
di Hua Bin sul suo substack.com – Traduzione a cura di Old Hunter
DeepSeek, una startup cinese di intelligenza artificiale, la scorsa settimana ha scatenato un’onda d’urto nel settore tecnologico statunitense e a Wall Street. Il suo LLM R1, addestrato con un investimento di meno di 6 milioni di dollari e in 2 mesi, ha superato le ultime proposte di OpenAI, Meta, Google e Microsoft, che hanno investito decine di miliardi e anni sui loro modelli. L’app DeepSeek AI è in cima alle classifiche dei download negli Stati Uniti e in Cina, sostituendo ChatGPT come strumento di produttività AI n. 1. Grazie alla sua tecnologia rivoluzionaria, che dimostra come sia possibile sviluppare una potente intelligenza artificiale con investimenti molto limitati nell’elaborazione dei dati, l’emergenza di DeepSeek ha fatto crollare le azioni Nvidia, che hanno perso fino al 17% lunedì e oltre che 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
È interessante notare che, proprio mentre parliamo, appena pochi giorni dopo l’onda d’urto di Wall Street, DeepSeek sta subendo un massiccio attacco denial of service (DoS) dagli Stati Uniti sui suoi server, che ha colpito le nuove registrazioni. Il governo degli Stati Uniti, inclusa la Marina degli Stati Uniti, ha vietato l’uso di DeepSeek per il suo personale. E il congresso sta già discutendo su come rallentare e interrompere DeepSeek. Questo episodio ricorda in modo inquietante i divieti di Huawei, di TikTok, di chip e i dazi sui veicoli elettrici. Il regime statunitense ha adottato pienamente la scuola di Tony Harding su come vincere spezzando le gambe del suo concorrente. Chiedetelo a Nancy Kerrigan.
Quando le persone riflessive mettono nel contesto tutte queste azioni dettate dal panico, emerge la conclusione più ovvia: il regime statunitense non sta agendo da una posizione di forza. Si sta comportando come un pulcino che non riesce a competere, a vincere onestamente e scappa spaventato.
L’elenco delle attività anti-Cina dei successivi regimi statunitensi è lungo e variegato:
- Trump ha iniziato a imporre tariffe del 60% sulle importazioni cinesi dal 2017, una politica portata avanti anche dal regime di Biden.
- Il regime di Biden ha imposto una tassa del 100% sui veicoli elettrici cinesi, che non sono ancora entrati nel mercato statunitense. Ma la competitività dei veicoli elettrici cinesi è sufficiente a convincere Biden a promulgare tariffe preventive.
- Il regime di Biden ha imposto decine di controlli sulle esportazioni alla Cina, spesso ricorrendo alla coercizione nei confronti dei suoi stessi “alleati” affinché seguissero l’esempio, come l’olandese ASML e le sudcoreane Hynix e Samsung.
- Il regime di Biden ha inserito migliaia di aziende cinesi nella lista delle entità statunitensi con ogni sorta di giustificazioni inventate, nella speranza di ostacolare le attività di queste aziende.
- Trump sta di nuovo facendo molto rumore per imporre tariffe del 100% sulle importazioni cinesi. Ma sta andando oltre, minacciando di invadere Panama e la Groenlandia per contenere la Cina.
- L’FBI ha lanciato la famigerata China Initiative per perseguire penalmente gli scienziati cinesi che lavoravano negli Stati Uniti, senza produrre alcun caso perseguibile dopo aver rovinato la vita di numerosi studiosi e scienziati.
Il maccartismo è vivo e vegeto nella “terra dei liberi”. J Edgar Hoover, il travestito, sarebbe orgoglioso della ferocia dell’organizzazione criminale da lui fondata.
- Il regime statunitense ha anche molestato centinaia di migliaia di studenti cinesi negli Stati Uniti, che contribuiscono con 150 miliardi di dollari all’anno all’economia statunitense. Sta tentando di impedire agli studenti cinesi di studiare in campi tecnici avanzati. Chiunque studi la defunta economia neoliberista o la politica neoconservatrice e la falsa democrazia è il benvenuto.
- Il congresso ha approvato un fondo per la diffamazione da 1,6 miliardi di dollari in una cosiddetta campagna di “propaganda anti-PCC”. Il modo migliore per contrastare la cosiddetta propaganda altrui è ovviamente lanciarne una più grande, tutta vostra.
- Ogni persona con una nomina politica, così come ogni funzionario eletto, deve sposare una fervente retorica anti-Cina nelle udienze di conferma [della carica], nelle interviste televisive e negli editoriali dei media aziendali. Se non sei un falco nemico della Cina, non hai posto nell’élite del potere degli Stati Uniti.
- Ogni funzionario del Pentagono e ogni “think tanker” finanziato dal complesso militare-industriale dovrebbe parlare duramente a favore della prossima guerra Cina-USA. Tirano fuori concetti spaventosi come la strategia “Hellscape senza equipaggio” nello Stretto di Taiwan, apparentemente ignari che la Cina è da anni una specialista nella tecnologia e nella produzione di droni.
- Gli USA hanno cercato di mobilitare i loro stati vassalli Giappone, Corea del Sud, Filippine, Australia e India in alleanze militari anti-Cina. Hanno formato acronimi dal suono spaventoso come AUKUS e QUAD, che sono guardati con soggezione solo da loro stessi.
Il “Paese più potente nella storia del mondo” (come si sono autoproclamati numerosi regimi statunitensi) sembra poco sicuro di poter affrontare da solo la Cina. D’altro canto, la Cina sta giocando la sua partita. Non c’è nessuna figura politica o “esperto” che salti su e giù nella TV nazionale o locale per urlare contro gli Stati Uniti. C’è poca attenzione alla teatralità di Washington e dei suoi stati clienti. La Cina è concentrata sul superamento delle difficoltà poste dalle aggressive azioni degli Stati Uniti, sulla riduzione delle dipendenze e sullo sviluppo delle proprie capacità interne.
- La Cina ha diversificato i suoi scambi commerciali. Gli scambi con i mercati emergenti rappresentano ora più del 50% del commercio totale della Cina. A partire dal 2024, gli scambi con gli Stati Uniti sono inferiori al 3% del suo PIL.
- Huawei ha rilanciato il suo business mobile e ha detronizzato Apple per tornare alla leadership di mercato in Cina. La sua leadership è più radicata nell’area della tecnologia delle telecomunicazioni di base. È più integrata verticalmente con la sua progettazione di chip e la sua catena di fornitura di produzione. Huawei ha ampliato la sua offerta di prodotti includendo sistemi operativi mobili (Harmony OS NEXT), veicoli elettrici, servizi di streaming e guida autonoma.
- Nell’AI, le aziende cinesi stanno facendo rapidi progressi. Oltre a DeepSeek, ByteDance, Baidu, Alibaba, 01.ai hanno tutti sviluppato modelli LLM sofisticati.
- La Cina è leader nelle applicazioni di intelligenza artificiale industriale, dalla robotica ai droni a guida autonoma. Aziende come Unitree, DJI, BYD, Xiaomi stanno integrando le tecnologie di intelligenza artificiale in molteplici aree di applicazioni pratiche oltre all’intelligenza artificiale generativa.
La Cina sta anche trasformando la sua potenza industriale, tecnologica ed economica in potenza militare. Di recente ha lanciato i primi prototipi di caccia di sesta generazione al mondo (non uno, ma due contemporaneamente), la prima portaerei-droni al mondo, i primi aerei ipersonici stealth senza pilota per attacco e ricognizione, la prima nave da guerra stealth senza pilota e i più potenti sistemi di difesa aerea a lungo raggio. Sta progredendo rapidamente nei settori delle armi ad energia diretta, del 5G militare, della sincronizzazione atomica e dei sistemi di guerra spaziale. Tutte queste innovazioni tecnologiche militari sono state svelate negli ultimi 3 mesi. Mentre i politici e le personalità militari statunitensi sembrano confondere la teatralità con la realtà, la Cina sta silenziosamente accumulando la capacità di sopraffare il suo avversario in termini di potenza militare, potenza industriale e potenza economica. Mentre osserviamo divertiti la performance da clown dell’élite statunitense, l’odore nauseabondo della paura è così forte che lo si può sentire fin dall’altra parte del Pacifico.