Un articolo davvero interessante per un argomento che riguarda tutti noi anche se specificamente scritto per gli statunitensi: la salute del cittadino. Se le differenze tra noi italiani e gli Stati Uniti riguardano solo il sistema sanitario applicato, da loro coperto da un’assicurazione individuale costosa (per chi può permettersela) mentre da noi sarebbe quasi gratuita e garantita dallo Stato, per quanto riguarda i medici e il modo in cui svolgono il loro lavoro il lettore non noterà vere differenze. Al di là delle belle parole, è ovunque il denaro e non il compito di curare il malato fino alla sua effettiva guarigione la legge imperante: la categoria è, tranne commendevoli eccezioni, tutta al servizio del Sistema e soprattutto di Big Pharma. Nel leggere queste righe troverete non solo opinioni, ma validi consigli e comunque un sasso lanciato in acque chete che potrebbero produrre una consapevolezza generale e il crollo di un comodo mito per chi si fa immeritatamente scudo di una missione altruistica niente affatto sentita.

di Ambrose Kane per il suo ambrosekane.substack.com – Traduzione a cura di Old Hunter
Considerando il sistema sanitario americano e la sua efficacia nell’aiutare le persone con malattie croniche, ci sono poche ragioni per essere ottimisti a riguardo né è lecito sperare che potranno essere attuate a breve riforme serie. RFK Jr., che ha recentemente giurato come 26° Ministro alla Salute e ai Servizi Umani, probabilmente verrà bloccato nei suoi tentativi di rendere l’America un paese più sano.
Il complesso medico-industriale è ben conscio che una nazione più sana, non così dipendente dai medici e dai farmaci, ridurrà significativamente i suoi profitti monetari. Non importa quali riforme di buon senso proponga RFK Jr., probabilmente saranno disapprovate e pubblicamente osteggiate da numerose associazioni e accademie mediche. La salute dei pazienti ha poca importanza quando sono in gioco enormi profitti, e bisogna sempre ricordare che la medicina moderna è prima di tutto un business. L’assistenza sanitaria in America è enormemente costosa perché è progettata per essere tale. Una volta capito questo, si è sulla buona strada per liberarsene.
Si potrebbe supporre che la maggior parte dei medici almeno si schiererebbe a favore di riformatori delle politiche pubbliche come RFK Jr. dal momento che conoscono in prima persona quanto sia gonfiato e corrotto l’odierno sistema medico. Ma dubito che questo possa avvenire su larga scala. Questo perché troppi singoli medici sono essi stessi parte del problema. Sebbene questi stessi medici riconoscano a livello teorico i numerosi ostacoli associati all’assistenza sanitaria moderna, non osano parlarne a causa delle minacce che ciò potrebbe comportare per la loro licenza medica e per la posizione sociale come medico.
I medici si sono guadagnati la mancanza di fiducia che ricevono
Il dott. Suneel Dhand, medico certificato specializzato in medicina interna e salute metabolica, ha dichiarato che non è solo il sistema a essere corrotto, ma “un gran numero di medici praticanti, forse persino la loro maggioranza, hanno le menti completamente corrotte… Quel che intendo dire è che il modo in cui i medici sono stati addestrati a pensare, il fatto che la maggior parte di loro siano dei seguaci totali del sistema o che manchino di capacità di pensiero critico, fa sì che certamente non abbiano il coraggio di uscire dai ranghi e fare domande quando ne avrebbero bisogno” (YouTube, dott. Suneel Dhand, ‘Doctors Minds are Broken: Big Hurdle for RFK & MAGA’).
Se si vuole vedere quanto siano codardi la maggior parte dei medici, basta considerare come quasi tutti si siano messi in riga come soldati obbedienti durante la pandemia di Covid. Ogni medico che si discostasse dal messaggio autorizzato imposto dall’alto o che mettesse anche solo leggermente in dubbio la sicurezza o l’efficacia del vaccino Covid, diventava un anatema per l’establishment medico. Le licenze mediche venivano immediatamente minacciate alla minima deviazione dalla narrazione ufficiale del Covid.
Anche quando vennero imposte regole pubbliche infondate come quella di una distanza di sei piedi [180 cm dagli altri] per scongiurare l’infezione – che il dottor Fauci dovette ammettere non essere basata su alcun dato – i medici furono comunque tenuti ad assecondarla. E lo fecero volentieri. Quando l’ivermectina si dimostrò un trattamento efficace contro il virus Covid, i medici furono esortati a liquidarlo come una mera “medicina per cavalli”. E lo fecero senza esitazione. Sebbene ci fossero crescenti prove che il vaccino Covid aumentasse il rischio di miocarditi, le autorità per lo più lo minimizzarono. Solo in seguito, quando così tanti giovani atleti avevano avuto gravi complicazioni cardiache o erano morti sul campo di gioco, ci furono serie indagini sul possibile collegamento tra il vaccino e la miocardite.
Così i medici negli Stati Uniti si sono ampiamente screditati di fronte alla gran parte del popolo americano prendendo parte alla truffa Covid e facendolo con scarsa resistenza ai poteri forti. Avevano dimostrato di essere nel profondo delle pecore obbedienti e poco disposti ad aderire alla “scienza” nonostante le loro proteste contrarie.
Come il loro leader, Anthony Fauci, questi stessi medici hanno contribuito a uno dei più grandi inganni di massa della storia umana. Non solo il “vaccino” non è stato sottoposto agli stessi rigorosi standard di sperimentazione e al lungo tempo concesso agli altri vaccini per i test, ma anche quando ha dimostrato di essere solo lievemente efficace e spesso dannoso per milioni di persone, non c’è stata alcuna urgenza di rimuoverlo dal mercato. Gli enormi profitti che il vaccino a base di mRNA portava ai produttori farmaceutici erano troppo grandi. Le informazioni che mettevano in dubbio l’efficacia del vaccino venivano offuscate o negate del tutto. Anche i media tradizionali erano sfacciatamente complici di tutta questa faccenda, e liquidavano come “pazzo”, “anti-vaxxer” o “negazionista della scienza” chiunque si rifiutasse di fare la “puntura che causa coaguli”. Le disastrose conseguenze della tirannia Covid sono emerse solo di recente, e spero che pagheranno caro coloro che hanno avuto un ruolo importante nel promuoverlo.
La notizia positiva in tutto questo è che molti americani, compresi i cittadini di tutto il mondo, sono rimasti in genere delusi dai medici e dall’intero sistema sanitario. La “plandemia” del Covid ha rimosso le squame dagli occhi di molte persone che un tempo vedevano i dottori solo come virtualmente angelici. Tutta questa mancanza di fiducia nei confronti dei dottori non è nata dal nulla, ma è qualcosa che i dottori, in quanto sostenitori radicati dell’establishment medico, hanno fatto a se stessi. Non hanno nessuno da incolpare, se non la loro arroganza e la loro mente chiusa.
La notizia positiva in tutto questo è che molti americani, compresi i cittadini di tutto il mondo, si sono disillusi nei confronti dei medici in generale e dell’intero sistema sanitario. La “plandemia” di Covid ha tolto le bende dagli occhi di molte persone che un tempo vedevano i medici come praticamente esseri angelici. Tutta questa mancanza di fiducia verso i medici non è nata nel vuoto, ma è qualcosa che i medici, in quanto sostenitori radicati dell’establishment medico, hanno causato a sé stessi. Non hanno nessuno da incolpare, se non la loro stessa arroganza e chiusura mentale.
I medici non sono in grado di curare efficacemente le malattie croniche
Forse la ragione principale per cui così tanti medici non sono in grado di curare le malattie croniche è perché il loro punto di partenza filosofico e medico è completamente sbagliato. In questo senso, ai medici è stato insegnato a curare i sintomi ma non riescono a considerare la persona nella sua interezza. Rifiutano un approccio olistico, ovvero curare la persona nel suo insieme, riconoscendo che tutto nel corpo umano è interconnesso, che i sintomi sono quasi sempre dovuti ad altri fattori nel corpo che a prima vista potrebbero non sembrare avere alcuna connessione, e che quasi la totalità delle malattie croniche è correlata alla dieta, di cui la maggior parte dei medici è completamente all’oscuro.
Se quindi la dieta o l’alimentazione svolgono un ruolo importante nelle malattie croniche, perché così tanti medici ne sanno poco? Perché agli studenti di medicina vengono date solo una o due lezioni sulla nutrizione se la dieta svolge un ruolo così centrale nelle malattie croniche? La risposta sta nel riconoscere che curare le malattie croniche tramite la dieta non è particolarmente redditizio. Che bisogno c’è di costose pillole farmaceutiche quando ci si può auto-guarire e risolvere i propri disturbi semplicemente mangiando cibo ricco di nutrienti, eliminando cibi che creano infiammazione nel corpo, praticando il digiuno intermittente e facendo regolarmente esercizio fisico?
Perciò, un medico che guarisce davvero una malattia cronica, non genera il tipo di entrate desiderate dalle grandi aziende farmaceutiche. Non ci sono prescrizioni a vita per coloro che guariscono dai loro disturbi. I clienti a lungo termine che dipendono dal complesso medico-industriale non vengono prodotti da medici che perseguono un approccio più olistico alla medicina, che riconoscono l’importante ruolo della nutrizione e della rinuncia alla dieta americana standard con tutte le sue sostanze e prodotti chimici che ostruiscono le arterie.
Questo approccio di curare la persona nella sua interezza e non si concentra solo sui sintomi non si sposa bene con un modello di assistenza medica basato sui farmaci, a cui la maggior parte dei medici aderisce sin da quando lo ha appresoo per la prima volta alla facoltà di medicina. Quindi, concentrarsi solo sui sintomi si è dimostrato un approccio molto redditizio per curare i pazienti, poiché invita a somministrare una pletora di farmaci costosi come rimedi.
Se un paziente non si sente bene, basta dargli una pillola. Se la stessa pillola sta dando al paziente effetti collaterali negativi, dategli un’altra pillola per combattere gli effetti collaterali della pillola precedente. E così di seguito, distribuendo sempre più prescrizioni mentre il paziente si trasforma lentamente in un portapillole ambulante! Questo è ciò che molti medici credono sia una buona pratica medica, anche se quasi tutti negano di essere degli spacciatori di pillole.
Per quanto possa sembrare strano, il moderno sistema sanitario condivide alcune sorprendenti somiglianze con il sistema carcerario istituzionale. Il sistema carcerario può prevedere l’incarcerazione dei criminali, ma fa un pessimo lavoro per riabilitare quegli stessi criminali o prevenire il crimine. Allo stesso modo, il nostro sistema sanitario può avere un numero quasi infinito di procedure e protocolli per gestire le malattie, ma non fornisce in alcun modo significativo la salute. C’è da stupirsi se i dottori non parlano mai o raramente di curare i loro pazienti? Questo tipo di linguaggio non viene utilizzato perché molti dottori non si considerano dei “guaritori”, ma persone formate per gestire il dolore o gestire la salute dei loro pazienti. Il moderno sistema sanitario per la maggior parte produce pazienti eterni che, a loro volta, sono per sempre sposati con farmaci che sono spesso altamente tossici che creano effetti collaterali debilitanti.
Il dott. William Davis, scrittore e cardiologo, ha dichiarato che “l’assistenza sanitaria non riguarda la guarigione più di quanto il gioco d’azzardo nelle corse dei cavalli riguardi il prepararsi alla pensione. Nella mente del medico, darvi una prescrizione di insulina potrebbe essere la sua versione di “guarigione”, ma voi lo sapete meglio di chiunque altro: non c’è guarigione che possa derivare dal distribuire cerotti farmaceutici ignorando la causa di un problema di salute. Non scommettere sui cavalli per far crescere il tuo conto pensionistico; non contare sui dottori per la guarigione” (Undoctored: Why Health Care Has Failed You and How You Can Become Smarter Than Your Doctor, Rodale Books, 2017, p.28).
Il medico moderno, quindi, aiuta i pazienti a far fronte o a gestire i loro disturbi e a ridurne gli effetti tramite pillole farmaceutiche, invece di andare alla radice del dolore e guarirli del tutto. Questo è il modo in cui sono stati formati, ed è davvero raro trovare un medico che si informi seriamente su ciò che i suoi pazienti mangiano quotidianamente, compresi i modi per superare le loro malattie senza l’uso di farmaci costosi.
Tutto ciò è in netto contrasto con i medici guaritori.
I medici guaritori consigliano i loro pazienti sulla dieta e correggono le comuni carenze nutrizionali. I medici guaritori consigliano ai loro pazienti affetti da artrite e con dolori articolari su come ridurre l’infiammazione nel corpo per mezzo dell’alimentazione. I medici guaritori consigliano ai loro pazienti con malattie renali croniche di eliminare completamente lo zucchero e i carboidrati processati dalla loro dieta. I dottori guaritori consigliano ai loro pazienti con demenza o Alzheimer di porre fine a qualsiasi consumo di zuccheri raffinati, alcol, cereali o qualsiasi cosa venga metabolizzata nel corpo come zucchero. I medici guaritori sono a conoscenza dell’importanza e dell’efficacia di alcuni integratori nutrizionali che aiutano nella guarigione.
I medici che curano potrebbero non necessariamente eliminare tutti i farmaci per i loro pazienti perché riconoscono che, talvolta, potrebbero rivelarsi benefici. Ma non sono così rapidi a mettere i loro pazienti sulla grande ruota panoramica farmaceutica quando altre opzioni sono prontamente disponibili, specialmente quelle basate su nutrizione e stile di vita.
Disinformate voi stessi
Gli americani devono imparare a non affidarsi solo ai medici, per evitare completamente di diventare dipendenti da un sistema sanitario sempre più costoso e inefficace. L’unico modo in cui ciò accadrà è armandosi di conoscenze sulla salute, la nutrizione, gli integratori di qualità e imparando a diventare i propri difensori quando si tratta di quali medicine e quali trattamenti medici accettare. Affidarsi ciecamente a ciò che un medico raccomanda senza fare le proprie ricerche è la via degli sconsiderati. Molti pazienti se ne accorgono solo quando è troppo tardi.
Una persona che non si è totalmente affidata ai medici riconosce che questi hanno un ruolo legittimo, ma limitato. In genere, si ricorre ai medici per curare gravi lesioni agli arti, abrasioni e tagli importanti, reazioni allergiche, fratture di braccia o gambe, incidenti stradali, ustioni di terzo grado, protesi del ginocchio, lesioni spinali, rimozione di tumori cancerosi, interventi al cervello, sostituzione di valvole cardiache e questo genere di cose che in gran parte svolgono molto bene. So che questa è una descrizione limitata delle molte cose che fanno i medici, ma spero che il lettore capisca il mio punto di vista.
Le persone corrono dai medici per curare ogni piccolo dolore o fastidio in cui possono incorrere, senza sapere che la maggior parte di questi mali è attribuibile a una cattiva alimentazione che può essere curata mutando semplicemente il modo con cui si nutrono. Non c’è bisogno di dottori in questi casi, e ci sono un numero sufficiente di libri, articoli, video e podcast disponibili su Internet per istruire le persone che soffrono di tutti i tipi di malattie e con problemi di autoimmunità. Visitare lo studio del medico, perciò, dovrebbe essere qualcosa di raro.

Molti medici, come ci si potrebbe aspettare, potrebbero sentirsi minacciati da chi non si affida cecamente a loro, soprattutto se il concetto si diffondesse tra più americani. Vogliono che dipendiamo per sempre dalle loro opinioni, dalla loro competenza e dal loro sistema corrotto. Eppure, meno le persone dipendono dalla loro autorità e diventano difensori di sé stesse, meno soldi andranno nelle casse del moderno sistema sanitario e meno le persone saranno in soggezione davanti a loro semplicemente perché hanno una laurea in medicina.
Inutile dire che i dottori di oggi non hanno più la stessa reputazione che avevano un tempo in America, e questo è dovuto in gran parte a una serie di fattori, molti dei quali sono la loro compiacenza e la loro riluttanza a resistere ai massicci livelli di avidità insiti nella maggior parte delle istituzioni mediche, che hanno reso l’assistenza sanitaria inaccessibile per la maggior parte degli americani. I medicii hanno lavorato a stretto contatto con queste stesse avide istituzioni, e la corruzione diffusa dilaga all’interno del settore (comprese le compagnie di assicurazione). Certo, il medico medio potrebbe essere solo un ingranaggio della macchina, ma è tutt’altro che innocente.
Robert Yoho, un medico in pensione, si lamenta di quanto sia diventato complicato e corrotto il sistema sanitario odierno: “Il sistema assicurativo è stato concepito in buona fede per fornire cure vitali. Ma questa gigantesca fonte di guadagni fiscali e assicurativi non può essere monitorata. Il pagamento di terze parti combinato con i profitti del libero mercato incoraggia l’uso eccessivo di qualsiasi cosa su cui un fornitore possa emettere fattura. Tutti vengono compensati a pezzi e presentano spese separate e concorrenti, con conseguente frenesia di fatture esagerate e fraudolente. Il sistema consente il pagamento di qualsiasi trattamento medico coperto da assicurazione, quindi non c’è un limite massimo sul totale. Poiché le malattie gravi giustificano un rimborso maggiore, ospedali e medici eseguono esami di laboratorio e raggi X non necessari con il pretesto di un sospetto di condizioni pericolose. Ciò crea più fatture e ulteriori fatture di supporto per valutazioni approfondite. Seguono trattamenti complicati e costosi, che i medici ordinano anche se sono inefficaci o dannosi. Agatha Christie ha detto: “Quando sono coinvolte grandi somme di denaro, è consigliabile non fidarsi di nessuno”. Avrebbe potuto aggiungere: “Nemmeno del tuo medico o dell’ospedale” (Macellati dalla “Sanità”: cosa fare riguardo ai medici, alle grandi aziende farmaceutiche e al governo corrotto che rovinano la tua salute e l’assistenza medica, autopubblicato, 2020, pp. 21-22).
I medici non sono in grado di curare efficacemente le malattie cardiache
L’American Heart Association ci dice che le malattie cardiache sono la principale causa di morte negli Stati Uniti, uccidendo più di 655.000 americani ogni anno. Il principale colpevole della diffusione delle malattie cardiache, secondo i medii e gli odierni dittatori della dieta, sarebbe il grasso saturo che ostruisce le arterie e scatena gli attacchi cardiaci.
La cosiddetta “ipotesi lipidica”, fin dai tempi del suo fondatore Ancel Keys, è stata il dogma prevalente tra i medici e i cardiologi. Vogliono che ci allontaniamo da uova, pancetta, carne rossa grassa, burro vero e proprio o qualsiasi cosa che aumenti il colesterolo nel corpo e che consumiamo molti cereali, verdure, frutta e alimenti ad alto contenuto di carboidrati. Invece di usare il burro, il sego o il grasso di maiale nei nostri alimenti, gli “esperti” vogliono che usiamo oli di semi e margarina. Ogni tipo di snack ipocalorico, condimento senza grassi, crema all’olio di soia e salsa ci viene imposto per aiutarci a evitare i pericoli del colesterolo.
Gli americani hanno pedissequamente seguito i consigli sanciti nella piramide alimentare degli anni ’70 e non è passato molto tempo prima che i tassi di obesità salissero alle stelle. Tutti pensavano di essere intelligenti e sani perché evitavano i grassi saturi e consumavano muffin di crusca, bagel, avena, pasta, pane e cereali che erano insipidi come ramoscelli. Anche le malattie croniche sono aumentate in modo significativo negli Stati Uniti. I consigli nutrizionali del nostro governo si sono rivelati disastrosi e sono diventati palesemente ovvi.
All’epoca, pochi americani erano a conoscenza del fatto che l’industria dello zucchero cercava di corrompere e manipolare le autorità universitarie e i ricercatori medici affinché attribuissero l’aumento dei tassi di malattie cardiache ai grassi saturi anziché agli zuccheri raffinati, ai carboidrati processati o ai cereali, su cui giustamente deve ricadere la colpa.
In un articolo del 2016 pubblicato su NPR, è stato esaminato proprio questo argomento. L’autore ha concluso che le aziende alimentari hanno avuto un ruolo decisivo nel minimizzare lo zucchero come principale fattore di obesità e nell’influenzare gli studi pubblicati che potrebbero criticare le bevande zuccherate: “È sicuramente vero che le aziende alimentari si prefiggono deliberatamente di manipolare la ricerca a loro favore? Sì, lo è, e la pratica continua. Nel 2015, il New York Times ha ottenuto e-mail che rivelavano le relazioni nascoste della Coca-Cola con ricercatori sponsorizzati che stavano conducendo studi volti a minimizzare gli effetti delle bevande zuccherate sull’obesità. Ancora più di recente, l’Associated Press ha ottenuto e-mail che mostravano come un’associazione di categoria di dolciumi abbia finanziato e influenzato studi per dimostrare che i bambini che mangiano dolci hanno un peso corporeo più sano rispetto a quelli che non lo fanno” (“50 anni fa, l’industria dello zucchero ha pagato silenziosamente gli scienziati per dare la colpa ai grassi“, di Camila Domonoske, 13.9.2016).
Anche se negli anni ’70 e ’80 sono stati pubblicati alcuni studi che hanno messo in discussione la teoria della “dieta per il cuore”, sono stati ampiamente ignorati dalle scuole di medicina che hanno continuato a demonizzare i grassi saturi e il colesterolo. Anche ora, con la pubblicazione di così tanti libri che sfatano la nozione che i grassi saturi siano malsani, come il libro del 2007 di Gary Taubes, Good Calories, Bad Calories, che ha scosso il mondo della nutrizione al momento della sua uscita, i medici continuano a fare la predica ai loro pazienti sui grassi saturi e sul colesterolo. I medici sono ignoranti o perché non sono abituati a mettere in discussione il loro sistema di credenze, o perché sono pigri e non gliene importa, o perché hanno paura di mettere in discussione il sistema medico con idee e protocolli contrari che potrebbero mettere a repentaglio la loro reputazione professionale.
In qualunque caso, c’è stato un continuo cambiamento di paradigma tra i ricercatori sanitari sulla questione del colesterolo. La vecchia convinzione che l’LDL (lipoproteina a bassa densità) sia il “colesterolo cattivo” potrebbe non essere basata su una buona scienza. Il modo emergente di vedere il colesterolo tra alcuni è che un alto LDL, di per sé, non è necessariamente un indicatore di cattiva salute, purché vengano considerati altri fattori, come bassi livelli di trigliceridi e alti livelli di HDL (lipoproteina ad alta densità).
I livelli di trigliceridi e HDL, quindi, sono indicatori molto migliori della salute di una persona, compresi i numeri di A1C. Infatti, ci sono molte persone che per ragioni genetiche hanno numeri di LDL molto elevati e tuttavia sono in forma e sane (come coloro noti come “iper-responder della massa magra”). Dare la colpa al colesterolo per le arterie ostruite, come fanno molti medici, è come dare la colpa ai pompieri sulla scena di un incendio domestico per aver appiccato l’incendio! Il colesterolo nelle arterie è presente allo scopo di guarire le arterie e ridurre l’infiammazione, la stessa infiammazione che è probabilmente causata da zuccheri raffinati, carboidrati lavorati e oli di semi. Quindi, il colesterolo è immensamente benefico per il corpo umano e il cervello stesso è composto principalmente da colesterolo.
Alcuni studi recenti, infatti, hanno scoperto che livelli più alti di colesterolo, in particolare LDL, sono stati associati a una vita più lunga tra le persone anziane: “Un recente studio a lungo termine dalla Svezia, che utilizza dati dalla coorte AMORIS, ha fornito una ricerca preziosa sul colesterolo e, in modo un po’ sorprendente, mostra una correlazione tra livelli più alti di colesterolo e una maggiore longevità. Lo studio sulla longevità (Murata et al PMID: 37726432) ha esaminato i dati delle analisi del sangue di 45.000 persone in un periodo di 35 anni. Prendendo campioni di sangue regolari e misurando i biomarcatori (glucosio, colesterolo, ferro, creatinina, ecc.) i ricercatori hanno potuto identificare quali fattori erano associati a coloro che raggiungevano i 100 anni o più. Hanno scoperto che il colesterolo alto è associato a una vita lunga. I nuovi dati sembrano contraddire ciò che abbiamo imparato, ovvero che il colesterolo elevato faccia male. Giusto? Sbagliato. Se si leggono oltre i titoli e l’abstract dello studio, la discussione dei risultati e la conclusione effettiva dimostrano il contrario” (The Whole Earth Practice, ‘Cholesterol & Longevity: Is High Cholesterol Protective? The Swedish AMORIS Cohort Results’, di Alastair Hunt, 05.10.2023).
Contrariamente a quanto pensano la maggior parte dei medici, sembra che le persone anziane abbiano bisogno di più colesterolo, non di meno, nel loro organismo, soprattutto se si considera il ruolo protettivo e benefico che questo svolge nell’organismo.
Nonostante queste verità, è improbabile che il complesso medico-industriale abbandoni presto la sua visione del colesterolo come cattivo per le malattie cardiache, perché le vendite di statine negli Stati Uniti superano i 20 miliardi di dollari all’anno. Ci sono troppi soldi da guadagnare vendendo farmaci per abbassare il colesterolo, e questo è ancora una volta il motivo per cui è importante ricordare che l’assistenza sanitaria moderna è prima di tutto un business.
Non dimentichiamo inoltre che l’uso di statine comporta molte altre complicazioni per la salute e angoscianti effetti collaterali. Molti pazienti hanno segnalato perdita di memoria, dolori muscolari, affaticamento, nausea, confusione, problemi al fegato, stitichezza e alcuni hanno persino sperimentato un aumento dei livelli di zucchero nel sangue.
Certo, non tutti i pazienti sottoposti a un regime di statine manifestano questi sintomi. Tuttavia, penso che sia abbastanza comune, più di quanto stimato dall’establishment medico o dai produttori di statine, che è circa il 10% dei pazienti che usano farmaci per abbassare il colesterolo. Non ho dati per confutare la stima del 10%, ma so che quando sono in gioco così tanti miliardi di entrate, c’è sempre una forte tentazione di minimizzare o falsificare i numeri in modo da sopprimere qualsiasi allarme diffuso sull’uso di statine.
Oltre alle enormi somme di denaro che la prescrizione di statine comporta, non dimentichiamo le montagne di denaro che gli interventi chirurgici al cuore, l’installazione di stent e pacemaker assicurano al sistema medico. Non fraintendetemi, sono grato che questi cardiologi esistano e che una tecnologia così miracolosa sia disponibile. Tuttavia, è comunque importante chiedersi: se i dottori mettessero davvero in guardia i loro pazienti sugli zuccheri raffinati, si preoccupassero meno dei grassi saturi, promuovessero un’alimentazione ricca di nutrienti e cercassero di curare i loro pazienti con un approccio olistico e di medicina funzionale, non assisteremmo nel tempo a una notevole riduzione tra gli americani nell’uso di farmaci, a una minore dipendenza dai medici e a una significativa diminuzione degli interventi chirurgici al cuore?
E forse è proprio per questo che il sistema medico odierno è così restio alle idee presentate in questo articolo?
I medici non sono in grado di curare efficacemente il diabete di tipo 2
La cura del diabete di tipo 2 è un altro settore che si è dimostrato estremamente redditizio per il complesso medico-industriale odierno. La cosa sorprendente di tutto questo è che il diabete di tipo 2 può essere invertito, ovvero si può effettivamente guarire dal diabete! Parlando con un medico medio, probabilmente non lo pensereste. Raramente, se non mai, lo menzionano ai loro pazienti e forse nemmeno loro lo sanno. Sembra essere un segreto che tengono per sé, e posso immaginare perché quando ci si rende conto che i profitti previsti per il 2025 dell’industria del diabete raggiungeranno i 26,28 miliardi di dollari. Oh, certo, c’è qualche medico occasionale che potrebbe dire che una dieta a basso contenuto di carboidrati potrebbe prevenire la necessità di iniezioni di insulina per tutta la vita. Ma sembra che ce ne siano pochissimi.
In effetti, ho parlato con molti diabetici nel corso degli anni e nessuno di loro, da quanto ricordo, ha mai detto di aver smesso di prendere l’insulina o sembrava consapevole che la sua condizione potesse essere curata solo con la dieta. La maggior parte di loro lo vedeva come un problema che sarebbe durato tutta la vita e che avrebbe richiesto farmaci per sempre, inclusa la possibilità reale che la loro condizione sarebbe solo peggiorata nel tempo.
Ma come ha detto la defunta Sally Hallberg (medico specializzato in obesità) nel suo TEDx Talk del 2016, “per invertire il diabete di tipo 2 bisogna iniziare ignorando le linee guida fornite ai pazienti“. Questo perché le linee guida spesso contribuiscono al diabete e persino lo esacerbano. Ad esempio, al diabetico medio viene consigliato di consumare 40-65 grammi di carboidrati al giorno, più qualsiasi spuntino a base di carboidrati che consuma. Quindi, viene incoraggiato a mangiare in primo luogo proprio gli alimenti che causano il diabete! Riuscite a pensare a qualcosa di più assurdo di questo tipo di consiglio?
I medici spesso dicono ai diabetici di “andarci piano” con i carboidrati come pane e pasta; di consumarli con “moderazione”. Altrimenti, sono liberi di mangiare ciò che desiderano, purché monitorino i loro livelli di insulina e non “impazziscano” con i dolci. Questo è esattamente ciò che molti diabetici mi hanno detto nel corso degli anni. Ma tali raccomandazioni sono sbagliate tanto quanto un medico che dice a un paziente con cancro ai polmoni che può fumare, purché fumi con “moderazione” e non si lasci trasportare troppo.
Che tipo di medici sono questi? Che tipo di sistema medico è questo che promuove linee guida così stupide per i propri pazienti? Posso dirvelo. È il tipo di sistema medico che ha come massima priorità il potente dollaro. Coloro che pensano che i professionisti medici altamente istruiti e altamente qualificati non farebbero una cosa del genere, in particolare quando sono vincolati dal giuramento di Ippocrate, sono ingenui riguardo alla vera natura degli esseri umani. Le persone si impegneranno in ogni sorta di tradimento, crimini violenti e tradimento personale contro gli altri per continuare a guadagnare finanziariamente e i medici non sono immuni alla condizione umana.
Ci sono anche poche motivazioni tra i medici di oggi a esortare i loro pazienti a seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati o quella chetogenica quando c’è così tanto profitto nelle prescrizioni di Metformina (un farmaco ipoglicemizzante). Attualmente, le vendite della Metformina ammontano a circa 4,17 miliardi all’anno. Tuttavia, si prevede che il mercato globale di Metformina raggiungerà entro il 2030 oltre 6 miliardi di dollari all’anno. Negli Stati Uniti, tutte le vendite di farmaci ipoglicemizzanti sono stimate a 57,6 miliardi di dollari all’anno.
Di nuovo, seguite i soldi. E imparate a diffidare dei medici e del sistema di cui fanno parte. Questa è la vostra vita. Questa è la vostra salute. Imparate a essere il vostro stesso avvocato e non permettere a nessun medico di intimidirvi perché fate domande, usate la vostra capacità di pensiero critico e rifiutate di inchinarti al vitello d’oro del complesso medico-industriale odierno.