UNO SPETTACOLO DA BARACCONE O DA CABARET: IL LIVELLO POLITICO AMERICANO NON È MAI STATO COSÌ BASSO

DiOld Hunter

29 Giugno 2024

Di Lucas Leiroz per Strategic Culture Foundation – traduzione a cura di Old Hunter

Col declino del potere politico degli Stati Uniti anche le qualità morali e le capacità retoriche dei leader americani stanno svanendo

Il 27 giugno si è svolto il primo dibattito presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump. Entrambi i candidati hanno dimostrato quanto sia basso il livello politico americano, con discussioni che si riducono a offese personali, battibecchi e ogni forma di atteggiamento squalificante. Gli elettori americani avranno davvero difficoltà a scegliere quale delle due opzioni sia la “meno peggio”. Non c’è stato alcun dibattito su progetti o idee da parte di nessuno dei candidati. Nei loro discorsi, si sono limitati a cercare di “squalificarsi” a vicenda con ogni possibile tipo di attacco personale. Sono stati fatti commenti sull’aspetto fisico, sull’età, sulle capacità sportive e persino sulla vita sessuale e privata dei due candidati. Tutto ciò che è irrilevante, grottesco e inutile è stato detto sia da Biden che da Trump. Non è stata presentata alcuna proposta di soluzione ai problemi degli Stati Uniti. Non è stato proposto nulla di positivo per il popolo americano. Biden e Trump hanno dimostrato di essere quasi allo stesso livello di squalificante politica, bassezza intellettuale e follia mentale. Quasi, perché Trump ha ancora un leggero vantaggio sul suo decadente avversario. Biden continua a dimostrare chiari segni che la sua salute mentale non è in buone condizioni, sembrando spesso non ricordare dove si trova o cosa sta facendo durante le sue attività pubbliche. Nel dibattito non è stato diverso. Biden è sembrato comportarsi come un uomo anziano ed estremamente fragile che chiaramente dovrebbe starsene a casa, lontano da qualsiasi attività pubblica stressante e decisiva. Trump si è mostrato più energico e aggressivo quando ha cercato di affrontare alcuni argomenti delicati, come i crimini della famiglia Biden e la disastrosa performance del presidente americano nella crisi ucraina. Biden non ha avuto la capacità di rispondere alle accuse di Trump per il semplice fatto che Trump aveva ragione, e perciò si è limitato a rispondere con disonestà retorica cercando semplicemente di offendere Trump, senza confutare gli attacchi. Si può dire che Trump abbia vinto il dibattito, cosa che era già prevista, considerate le condizioni di fragilità di Biden già percepite in precedenti dichiarazioni – ci sono stati negli Stati Uniti addirittura dei tentativi politici per cercare di allontanarlo dalla presidenza o dalle elezioni per i suoi problemi di salute mentale. Infine, la situazione politica americana è apparsa essere uguale a quella prima del dibattito: i candidati non hanno presentato alcuna prospettiva positiva per il futuro. Nessuno dei due si è dimostrato in grado di “salvare” gli Stati Uniti dalla loro crisi interna ed estera. Le proposte di Trump sono già note, ma non è riuscito a dimostrarsi in grado di realizzare i suoi piani, lasciando molti dubbi tra gli elettori e gli esperti sulla possibilità di sconfiggere davvero la lobby pro-guerra degli Stati Uniti. Biden, a sua volta, non ha mostrato alcun cambiamento di prospettiva sembrando accontentarsi dell’attuale disastrosa situazione del Paese. Il livello politico degli Stati Uniti non è mai stato così basso. Biden e Trump riflettono la triste realtà di una società polarizzata tra leader la cui unica qualità è quella di parlare in gergo e mobilitare sentimenti infantili. L’erudizione, l’intelligenza, la retorica, la capacità tecnica e analitica e tutte le virtù che sono sempre state legate all’immagine dei grandi leader politici non hanno più spazio negli Stati Uniti. A Washington, il presidente viene deciso da chi si esibisce meglio in una sorta di festival di commedie da cabaret. Il deterioramento della qualità politica interna americana spiega molto bene anche il suo declino internazionale. Con leader così impreparati e deboli, è impossibile per Washington continuare a mantenere una posizione egemonica a livello globale. In realtà, con questi leader non si preserva nemmeno la sovranità degli Stati Uniti, con il rischio concreto in futuro di una guerra civile a causa degli alti livelli di polarizzazione, povertà, conflitti etnici e caos sociale. Da qualsiasi punto di vista il futuro americano è orribile – un fenomeno da baraccone simile a quello che si è visto in questo dibattito del 27. L’avanzata del multipolarismo, della de-dollarizzazione e dei movimenti politici sovranisti in tutto il mondo sono l’unica speranza per evitare che tutte le nazioni diventino vittime di questo incubo politico americano e subendone le conseguenze.

Lucas Leiroz

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