PIERRE-ANTOINE PLAQUEVENT – YOUSSEF HINDI, IL MILLENARISMO TEOPOLITICO DI ISRAELE

DiRedazione

11 Marzo 2025

Il millenarismo teopolitico di Israele di Pierre-Antoine Plaquevent e Youssef Hindi, pubblicato dalle Edizioni all’insegna del Veltro, si presenta come un’opera di grande rilevanza e coraggio intellettuale, capace di affrontare con incisività e rigore storico-analitico le profonde radici religiose che sottendono le attuali dinamiche geopolitiche in Medio Oriente.

Il libro si concentra sull’analisi delle fondamenta ideologiche e teologiche dello Stato d’Israele, con particolare riferimento alla corrente sionista messianica e al suo progetto di trasformare Israele da uno stato laico e plurietnico in una teocrazia razziale di diritto divino. Attraverso una narrazione accurata e documentata, gli autori esplorano come la reinterpretazione di antichi miti biblici sia stata strumentalizzata per legittimare politiche violente di conquista e pulizia etnica, evidenziando come tali narrazioni assumano oggi una dimensione geopolitica di rilievo internazionale.

La tesi centrale dell’opera è che il sionismo messianico, attraverso una lettura strumentale e mitologizzante dei testi sacri, abbia creato dei veri e propri “miti fondatori” che giustificano moralmente e teologicamente l’espansione territoriale e l’oppressione del popolo palestinese. Gli autori approfondiscono come tale narrativa abbia influito sulle scelte politiche e militari di Israele, spesso con conseguenze drammatiche e violente, documentando episodi storici e contemporanei.

Particolare attenzione è rivolta al progetto di ricostruzione del Tempio di Gerusalemme, un obiettivo cardine del millenarismo sionista. Secondo tale visione, la ricostruzione del Tempio segnerebbe l’inizio dei tempi messianici e trasformerebbe Israele in un intermediario privilegiato tra Dio e l’umanità, una sorta di “Vaticano armato”. Tuttavia, per realizzare tale progetto, Israele deve risolvere il conflitto con il mondo islamico attorno alla Spianata delle Moschee, considerata dagli ebrei “Monte del Tempio” e dai musulmani “al-Haram al-Sharif”, terzo luogo santo dell’Islam.

Il libro non manca di fornire una rigorosa analisi geopolitica, collocando il conflitto israelo-palestinese all’interno del più ampio scontro fra Occidente e Oriente, con particolare riferimento agli equilibri internazionali in corso di ridefinizione tra Stati Uniti, Russia, Cina e Iran. Emergono così le connessioni tra le ambizioni teopolitiche di Israele e le dinamiche globali, in cui visioni del mondo antagoniste si scontrano violentemente.

La prefazione di Claudio Mutti arricchisce ulteriormente l’opera, approfondendo il concetto di “mito fondatore” e analizzando criticamente la funzione politica e simbolica del mito dell’Olocausto, considerato come uno strumento per legittimare il potere e l’impunità dello Stato di Israele.

Lo stile degli autori è incisivo, accurato e documentato, con un ricco apparato di note che forniscono solide basi alle argomentazioni presentate. Il testo, denso ma accessibile, si rivolge sia ad un pubblico di specialisti sia a lettori interessati ad approfondire le radici teologiche, storiche e geopolitiche dell’attuale situazione internazionale.

In definitiva, Il Millenarismo Teopolitico di Israele rappresenta un contributo essenziale per comprendere le dinamiche profonde del conflitto mediorientale, offrendo al lettore strumenti critici fondamentali per interpretare le attuali tensioni globali e le possibili evoluzioni future.

Pierre-Antoine Plaquevent – Youssef Hindi, Il millenarismo teopolitico di Israele, Edizioni all’insegna del Veltro, Parma 2025, pp. 208, € 25,00 – disponibile QUI

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