CINQUE CONSIDERAZIONI SULLA DECISIONE DEGLI STATI UNITI DI SCHIERARE MISSILI A RAGGIO INTERMEDIO IN GERMANIA

DiOld Hunter

13 Luglio 2024

Di Andrew Korybko – traduzione a cura di Old Hunter

Questa mossa trasformerà radicalmente l’architettura della sicurezza europea e seppellirà i piani di riforma del Presidente Putin.

La scorsa settimana Biden e Scholz hanno concordato che gli Stati Uniti inizieranno in Germania il dispiegamento a rotazione di missili a raggio intermedio a partire dal 2026, il che, secondo il ministro della Difesa Pistorius, darà al suo Paese il tempo di sviluppare armi simili. La Russia ha avvertito che questa decisione rischia di innescare un’escalation incontrollabile. Allo stesso tempo, Germania, Polonia, Francia e Italia hanno firmato una lettera di intenti per sviluppare congiuntamente missili da crociera a lungo raggio. Ecco cinque considerazioni sugli sviluppi che ne derivano:

1. La responsabilità del ritiro dal Trattato INF è di Trump

L’ex leader americano ha ritirato il suo Paese dal Trattato sui missili nucleari a raggio intermedio della fine degli anni ’80 nel 2019 con il falso pretesto che la Russia stava segretamente violando il patto, ma molti hanno interpretato questa mossa come finalizzata a dare agli Stati Uniti ulteriori possibilità per contenere la Cina. Biden probabilmente avrebbe ritirato gli Stati Uniti dal Trattato dopo l’inizio dell’operazione speciale da parte della Russia se Trump non l’avesse fatto prima, ma anche così, il punto è che la decisione avventata di Trump è direttamente responsabile di quest’ultima escalation.

2. La Germania resta il principale partner militare degli Stati Uniti in Europa

La Polonia ha fatto molto nell’ultimo decennio per presentarsi come Stato d’avanguardia della NATO contro la Russia, ma alla fine è stata la Germania a essere scelta per ospitare questo dispiegamento missilistico a rotazione, confermando così che gli Stati Uniti contano su questo Paese come leader per il contenimento della Russia dopo la fine del conflitto ucraino. Non è compito di questa analisi approfondirlo, ma i lettori possono saperne di più sul concetto di “Fortezza Europa” qui, dove si descrive il modo in cui gli Stati Uniti e la Germania stanno perseguendo congiuntamente il suddetto piano.

3. Il patto sui missili da crociera porterà a un più stretto coordinamento militare dell’UE

La stretta cooperazione tecnico-militare che sarà necessaria tra Germania, Polonia, Francia e Italia per

sviluppare congiuntamente missili da crociera a lunga gittata dovrebbe aumentare in modo significativo il loro coordinamento generale e creare le basi per un esercito dell’UE a guida tedesca o per un sotto-blocco della NATO a guida tedesca. Entrambi i risultati rappresenterebbero un’ulteriore manifestazione del piano di Trump per la NATO, che è già in fase di parziale attuazione, come si è detto qui all’inizio di luglio.

4. La Russia in risposta probabilmente dispiegherà armi simili a Kaliningrad, in Bielorussia e in Crimea

Il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha promesso che il suo Paese risponderà a questo sviluppo, che potrebbe prevedibilmente assumere la forma di un dispiegamento di armi simili a Kaliningrad, in Bielorussia e in Crimea, da dove potrebbero poi facilmente colpire le principali infrastrutture della NATO nell’UE. Se ciò dovesse accadere, probabilmente l’Occidente lo interpreterebbe come una cosiddetta “escalation non provocata” per giustificare altre escalation nei suoi programmi, mettendo così in moto un pericoloso circolo vizioso.

5. Il ritorno della vecchia mentalità da Guerra Fredda di una distruzione reciproca assicurata

Il dispiegamento a raggio breve e intermedio di missili a capacità nucleare in Europa da parte di Stati Uniti e Russia porterà al ritorno della mentalità della vecchia Guerra Fredda della distruzione reciproca assicurata, tenendo presente la rapidità con cui il mondo potrebbe finire nel peggiore dei casi. Insieme alla “linea di difesa dell’UE“, che di fatto funzionerà come una nuova cortina di ferro, il cittadino occidentale medio diventerà ancora più manipolabile dai suoi governi di quanto non lo sia già in nome della “sicurezza”.

La sequenza degli eventi sopra descritta trasformerà radicalmente l’architettura della sicurezza europea e seppellirà i piani di riforma del Presidente Putin, che erano già in fase di pre-morte prima di quest’ultima mossa a causa di quanto gli Stati Uniti hanno fatto dal 2022, ma che avevano ancora qualche flebile speranza di sopravvivenza. L’unico scenario realistico che rimarrebbe è che gli Stati Uniti e la Russia controllino responsabilmente questo ciclo di escalation concordando un altro patto strategico sulle armi una volta terminato il conflitto ucraino.

Andrew Korybko

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