancora più draconiane. Nel 2023, il governo del Regno Unito ha approvato l’Online Safety Act, ufficialmente per proteggere i bambini da danni online, o almeno così è stato detto al pubblico. Tuttavia, il governo ora minaccia di usare questa legge per reprimere la libertà di parola in risposta ai recenti disordini civili.

Il Paymaster General e Ministro della Costituzione e delle Relazioni con l’Unione Europea, Nick Thomas-Symonds. ha dichiarato a Sky News: “Ovviamente ci sono aspetti della legge sulla sicurezza online che non sono ancora entrati in vigore, ma siamo pronti ad apportare modifiche se necessario”. (Guarda QUI)

I tempi di crisi spesso generano risposte autoritarie, ha avvertito Mark Johnson di Big Brother Watch. “Questo dovrebbe essere un momento di calma. Non per una maggiore censura”. Ha giustamente sottolineato che “invece di affrontare le cause alla radice delle vergognose scene di disordine sociale, alcuni politici hanno suggerito reazioni istintive che minacciano di indebolire tutti i nostri diritti democratici”.


Big Brother Watch: ciò che non ti viene detto sugli attacchi alla libertà di parola nel Regno Unito, 15 agosto 2024 (4 minuti).

Johnson ha spiegato che ciò che è iniziato con un discorso di David Cameron nel 2013 sulla pulizia di Internet da materiali disgustosi ha portato a un Libro verde sulla strategia di sicurezza di Internet nel 2017, che si è poi sviluppato in un Libro bianco sui danni online nel 2019 e in un progetto di legge sulla sicurezza online nel 2021 e infine in una legge completa e definitiva sulla sicurezza online nel 2022.

 Il Libro Verde sulla strategia per la sicurezza di Internet si è concentrato su tre aree:

  • ritenere che le società di Internet siano responsabili della sicurezza e del benessere dei loro utenti;
  • Implementare misure tecnologiche per prevenire i danni online, come l’incitamento all’odio, il trolling e lo sfruttamento dei minori;
  • fornire indicazioni e risorse a genitori, assistenti e insegnanti per educare i bambini alla sicurezza online e metterli in grado di prendere decisioni informate.

Il governo ha pubblicato la sua risposta alle discussioni nel novembre 2019, riaffermando il suo impegno nei confronti del Libro bianco sui danni online e ampliando le competenze del Consiglio britannico per la sicurezza dei minori su Internet (“UKCCIS”) per proteggere gli adulti, oltre ai bambini. La risposta ha inoltre evidenziato le crescenti preoccupazioni legate alla disinformazione, alla manipolazione dell’IA e all’uso improprio dei dati.

Il Il Libro bianco sui danni online è stato pubblicato per la prima volta nell’aprile 2019 ed è stato oggetto di successive revisioni e discussioni. Le proposte principali erano le seguenti:

  • Le aziende di Internet, comprese le piattaforme di social media, saranno ritenute responsabili della gestione di una serie completa di danni online, che vanno da attività e contenuti illegali a comportamenti dannosi ma non necessariamente illegali.
  • Un’autorità di regolamentazione indipendente, attualmente proposta come Ofcom, supervisionerà l’attuazione dell’obbligo di diligenza e determinerà livelli appropriati di protezione dei minori basati sul rischio e proporzionati.
  • L’autorità di regolamentazione definirà, attraverso i suoi codici di condotta, le misure che le aziende devono adottare per garantire la sicurezza online, includendo i contenuti e le attività legali ma dannose, come il cyberbullismo e l’accesso a contenuti non adatti alla loro età.

Il disegno di legge sulla sicurezza online, noto anche come Online Safety Act 2023, ha approvato il Libro bianco sui danni online. Le disposizioni principali della legge sono:

  • Il disegno di legge stabilisce l’obbligo per i servizi regolamentati di proteggere i minori da contenuti dannosi, tra cui la prevenzione dell’accesso dei minori a contenuti dannosi, l’individuazione e la rimozione di contenuti illegali, la valutazione dei rischi per la sicurezza dei minori e la prevenzione dell’accesso dei minori a contenuti non adatti alla loro età.
  • Il disegno di legge prevede che i servizi rimuovano rapidamente i contenuti illegali, compresi quelli relativi al suicidio e all’autolesionismo, e che proteggano proattivamente gli utenti dai contenuti illegali ai sensi della legge sul suicidio del 1961.
  • L’Ofcom è stato designato come regolatore della sicurezza online, con la responsabilità di garantire che le piattaforme rispettino i requisiti del disegno di legge e di applicare le sanzioni in caso di mancata conformità.
  • Il disegno di legge introduce nuovi reati penali, tra cui l’abuso di immagini intime e il cyberflashing [l’invio di immagini oscene a sconosciuti].

La guida del governo britannico per la legge sulla sicurezza online afferma chiaramente che non si tratta solo di “proteggere” i bambini. Si legge infatti che: “La legge sulla sicurezza online è una nuova serie di leggi per proteggere online bambini e adulti. Renderà le aziende di social media più responsabili della sicurezza dei loro utenti sulle loro piattaforme”. Questo lo fa assomigliare a un disegno di legge sulla censura e a maggior ragione quando Thomas-Symonds minaccia che il governo è pronto a usare aspetti “che non sono ancora entrati in vigore” nel contesto dei disordini civili visti nelle ultime settimane. In altre parole, il governo e i grandi media hanno venduto questa legge al pubblico come “sicurezza online” per i bambini, ma si tratta solo di una storiella di comodo. Sembra sempre meno “sicurezza” e sempre meno bambini. Abbiamo già pubblicato numerosi articoli che mettono in guardia dal fatto che la legge britannica sulla sicurezza online rappresenta una grave minaccia per la libertà di parola e la privacy. Potete trovare questi articoli QUI.

“La legge sulla sicurezza online… nominerà formalmente le società di Big Tech come nostra polizia di quanto avviene online. Dà il sostegno dello Stato ai termini e alle condizioni di censura delle Big Tech, crea poteri che potrebbero essere usati per costringere le aziende tecnologiche a scansionare le conversazioni private, minando la crittografia e le tecnologie che mantengono privati i nostri messaggi”, ha avvertito Johnson. Johnson ha continuato: “Il precedente governo ha persino cercato di introdurre disposizioni relative a discorsi leciti che riteneva dannosi per gli adulti… Fortunatamente, dopo anni di campagne, i poteri censori, legali ma dannosi, sono stati eliminati dal disegno di legge”. Perché togliere “dannoso ma non illegale”? “Perché aveva un impatto potenzialmente molto preoccupante sulla libertà di parola”, ha detto. “Eppure ora alcuni dei politici laburisti di più alto profilo chiedono di rivedere questo documento [della censura]”. E ha aggiunto: “Dare al governo un assegno in bianco per controllare ciò che possiamo leggere, vedere o ascoltare significherebbe seminare ancora più divisione e sfiducia, invece di risolvere le questioni vitali in gioco”. La nostra risposta alle rivolte e ai disordini nella nostra società deve essere una risposta che protegga tutti i nostri diritti, non che ce li tolga”.

Si può sostenere il lavoro svolto da Big Brother Watch QUI 

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