La “nuove forze produttive di alta qualità” e la rivoluzione tecno-scientifica di Xi Jinping.

di Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli

Il processo di sviluppo del marxismo del Ventunesimo secolo, imperniato sul pensiero di Xi Jinping, ha ormai acquisito un nuovo successo analitico attraverso l’introduzione della categoria teorica, basata dialetticamente sulla praxis sociale, delle “nuove forze produttive di alta qualità”.

Tale concetto ha assunto un ruolo rilevante nell’immaginario collettivo di centinaia di milioni di cinesi, oltre che di numerosi stranieri, soprattutto a partire dalle due sessioni dell’Assemblea Popolare Nazionale del marzo 2024: le nuove superforze produttive acquisiscono sul piano materiale un volto assai tangibile nelle auto cinesi già ora senza conducenti, nell’egemonia di Pechino rispetto alle comunicazioni quantistiche e all’intelligenza artificiale, oltre che nei capillari servizi di consegna robotizzata di cibo per i cittadini del gigantesco paese asiatico, solo per fare alcuni esempi riguardo alla dinamica attuale e in via di accelerazione del ciclo di  rivoluzione tecnoscientifica in corso.

Proprio il 5 marzo 2024 Xi Jinping, segretario generale del partito comunista cinese, ha dichiarato che “lo sviluppo di nuove forze produttive di alta qualità non consiste nel trascurare o abbandonare le industrie tradizionali. Bisogna prevenire la corsa precipitosa ai progetti e la formazione di bolle industriali, ed evitare di adottare un unico modello di sviluppo”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di afferrare con fermezza il compito primario dello sviluppo di alta qualità e di sviluppare le nuove forze produttive di alta qualità in accordo con le condizioni locali. Di fronte a un nuovo ciclo di rivoluzione scientifica e tecnologica e di cambiamento industriale, occorre cogliere le opportunità, aumentare l’innovazione, coltivare e far crescere nuove industrie, anticipando la pianificazione e la costruzione industrie del futuro e migliorando il moderno sistema industriale.

Le nuove forze produttive di alta qualità sono una forza produttiva avanzata contemporanea, nata dallo sviluppo rivoluzionario delle tecnologie, da un’allocazione innovativa di fattori di produzione e da una profonda trasformazione e un aggiornamento industriale. La scienza e la tecnologia avanzate sono la forza trainante intrinseca per la generazione di nuove forze produttive di alta qualità; il loro sviluppo mira a soddisfare meglio il desiderio delle persone di una vita migliore, ad evidenziare la necessità di attuare completamente, accuratamente e in modo completo i nuovi concetti di sviluppo, a promuovere la trasformazione verde della produzione e dello stile di vita dell’intera società e a realizzare la coesistenza armoniosa tra uomo e natura, dando così più slancio allo sviluppo economico di alta qualità.

Le nuove forze produttive di alta qualità possono sembrare un po’ enigmatiche, ma in realtà possono essere viste ormai ovunque nella Cina odierna: dai pagamenti “face-swiping” nei minimarket, all’esperienza delle auto senza conducente, ai servizi di consegna di cibo robotizzati, all’intelligenza artificiale, alle comunicazioni quantistiche, all’ingegneria genetica e così via. Le nuove forze produttive di alta qualità sono entrate silenziosamente nella nostra vita e derivano non solo dalla trasformazione e dal potenziamento delle forze produttive tradizionali, ma anche dall’innovazione e dallo sviluppo della scienza e della tecnologia. Secondo il Global Innovation Index 2023 pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, la Cina è al primo posto al mondo in sei indicatori.

Dal punto di vista delle catene industriali e di approvvigionamento globale, gli interessi dei vari paesi sono stati a lungo profondamente integrati. Lo sviluppo della Cina è inscindibile da quello del resto del mondo e lo sviluppo del mondo ha bisogno anche della Cina. Nell’accelerare lo sviluppo di nuove forze produttive di alta qualità, la Cina espanderà anche l’apertura di alto livello verso il mondo esterno, rafforzerà gli scambi e la cooperazione con il mondo e formerà a livello globale un ecosistema di innovazione aperta e competitiva.”[1]


[1] “Cina: promuovere lo sviluppo di alta qualità con le nuove forze produttive di alta qualità” 6 marzo 2024, in italian.cri.cn

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