Di Mike Mihajlovic per Black Mountain Analysis – traduzione a cura di Old Hunter

L’estate è arrivata… le ondate di calore stanno arrivando e, con loro, la tanto annunciata e attesa nuova arma miracolosa ucraina: sua “maestà”, l’F-16.

Ho già scritto un’analisi di questo aereo e non c’è nulla di sconosciuto.

La prima domanda sul ruolo degli F-16 in Ucraina riguarda la loro collocazione. Diversi campi d’aviazione ben attrezzati possono potenzialmente ospitarli, ma sono ben noti e di tanto in tanto la Russia li attacca, quindi le possibilità che diventino delle basi permanenti sono improbabili. L’F-16 è un aereo impegnativo e richiede equipaggi per manutenzione e logistica perfettamente addestrati e riforniti. Inoltre, richiede piste perfette, che non sono sempre disponibili. Pertanto, potrebbero essere collocati in basi alleate, come in Polonia e Romania. Da lì, potrebbero effettuare sortite di combattimento, il che rappresenta la strada sicura per un’escalation che è solo un “capello” lontano dalla Terza Guerra Mondiale. Supponiamo che in Ucraina ne arrivino una dozzina e trovino rifugio in strutture protette. La distanza di volo dalla prima linea è ampia, quindi potrebbero essere usati come vettori di missili a lunga gittata. Gli attacchi diretti a corto raggio contro le posizioni russe sono troppo rischiosi, quindi uno dei ruoli potrebbe essere quello di provocare, esporre e liberare la strada per gli attacchi ATCMS. Potrebbero essere usati per lanciare droni esca ad ampio raggio per innescare e saturare le difese aeree. Gli strateghi occidentali hanno grandi aspettative che l’F-16 degraderà seriamente e supererà le finora eccezionali difese aeree integrate russe. L’F-16 è in ogni caso una piattaforma molto capace e, nei conflitti precedenti, si è dimostrato formidabile contro difese aeree obsolete. In molte aggressioni degli Stati Uniti e della NATO è stato il cavallo di battaglia, ma ha anche subito perdite. Ad esempio, durante l’aggressione della NATO alla Jugoslavia, è stato uno dei principali strumenti delle forze aeree alleate. In questa guerra, gli F-16 statunitensi erano equipaggiati con towed decoys [esche bersaglio trainate (*)], ma anche con esche (allora) molto sofisticate, uno fu abbattuto e ci sono indicazioni che molti furono danneggiati. Il sistema di esche trainate AN/ALE-50 è stato sviluppato dalla Raytheon per proteggere diversi aerei militari statunitensi da missili a guida radar. L’ALE-50 è composto da un controller di lancio, un lanciatore e un’esca trainata. Può essere utilizzato su diverse piattaforme senza alcuna modifica. L’esca aerea sacrificabile dell’ALE-50 viene trainata dietro l’aereo quando viene dispiegata. L’esca protegge l’aereo ospite, fornendo un bersaglio più attraente, e guida il missile a guida radar lontano dall’aereo e verso l’esca.

Il cuore delle esche rimorchiate è un trasmettitore che amplifica e ritrasmette tutti i segnali che riceve; in questo modo, appare come un bersaglio attraente con un elevato RCS sui radar avversari. In parole povere, i decoys trainati sono piccoli trasmettitori trascinati dietro un aereo. Si tratta di un’esca a stato solido con amplificatori GaN a stato solido.

Le esche trainate sono utili contro avversari con AD inferiori, ma il loro valore è sceso a zero in Ucraina. Pertanto, sono state sviluppate nuove esche “fire and forget” [spara e dimentica].

Droni esca

I droni esca non sono una novità e anche la Russia li sta utilizzando in gran numero. Da parte ucraina, l’aiuto e il sostegno degli alleati all’Ucraina ha portato alla modifica degli aerei di epoca sovietica ancora operativi in Ucraina, come MiG-29, Su-24 e Su-27, per l’uso di AGM-88 HARM, Su-24 per Storm Shadow/SCALP e ora sono in corso modifiche per l’uso delle più recenti esche ADM-160. Le modifiche non sono tecnicamente difficili, ma richiedono tempo. Una volta che l’F-16 sarà in Ucraina (o forse in Romania o Polonia), il DM-160 sarà montato sulla sua piattaforma di lancio “naturale”.

MiG ucraini con armi USA/NATO.

Qualche anno fa, la Marina statunitense ha assegnato a Raytheon un contratto da 35 milioni di dollari per aggiornare l’attuale drone EW a bassa osservabilità ADM-160 al costo di circa 120.000 dollari per unità. L’idea di base era che questi missili potessero essere utilizzati come esche per distrarre la difesa aerea del nemico, costringendolo a consumare munizioni e a cambiare la posizione dei lanciatori, indebolendo la difesa aerea ancor prima dell’avvicinamento del gruppo d’attacco. Tali esche hanno un buon raggio d’azione di 925 km e un tempo di permanenza sull’area di operazioni da 40 a 70 minuti, a seconda del profilo di volo e della velocità.

ADM-160 montati su F-16.

Possono raggiungere un’altitudine di 12 km e hanno una velocità massima di 0,9 Mach. L’uso di queste esche nella prima ondata di attacco attira l’AD, crea interferenze ed esaurisce le capacità di difesa missilistica dell’area designata. Il segreto è ingannare gli operatori dell’AD nemico e fargli credere che le esche siano aerei veri. Per ottenere questo risultato, le esche devono produrre una firma radar molto simile a quella degli aerei reali. La tecnologia alla base di questa esca non è nuova: il prototipo è stato sviluppato circa 17 anni fa, ma non è entrato in produzione di serie. Tuttavia, lo sviluppo non si è fermato al primo prototipo, ma si è evoluto con l’aumento della portata da 450 a 925 km e con l’aggiunta dei componenti EW. L’ultima versione, l’AD-1M60B MALD-J decoy (tutte le modifiche), è un missile da crociera lanciato da un aereo. Si differenzia dal tipico missile d’attacco per l’assenza di testata [esplosiva]. Al posto della testata, utilizza un carico utile unico: componenti elettronici attivi o passivi, a seconda della modifica e del design. Questo equipaggiamento è montato in una fusoliera lunga 2,85 metri a sezione quadrata. Ha ali ripiegabili con un’apertura di 1,7 metri, il peso iniziale è di circa 110 kg e il modulo di disturbo è installato nel cono. Dietro di esso si trovano il vano hardware, i serbatoi di carburante e altre attrezzature funzionali. È dotato di un turbogetto TJ-150 Hamilton Sundstrand e può raggiungere una velocità di 0,9 Mach e volare a una velocità di crociera di 0,6 Mach.

AD-1M60B MALD-J

Le caratteristiche delle prestazioni non sono male, e hanno dato agli americani un motivo per dichiarare con arroganza che è stata presumibilmente trovata una forma efficace di protezione dell’aviazione NATO dai sistemi di difesa aerea russi – “lanciando massicciamente droni simili…”. Nel dicembre 2019, la RAND Corporation ha pubblicato un rapporto intitolato “Overextending and Unbalancing Russia”, che forniva brevi informazioni sulle misure destinate a contenere l’AD russo. In particolare, nella sezione “Ground and multi-modem operations” c’era una voce dedicata agli “sciami di droni”. Secondo alcune fonti “non rivelate” del Pentagono, la Marina e l’Aeronautica statunitensi hanno ricevuto più di 2.000 esche di questo tipo tramite diversi contratti multimilionari con Raytheon. La RAND ha valutato questi droni esca come un mezzo altamente efficace per superare la zona A2/AD1 (Anti-Access/Area-Denial) creata dal sistema di difesa aerea a strati russo. La Raytheon intendeva soprattutto i sistemi S-400 e S-300.

Capacità

La prima cosa tra le tante che questa esca può fare è simulare una superficie riflettente effettiva (ERS) o una sezione d’urto radar (RCS) della maggior parte dei tipi di armi subsoniche da attacco aereo, nonché dell’aviazione tattica e strategica (dal missile antinave stealth LRASM al caccia F-22A e al bombardiere strategico portamissili B-1B). Ciò si ottiene integrando nell'”esca” un modulo di emissione radio multibanda ad alta energia costruito attorno a un dispositivo programmabile basato su una lente di Luneberg. Questo dispositivo può variare i parametri dell’intensificatore d’immagine da 0,01-0,02 m² a diverse decine di m². La seconda capacità imita parzialmente i parametri di frequenza delle radiazioni dei sistemi radar di bordo dei caccia multiruolo delle generazioni “4+/++”, in servizio presso le forze aeree della NATO, le forze aerospaziali russe e le forze aeree cinesi. L’intento è quello di confondere temporaneamente gli operatori dei sistemi di ricognizione elettronica nemici e i piloti che si affidano alle informazioni delle stazioni di allarme di bordo. Questa tecnica è implementata con un modulo antenna aggiuntivo nel “ripieno” radioelettronico, alimentato da diversi transistor a microonde al nitruro di gallio a basso rumore accoppiati a filtri RFT (Radio Frequency Tunable). Il terzo è la modularità: il 9 settembre 2015, Raytheon e il Naval Research Laboratory hanno annunciato di aver creato un’architettura MALD-J modulare e a sostituzione rapida per la guerra elettronica. Quattro carichi utili, ciascuno personalizzato per una missione e una minaccia specifica, sono stati dimostrati in 12 voli. Ciascuno di essi può essere scaricato da un veicolo di supporto e sostituito nell’esca in meno di un minuto, rendendo difficile per gli operatori della difesa aerea nemica identificarne il funzionamento e le caratteristiche. Altri miglioramenti riguardano le tecniche di mimetizzazione. Di conseguenza, nel luglio 2016, Raytheon ha ricevuto un contratto per l’evoluzione del MALD-J, chiamato MALD-X. Questo contratto include un carico utile migliorato per la guerra elettronica, la capacità di volare a bassa quota e un collegamento dati migliorato con supporto di rete. Secondo i documenti dottrinali dell’Aeronautica militare statunitense, le operazioni di soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD): “sono tutte le operazioni militari che neutralizzano, distruggono o sopprimono temporaneamente le difese aeree terrestri utilizzando la distruzione aerea”. Tuttavia, i numerosi studi condotti dagli specialisti del Pentagono per studiare il sistema stratificato di difesa aerea russa e i voli degli aerei da ricognizione degli Stati Uniti e dei Paesi della NATO non hanno risposto alla domanda: quale prezzo pagherà l’Aeronautica statunitense per risolvere questo problema? Le simulazioni di operazioni SEAD condotte dal Laboratorio di ricerca dell’aeronautica militare statunitense hanno mostrato un risultato desolante: fino all’80% di perdite di aerei d’attacco e di mezzi di attacco aereo nel primo giorno dell’operazione. Tuttavia, secondo gli esperti militari, l’uso da parte del nemico di missili da crociera/droni da richiamo di piccole dimensioni del tipo ADM160A MALDJ può comportare una complicazione nel lavoro dei sistemi AWACS ed ELINT terrestri e aerei della Russia. Inoltre, a tal punto che le strutture di calcolo dei sistemi radar di sorveglianza, dei radar aviotrasportati degli aerei da combattimento e dei sistemi missilistici di difesa aerea saranno seriamente sovraccaricate, e i loro operatori saranno psicologicamente depressi a causa dell’enorme numero di simulatori aerei, che supereranno la capacità di qualsiasi radar moderno. Questo creerà enormi difficoltà nei calcoli anche dei moderni sistemi missilistici antiaerei. Un aspetto che non può essere ignorato. Dopo tutto, la cosa più pericolosa è la malizia, sottovalutare il nemico. Bisogna sapere che i nuovi “inganni” americani possono essere efficaci solo in combinazione con missili da crociera strategici del tipo Tomahawk, AGM-158A/B tattici, Storm Shadow, SCALP, e Taurus. Questi missili possono seguire il bersaglio, guidati solo dal modulo GPS e dal suo INS che utilizza sensori di correlazione termica-ottica. Il MALD-J ha una fusoliera angolare compatta lunga poco più di 2 metri ed è adatto ad essere trasportato nei piloni del B-52. Il B-52 può trasportarne 16. Inoltre, la compattezza permette di essere trasportato sui piloni sotto ala di molti caccia. Ad esempio, l’F-16 può trasportarne fino a sei. Tutti gli altri aerei della NATO che possono trasportare missili aria-aria AIM-120 possono trasportare anche il MALD-J. Come accennato, sono stati sviluppati adattatori per i MiG e i Sukhoi ex-sovietici (come gli adattatori per l’AGM-88 HARM).

B-52 armato con ADM-160 MALD sui piloni esterni delle ali

Nella parte anteriore si trova un radome radiotrasparente, sotto il quale sono installati un’antenna passiva del complesso ELINT e un emettitore multifrequenza che simula le onde elettromagnetiche delle gamme del millimetro, del centimetro, del decimetro e del metro con un potente amplificatore. Prima di modellare una frequenza e una potenza specifiche dell’emettitore, le antenne di bordo del ricevitore ELINT del missile decoy identificano e registrano i parametri del segnale irradiato, dopodiché i dati entrano nel dispositivo di generazione del segnale di contromisura. Di conseguenza, sugli indicatori radar del radar di tracciamento e controllo del fuoco AD appaiono dei marcatori di bersaglio corrispondenti alla RCS di un aereo esca (F-15, F-16 o F22A, ad esempio) preselezionato dai pianificatori della missione. Gli Stati Uniti continuano a fornire a Kiev tutti i tipi di sistemi vecchi e avanzati. Il resto della NATO lo segue. Queste esche molto capaci sono già state consegnate in piccole quantità e applicate in alcuni attacchi ucraini. Il primo utilizzo registrato è stato il 12 maggio 2023, durante l’attacco a Lugansk. Gli ucraini hanno utilizzato il Su-24 come lanciatore e il MiG-29 come scorta. È successo che l’AD russo ha individuato gli attaccanti e li ha abbattuti dopo che avevano lanciato delle esche. Anche queste esche sono state distrutte. Il relitto è stato esaminato in uno dei siti di schianto ed è stata trovata la targhetta con il tipo e il numero.

AD-1M60B MALD-J abbattuto

L’aviazione tattica delle Forze armate ucraine nelle direzioni operative di Kramatorsk e Kurakhovsky ha già iniziato l’uso combinato di esche ADM160B/C (MALD-J). Vengono utilizzate in modo tecnicamente verificato, tenendo conto delle loro caratteristiche prestazionali, delle caratteristiche del terreno e della formazione delle brigate missilistiche antiaeree russe. La determinazione e l’analisi della direzione da attaccare vengono effettuate utilizzando sensori interferometrici di intelligence elettronica collocati sulle esche ADM160B MALD-J e attraverso i satelliti di intelligence elettronica dell’Aeronautica militare statunitense. A seconda di vari fattori, il volo può avvenire in linea retta o con manovre (loitering) in una determinata area. L’uso di esche ADM160В MALD-J crea ulteriore stress per l’AD russa, e l’espansione dei missili su di esse crea opportunità per raffiche di missili HIMARS o ATACMS di attaccare batterie AD o altri obiettivi di grande valore. In ogni caso, senza pianificazione e senza il supporto dell’intelligence ELINT della NATO, l’Ucraina non può fare nulla. Il loro ruolo è ausiliario: fornire la logistica, occasionalmente agire come equipaggi in unità miste e premere i pulsanti di lancio. Tutto il resto è il risultato di una meticolosa pianificazione della NATO. Il previsto arrivo di diversi F-16 “pre-owned” orienta ancora una volta i discorsi sulle armi miracolose, che finora sono stati ripetuti decine di volte. Probabilmente sapete già che non c’è un’unica arma o sistema che deciderà il vincitore in questo conflitto. L’F-16 sarà probabilmente preso di mira al suo arrivo, ed è questione di tempo prima che nei campi o nei rifugi distrutti ci siano i primi relitti fumanti. Alcuni potrebbero decollare e lanciare queste esche, ma per fare qualcosa di anche solo lontanamente importante, le quantità devono essere contate a centinaia. Queste esche creeranno qualche grattacapo agli equipaggi dell’AD, ma l’impatto complessivo sarà come molte delle precedenti “armi miracolose” consegnate dai cosiddetti alleati ucraini. Come si può vedere, distruggere un vettore di queste esche è cruciale quanto distinguere accuratamente l’esca dal bersaglio reale. La risposta russa sarà come quella a qualsiasi altra arma occidentale molto apprezzata: gli equipaggi delle AD [le Difese Aeree] sono esperti e le attrezzature esistenti sono più che in grado di distinguere i bersagli reali dalle esche. Le unità di guerra elettronica regoleranno le contromisure per disturbare i sistemi di guida e abbattere le esche. Le basi dove potrebbero stazionare le portaerei saranno sottoposte a un monitoraggio costante e ad attacchi occasionali.

Referenze:

  1. Overextending and Unbalancing Russia, Assessing the Impact of Cost-Imposing Options file:///C:/Users/MihajlovicMi/Downloads/RAND_RB10014.pdf
  2. Three Fingers of Death: Soviet 2K12 KUB (SA-6 Gainful) Missile System
  3. https://web.archive.org/web/20180918193724/http://www.dote.osd.mil/pub/reports/FY2014/pdf/af/2014mald.pdf
  4. Армейский Сборник, Минобороны России, № 7 июль, 2024, ПРИМАНКА ВОЗДУШНОГО БАЗИРОВАНИЯ: Удастся ли дрону MALD-J обмануть российскую систему ПВО.

(*) “Towed decoys, letteralmente “esche trainate”, un dispositivo bersaglio per la guerra elettronica impiegato per confondere i sistemi di difesa basati sull’utilizzo del radar.

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