LE SCELTE DI TRUMP SONO TUTTE DI FALCHI NEOCON FEROCEMENTE DEVOTI A ISRAELE

DiOld Hunter

14 Novembre 2024

di Mike Whitney per The Unz Review   –   Traduzione a cura di Old Hunter

La formazione da falco di Trump inizia a sembrare una riunione dei peggiori interventisti statunitensi. L’uomo che ha detto “niente guerre” ha creato un gabinetto che chiaramente ne desidera quella prossima. @ghida_fakhry

Non è il gabinetto pro-Israele di Trump. È il gabinetto pseudo-americano di Israele. Alon Mizrahi @alon_mizrahi

Oh, cazzo! È finita prima ancora di iniziare! Nick@NickJ132388

Se George W. Bush venisse eletto per un terzo mandato, ecco da chi sarebbe composto il suo gabinetto: Rubio, Waltz, Stefanik, Hegseth. Non c’è un pacifista tra loro. Non c’è un candidato anti-guerra tra loro. Nemmeno un non-interventista. Ogni singola scelta è di un falco duro e puro della guerra, impegnato a marciare a passo militare con lo stato paria più famigerato del mondo, Israele.

Cominciamo con la scelta di Trump per il ruolo di Segretario alla Difesa, l’uomo che ha il compito di dirigere il Dipartimento della Guerra e di agire come principale responsabile e consigliere della politica di difesa. Trump ha scelto il conduttore televisivo della Fox Pete Hegseth, “un veterano decorato dell’esercito che ha prestato servizio in Iraq e in Afghanistan e a Guantanamo Bay”. Hegseth non ha alcuna competenza o esperienza amministrativa, ma è un fedele sostenitore di Trump che condivide il punto di vista del presidente sulle politiche “woke” nell’esercito. Ma soprattutto, Hegseth è un fervente sostenitore di Israele che pensa che gli interessi dello Stato ebraico siano indissolubilmente legati a quelli degli Stati Uniti. Leggete questo breve estratto del libro di Pete Hegseth, “American Crusade, Our Fight to Stay Free” (2020), pubblicato sul sito Twitter di Michael Tracey:

“In parole povere: se non capisci perché Israele è importante e perché è così centrale nella storia della civiltà occidentale, con l’America come sua più grande manifestazione, allora non vivi nella storia. La storia dell’America è inestricabilmente legata alla storia giudaico-cristiana e allo stato moderno di Israele. Puoi amare l’America senza amare Israele, ma questo mi dice che la tua conoscenza della Bibbia e della civiltà occidentale è tristemente incompleta…

Se ami l’America, dovresti amare Israele. Condividiamo la storia, condividiamo la fede e condividiamo la libertà. Amiamo le persone libere, la libertà di parola e i liberi mercati. E mentre l’America è benedetta da due grandi e bellissimi oceani che la proteggono, Israele è circondato da tutti i lati da paesi che un tempo cercavano, o cercano ancora, di cancellare quella nazione dalle mappe.

La battaglia si combatte anche sul suolo israeliano. Durante ogni viaggio che faccio in Israele per FOX Nation e nel mio tempo libero, scopro un nuovo modo in cui gli islamici e i loro complici di sinistra cercano di negare la storia e l’eredità ebraica. Oggi, gli islamici a Gerusalemme stanno tentando di affermare che il Tempio Sacro costruito da Re Salomone e ricostruito da Erode non è mai esistito. A quanto pare, vogliono farci credere che gli ebrei, da Abramo a Gesù, non abbiano mai compiuto sacrifici, costruito o pregato su quel particolare pezzo di proprietà immobiliare. La “negazione del Tempio” è un altro strumento con cui cercano di cancellare gli ebrei e lo stato ebraico. Se ciò non fosse abbastanza delirante, in un recente viaggio a Betlemme, il luogo di nascita di Gesù, ho scoperto che ora i palestinesi affermano che Gesù non era in realtà ebreo ma palestinese. Provate a fare un tentativo, oppure guardate i miei due documentari su FOX Nation sull’argomento: La Battaglia nella Città Santa e La Battaglia a Betlemme”. Michael Tracey@mtracey

Un Segretario alla Difesa non deve essere imparziale per assolvere alle sue responsabilità nei confronti del presidente e del popolo americano, ma fa venire voglia di chiedersi come il fanatismo pro-Israele di Hegseth avrà un impatto sul modo in cui metterà in atto la politica statunitense. Se, ad esempio, a Hegseth fosse stato ordinato di bloccare la consegna di tutte le bombe e delle armi letali a Israele mentre si svolgevano i negoziati per il cessate il fuoco con Hamas, un cristiano sionista come Hegseth obbedirebbe a tale ordine o agirebbe secondo le sue convinzioni religiose così profondamente sentite?

Non posso rispondere a questa domanda, ma l’evidente conflitto di interessi avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme per Trump se il suo obiettivo fosse stato davvero “America First”.

E poi, l’abbiamo detto che Hegseth è anche un nemico dell’Iran, che sembra essere un requisito di base per qualsiasi posizione nel team di Trump? Questo è tratto da Axios :

Oltre al suo forte sostegno a Israele, Hegseth ha anche espresso posizioni decise nei confronti dell’Iran… Aveva definito il governo rivoluzionario iraniano un “regime malvagio” e nel 2020 aveva affermato che se l’Iran avesse voluto “tornare al tavolo dei colloqui sulle proprie capacità nucleari” avrebbe dovuto farlo “zoppicando e supplicando”…

“A volte abbiamo momenti in cui credo che non possiamo più rimandare la decisione di impedire all’Iran di dotarsi di una bomba nucleare”, ha detto Hegseth in un’apparizione a Fox & Friends.

“Quale momento migliore di questo per dire ‘stiamo avviando l’orologio, avete una settimana, avete X quantità di tempo prima che iniziamo a distruggere i vostri impianti di produzione di energia. Distruggiamo le infrastrutture chiave, distruggiamo i vostri siti missilistici, distruggiamo gli impianti nucleari, distruggiamo le capacità portuali‘”. Trump nomina Pete Hegseth, un falco filo-israeliano e anti-iraniano, segretario alla difesa, Axios

Vi pare un approccio ragionevole oppure la corsia preferenziale per una guerra regionale?

E come si concilia questo con tutte le chiacchiere non interventiste che Trump vomitava prima delle elezioni? Era tutta una messinscena? E, per favore, non ditemi che Hegseth non è stato esaminato a fondo o che Trump non era a conoscenza delle sue idee politiche prima di sceglierlo. Sarebbe assurdo. Hegseth è uno sciovinista duro e favorevole alla guerra, che di recente ha liquidato le richieste pubbliche di un cessate il fuoco come una “estorsione per conto di Hamas” (che cosa??) e che pensa che l’unico problema della politica di Biden in Medio Oriente sia stato che non era abbastanza dura”. E così è per tutte le scelte di Trump. Sono tutti ferocemente devoti a Israele e sono tutti entusiasti di una guerra con l’Iran. Pete Hegseth sulla doppia lealtà: Wow.

Ecco come il tipicamente moderato Daniel McAdams ha riassunto Hegseth:

Il Segretario alla Difesa designato dal Presidente eletto Donald Trump è un pazzo patentato. Un settario alla maniera di Manson. Letteralmente qualcuno che ha bisogno di stare in un ospedale psichiatrico. Che brama una guerra apocalittica per porre fine a tutta l’umanità, in modo che la sua concezione distorta di Dio scenda e massacri tutti coloro (compresi gli ebrei) che non si convertono alle credenze del suo culto. Questa è una persona veramente pericolosa. Questa è la persona che dirige la nostra macchina militare. I pazzi hanno occupato il manicomio. Daniel McAdams @DanielLMcAdams

Cavolo. Sembra proprio che Don Rumsfeld non sarà il nostro peggior Segretario alla Difesa.

Poi c’è Marco Rubio o “Little Marco”, come Trump lo chiamava affettuosamente durante la campagna del 2016. Rubio, che Trump ha scelto come Segretario di Stato, è un altro falco della guerra, uno che prima spara e poi chiede chi è, le cui opinioni si discostano solo di poco da quelle di John Bolton e Lindsay Graham. In un recente video dell’attivista per la pace Medea Benjamin, quel Benjamin che si mostra in piedi fuori dall’ufficio del Senato di Rubio accanto a una gigantesca bandiera di Israele, dice quanto segue:

Siamo qui fuori dall’ufficio di Marco Rubio. Probabilmente avete sentito che è stato scelto da Trump come prossimo Segretario di Stato. Siamo già stati nel suo ufficio e siamo sempre incuriositi nel vedere una bandiera israeliana qui fuori. E ho pensato che forse avrebbe ammainato la bandiera per mostrare che la sua fedeltà è al 100% al governo degli Stati Uniti e non al governo israeliano. Ma, no, guarda un po’, la bandiera è ancora qui, il che vi dà una buona indicazione a chi andrà la sua fedeltà come Segretario di StatoMedea Benjamin@medeabenjamin

Riuscite a immaginare se Rubio mettesse una bandiera russa fuori dal suo ufficio, o una bandiera palestinese? Quale pensate che sarebbe la reazione? È davvero appropriato che un senatore degli Stati Uniti esponga la bandiera di una potenza straniera di fronte al suo ufficio pagato dai contribuenti? Ecco altre informazioni su Rubio da Michael Tracey

Marco Rubio sarebbe probabilmente il Segretario di Stato più interventista degli ultimi decenni per un’amministrazione entrante, forse in competizione con Hillary Clinton. Supera sicuramente Colin Powell, che apparteneva alla fazione relativamente più “realista” dell’amministrazione di G.W. Bush.

Ed ecco altre informazioni su Rubio direttamente dalla Jewish Telegraphic Agency:

Il presidente eletto Donald Trump sta completando il suo team per la sicurezza nazionale con falchi pro-Israele che sono favorevoli alla massima pressione sull’Iran… Secondo quanto riportato lunedì Trump avrebbe intenzione di nominare due suoi alleati della Florida per i ruoli più importanti: il senatore Marco Rubio sarà scelto come segretario di Stato e il deputato Michael Waltz sarà il suo consigliere per la sicurezza nazionale.

Entrambi hanno affermato che non si dovrebbe impedire a Israele di sferrare un attacco diretto al programma di armamento nucleare dell’Iran. Questa posizione fa eco a Trump che, prima delle elezioni, ha esortato Israele a “Fare ciò che deve fare”. Trump aveva criticato il presidente Joe Biden per aver limitato Israele a colpire solo siti militari, ma non quelli nucleari, in un attacco di rappresaglia…

Trump non ha ancora nominato formalmente Rubio, ma la sua nomina è stata ampiamente riportata e la Republican Jewish Coalition che ha un rapporto di lunga data con Rubio, si è congratulata con lui.

“La scelta del presidente Trump per questo ruolo critico invia un messaggio forte e chiaro: i giorni della debolezza e dell’acquiescenza sono finiti “, ha dichiarato l’RJC in un comunicato di lunedì sera. “Sappiamo che con il senatore Rubio alla guida del Dipartimento di Stato, l’America starà al fianco dei nostri alleati e affronterà i nostri nemici”.

Rubio è salito alla ribalta politica della Florida in parte grazie al sostegno del miliardario Norman Braman, ex presidente della Greater Miami Jewish Federation. È noto per essere vicino a Miriam Adelson, la magnate filo-israeliano dei casinò che quest’anno ha versato 100 milioni di dollari alla campagna di Trump quest’anno. ….

A ottobre, dopo che l’Iran aveva bombardato Israele con missili, e mentre il conflitto di Israele con il gruppo terroristico libanese Hezbollah si stava intensificando, ha twittato: “Israele dovrebbe rispondere all’Iran come farebbero gli Stati Uniti se un paese lanciasse 180 missili contro di noi. E dovrebbero fare in Libano quello che chiederemmo ai nostri leader se i terroristi lanciassero razzi anticarro contro di noi da un paese vicino, costringendo 60.000 americani a evacuare le loro case e fattorie per quasi un anno”.

Nelle elezioni del 2016, lei e il suo defunto marito, Sheldon Adelson, erano vicini a decidere se sostenere Rubio o il senatore del Texas Ted Cruz come candidato repubblicano. Poi Trump ha guadagnato terreno e Sheldon Adelson ha deciso di appoggiare la star dei reality.

Rubio ha detto per anni che gli Stati Uniti non dovrebbero ostacolare un attacco israeliano al programma nucleare iraniano. Trump sceglie i falchi dell’Iran Marco Rubio e Mike Waltz per un ruolo di primo piano nella sicurezza nazionaleThe Jewish Telegraphic Agency

È curioso quanta influenza abbiano persone come Adelson quando si tratta di scegliere chi guiderà il paese. E non finisce qui perché, come possiamo vedere, cento milioni di dollari non solo ti comprano un presidente, ma anche tutti i membri del gabinetto presidenziale. Mi sembra un affare, anche se decisamente corrotto. È comodo, tuttavia, quando pubblicazioni come la Jewish Telegraphic Agency spiegano esattamente come funziona il sistema e poi si vantano di come serva i loro interessi generali. Com’è il detto su “la coda che scodinzola il cane”?

Miriam Adelson

Poi c’è Mike Waltz, il consigliere per la sicurezza nazionale scelto da Trump, che è – sorpresa, sorpresa – un altro neocon guerrafondaio che, secondo le parole di Trump, sarà “un forte sostenitore del mio programma di politica estera America First, e un formidabile sostenitore nella nostra ricerca della Pace tramite la Forza!”.

La pace? Non mi pare affatto probabile!

In poche parole: Waltz si è opposto all’uscita dall’Afghanistan, pensa che non siamo stati abbastanza solidali con l’Ucraina e pensa anche che l’Iran abbia bisogno di un bel “pugno sul naso” ; il che lo interpreterei come un tacito supporto all’azione militare. Ecco il commento di Michael Tracey:

Al summit “America First” a Washington, il deputato Mike Waltz (R-FL) ha dichiarato di essere appena tornato dall’Ucraina e di chiede l’invio di “consulenti” militari statunitensi direttamente in guerra per far funzionare i sistemi d’arma statunitensi a fianco delle forze ucraine. “Vinciamo questa dannata guerra!”, proclama Michael Tracey @mtracey

Truppe a terra? È questo che vuole Waltz?

Sembra proprio di sì, ma come si concilia con l’elusivo programma di pace di Trump? Ecco altre informazioni da Tracey:

Mike Waltz, il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale, ha lavorato per Donald Rumsfeld e Dick Cheney. Ricordate una settimana fa, quando tutti erano assolutamente convinti che ci fosse un gigantesco abisso ideologico tra Trump e i Cheney? Michael Tracey @mtracey

Waltz dice: “Date un pugno sul naso all’Iran”:

Link al video: https://twitter.com/i/status/1717566648624849222

Ecco un altro commento di Caitlin Johnstone:

Come (John) Bolton, Waltz è un mostro guerrafondaio. Il giornalista Michael Tracey ha riempito la sua pagina Twitter sin dall’annuncio con esempi della folle aggressività di Waltz, tra cui il suo sostegno al fatto che l’Ucraina usi armi statunitensi per colpire in profondità nel territorio russo, criticando Biden per non essere stato abbastanza aggressivo in Ucraina, sostenendo il bombardamento dell’Iran, opponendosi al ritiro militare degli Stati Uniti dall’Afghanistan e definendo Iran, Corea del Nord, Cina, Russia e Venezuela come “in marcia” contro gli Stati Uniti verso un conflitto globale. La stampa mainstream definisce Waltz un “falco cinese”, ma a quanto pare è un falco bellicoso nei confronti di tutti i nemici ufficiali degli Stati Uniti. La nuova amministrazione Trump si sta già riempiendo di sgualdrine da guerraCaitlin Johnstone@caitoz

Ed ecco altre notizie dalla Jewish Telegraphic Agency :

Waltz è stato tra i più convinti sostenitori di Israele alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e ha anche detto che Israele non dovrebbe esitare a colpire i siti nucleari e i campi petroliferi iraniani. Biden aveva scoraggiato tali azioni, temendo che tali attacchi avrebbero scatenato una guerra regionale su larga scala che avrebbe coinvolto gli Stati Uniti.

“Finora… è importante notare cosa non è stato colpito in Iran”, ha detto Walz in un tweet del 25 ottobre, elencando un impianto petrolifero iraniano e un impianto nucleare. Questa potrebbe essere l’ultima migliore occasione per Israele di ridurre il programma nucleare iraniano e di bloccare i suoi fondi”. Biden/Harris hanno esercitato ancora una volta pressioni su Israele affinché facesse meno di quanto avrebbe dovuto? Jewish Telegraphic Agency

Ciò che questo estratto dimostra è che i prescelti di Trump sono alla ricerca di un’opportunità per attaccare l’Iran. L’opinione prevalente sembra essere che Biden sia stato “morbido” con l’Iran e che ora sia il momento di intraprendere un’azione più assertiva e “muscolare” per garantire la sicurezza di Israele. Come abbiamo notato in precedenza, tutti i candidati scelti da Trump sembrano condividere questa opinione.

Pensate ancora che Trump voglia porre fine alle guerre all’estero?

Trump ha anche scelto la focosa deputata Elise Stefanik (NY) come ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite Ecco la Tracey:

Elise Stefanik, la nuova scelta di Trump per la carica di ambasciatore alle Nazioni Unite, è per certi versi più ideologicamente zelante di Nikki Haley, la precedente occupante di Trump in quel ruolo. La Stefanik è stata fondamentale nel lancio della crociata per fomentare il panico da antisemitismo denunciato nell’ultimo anno, ed è stata premiata da Adelson per i suoi servizi – il tutto mentre si insinuava con successo nell’operazione politica di Trump. Stefanik e Haley non hanno differenze sostanziali degne di nota; la Stefanik ha denunciato con veemenza l’amministrazione Biden-Harris per non aver armato a sufficienza l’Ucraina e Israele e per essersi presumibilmente inchinata alla Cina; inoltre, denuncia per principio il ritiro dall’Afghanistan. Non ci sono nemmeno differenze politiche evidenti tra la Stefanik e Liz Cheney, il suo predecessore come presidente della conferenza del Partito Repubblicano della Camera, Michael Tracey.

Sembra che Adelson abbia giocato un ruolo importante anche nella carriera di Stefanik. Non è incredibile quanto potere abbiano i miliardari israeliani sulla politica americana? L’intero sistema è sommerso dai soldi sporchi dei donatori stranieri. Siamo un paese di m**da del Terzo mondo; non c’è dubbio. Ecco di nuovo Caitlin Johnstone:

La Stefanik è nota soprattutto per i suoi sforzi congressuali volti a stroncare la libertà di parola nei campus universitari, smentendo come menzogna le dichiarazioni di Trump sull’importanza dei diritti del Primo Emendamento. È un mostro falco della palude, la cui carriera politica è stata preparata in alcuni dei più odiosi think tank neoconservatori di Washington, e si oppone a porre qualsiasi limite al sostegno militare degli Stati Uniti a Israele. All’inizio di quest’anno la Stefanik è volata in Israele per tenere un discorso davanti alla Knesset israeliana, dove ha giurato di contribuire a fermare l'”antisemitismo” dei manifestanti contro le atrocità genocide di Israele nelle università americane. Caitlin Johnstone

Ecco il messaggio di congratulazioni che la Stefanik ha ricevuto da Jonathan Greenblatt dell’ADL dopo essere stata scelta da Trump:

Mazel Tov a @EliseStefanik per la sua nomina a prossimo ambasciatore degli Stati Uniti presso l’ONU.

La deputata Stefanik è stata un partner fondamentale e assolutamente impavida nella lotta all’antisemitismo nei campus. Sono entusiasta di lavorare con lei per combattere l’odio anti-ebraico e i pregiudizi anti-israeliani sulla scena mondiale. @JGreenblattADL

Ovviamente, se si ricevono lettere d’amore da Jonathan Greenblatt, si gioca nella squadra sbagliata, in questo caso la squadra del genocidio. Stefanik parea situarsi solidamente in quel campo.

Naturalmente, questa è solo la punta dell’iceberg, ma ce n’è abbastanza per i lettori da poter riflettere per un po’. Ciò che è chiaro è che il tanto sbandierato annuncio che Trump non avrebbe scelto né Mike Pompeo né Nikki Haley per le posizioni di gabinetto era un’evidente finta di facciata volta a ingannare i suoi sostenitori. Quelli che sono stati indotti da Trump a credere che “le cose fossero cambiate”, quando in realtà l’unica cosa che è cambiata è che Trump si è ufficialmente unito alla famiglia di creature della palude che si era impegnato a rimuovere.

Lasciamo a Caitlin Johnstone l’ultima parola:

L’unica ragione intellettualmente onesta per appoggiare Trump è perché si è un repubblicano di tipo tradizionale e si sostengono i programmi repubblicani standard, come l’abbassamento delle tasse per i ricchi e la scarsa tolleranza per la diversità umana. Ma non c’è alcuna base onesta per sostenere Trump per motivi anti-bellici o perché si vuole che la palude della corruzione a Washington venga prosciugata. Questo era ovvio per chiunque abbia prestato attenzione l’ultima volta che è stato presidente, ma ora è evidente a tutti per i mostri guerrafondai della palude con cui ha riempito il suo gabinetto. La narrazione che i cosiddetti  “repubblicani MAGA” fanno di loro stessi come di una nuova razza speciale di repubblicani che sono significativamente diversi dai repubblicani del passato semplicemente non è supportata da alcun tipo di prova materiale. Non stanno prosciugando la palude. Non stanno combattendo lo Stato profondo. Non stanno ponendo fine alle guerre. Stanno facendo tutte le cose disgustose che i repubblicani hanno sempre cercato di fare mentre si atteggiavano a coraggiosi ribelli. Disprezzo l’intero Partito Repubblicano; è una delle cose più malvagie che l’umanità abbia mai prodotto. Caitlin Johnstone@caitoz

Vorrei averlo detto io!

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