Giubbe Rosse intervista Massimo Selis e Matteo Parigi
Dodici giovani in un’antica pieve, fuori dal turbinio della vita moderna, convivono, organizzano il loro quotidiano e si raccontano. Confrontano esperienze e prospettive, ciascuno il proprio particolare dopo-pandemia. Le scelte, i cambiamenti, l’evoluzione, le svolte, il futuro. Una cornice decameroniana per il nuovo progetto cinematografico di Massimo Selis, già regista di “Passi sul mare”. Insieme a lui e a Matteo Parigi – firma di Giubbe Rosse che sta attivamente collaborato al progetto – parliamo di questa nuova, suggestiva idea: “E se ora, lontano”.
Un dialogo intenso, ricco di stimoli, che ci fa salire “sulla collina” per osservare da una diversa prospettiva la realtà che, spesso, perdiamo di vista perchè troppo immersi nelle news e nella fretta. Se le parole sono pietre, da esse è necessario ricominciare per costruire quelle cattedrali che erano il simbolo di una comunità, come ricordato nell’intervista.
Grazie Sonia.
Crediamo fortemente che questo sia un tempo che ci chiama prima di tutto a costruire. Ma prima occorre testimoniare e raccontare quanto sia urgente costruire. Vorremmo che diventasse sempre più una riflessione pubblica.