Indipendentemente da ciò che si può pensare del processo decisionale della Russia, è stato il governatore militare regionale ad creare irresponsabilmente questo obiettivo legittimo a Sumy, che ha poi circondato con scudi umani de facto nel tentativo fallito di scoraggiare la Russia dall’attaccarlo.

di Andrew Korybko sul suo substack.com – Traduzione a cura di Old Hunter
A Sumy, dopo l’attacco missilistico della Domenica delle Palme, l’Ucraina ha accusato la Russia di aver commesso un crimine di guerra. L’affermazione di Kiev secondo cui la Russia avrebbe preso di mira i fedeli di una chiesa è stata ripresa da Keith Kellogg, l’inviato di Trump in Ucraina, ma il Ministero della Difesa russo ha insistito sul fatto che l’attacco ha preso di mira “una riunione dello staff di comando del gruppo operativo-tattico di Seversk”, a cui il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha poi aggiunto che vi hanno partecipato anche militari della NATO. Anche Trump è intervenuto dicendo che “mi hanno detto che (la Russia) ha commesso un errore, è stato terribile”.
È quindi in corso un dibattito per stabilire se si sia trattato di un crimine di guerra, come sostiene l’Ucraina, di un terribile errore, come sostiene Trump, o di un attacco legittimo, come insiste la Russia. Nell’ordine in cui queste spiegazioni sono state condivise, quella dell’Ucraina mira a mobilitare ulteriormente l’Occidente per esercitare maggiori pressioni su Trump affinché ritiri gli Stati Uniti dai colloqui con la Russia. Affermare che la Russia abbia deliberatamente preso di mira i fedeli la Domenica delle Palme ha lo scopo di rendere più difficile il proseguimento dei colloqui e la possibilità per Trump di incontrare nuovamente Putin.
Per quanto riguarda la spiegazione degli eventi da parte di Trump, non aveva intenzione di screditarsi negando l’accaduto, ma non voleva nemmeno cadere nella trappola dell’Ucraina e dare credito alla sua pretesa di un crimine di guerra. Per questo motivo ha optato per una via di mezzo, riconoscendo l’accaduto ma attribuendolo a un vago “errore” della Russia, come causato da un missile vagante o da un’intelligence difettosa. Trump non può approvare alcun attacco russo che provochi vittime civili, ma non permetterà nemmeno che questo rovini i colloqui in corso.
Infine, la spiegazione della Russia mantiene l’integrità morale del Paese che insiste sul fatto che gli obiettivi erano legittimi, spiegando anche le vittime civili menzionando il fatto che l’Ucraina impiega de facto scudi umani quando riunisce illegalmente risorse militari in aree civili. Sebbene i critici possano deridere questa versione, essa è accreditata dal fatto che il sindaco della vicina Konotop ha dichiarato in un video che il governatore militare regionale “ha organizzato una cerimonia di premiazione per i soldati della 117a brigata” proprio quel giorno.
Inoltre, ha anche precisato che i civili erano stati invitati a partecipare all’evento, che, a suo dire, il governatore militare regionale era stato precedentemente avvertito di non organizzare, proprio a causa del rischio di un attacco russo. Questa informazione aggiuntiva, omessa da molti resoconti dei media mainstream sull’attacco missilistico della Domenica delle Palme, contestualizza il processo decisionale russo in quel fatidico giorno e le vittime civili segnalate. Di conseguenza, non si è trattato né di un crimine di guerra né di un terribile errore, ma di un attacco legittimo.
Per spiegare meglio, il governatore militare regionale aveva pensato che invitare i civili a partecipare alla cerimonia di premiazione dei soldati, che aveva deciso di ospitare all’interno della città la Domenica delle Palme, avrebbe impedito alla Russia di attaccare, ma l’analisi costi-benefici di quest’ultima è stata diversa da quella che ci si aspettava. Dal punto di vista della Russia, eliminare questi obiettivi VIP al costo di alcune vittime civili avrebbe potuto accelerare la fine del conflitto, salvando così più civili nel lungo periodo nel caso il conflitto fosse continuato.
Inoltre, gli osservatori dovrebbero ricordare che la Russia ha il diritto internazionale di colpire obiettivi militari ovunque in Ucraina, mentre l’Ucraina ha la responsabilità internazionale di non schierare risorse militari in aree civili. A prescindere da ciò che si possa pensare sulla moralità del processo decisionale russo, è stato il governatore militare regionale a riunire irresponsabilmente questo obiettivo legittimo a Sumy, che poi ha circondato di fatto con scudi umani in un fallito tentativo di dissuadere la Russia.
Come già valutato in precedenza, quanto accaduto non è stato un crimine di guerra né un terribile errore, bensì un attacco legittimo condotto dopo averne soppesato i costi politico-umanitari così come i benefici strategico-militari. Questa azione audace è stata intrapresa anche per contribuire a estromettere l’Ucraina dal resto della vicina regione di Kursk, poiché gli obiettivi che si erano radunati a Sumy erano direttamente responsabili di questa invasione del territorio russo . Il ritiro completo delle sue forze da lì è un prerequisito per qualsiasi cessazione delle ostilità in questo conflitto.
Dal punto di vista dell’Ucraina, le vittime civili causate dai danni collaterali di questo attacco costituiscono invece il pretesto perfetto per mobilitare l’Occidente contro i colloqui russo-americani, la cui urgenza è ancora maggiore se si considerano le conseguenze che questo attacco ha avuto sulle operazioni ucraine a Kursk. Se l’Ucraina venisse presto espulsa da tutta la regione, la Russia potrebbe estendere la sua controffensiva a Sumy per indurre Kiev ad accettare le richieste di pace di Mosca.
L’Ucraina vuole ovviamente impedirlo, e a tal fine ritiene che mobilitare l’Occidente potrebbe essere d’aiuto, soprattutto se l’immagine manipolata dai media di questo attacco dovesse complicare i colloqui russo-americani. Inoltre, il momento non avrebbe potuto essere più opportuno, dato che Putin dovrà decidere entro venerdì se estendere o meno l’asimmetrico “cessate il fuoco energetico” con l’Ucraina. Se decidesse di non farlo subito dopo l’attacco missilistico della Domenica delle Palme, cosa che sarebbe un suo diritto, l’Ucraina potrebbe più facilmente mobilitare l’Occidente contro la Russia.
Tuttavia, Trump potrebbe non essere pressato a ritirare gli Stati Uniti dai colloqui con la Russia né a fornire ulteriori armi all’Ucraina, almeno a giudicare da quanto dichiarato lunedì. Secondo lui, “[Zelensky] è sempre alla ricerca di missili. Quando inizi una guerra, devi sapere che puoi vincerla. Non inizi una guerra contro qualcuno che è 20 volte più grande di te e poi speri che ti diano dei missili”. Queste non sono le parole di qualcuno interessato a perpetuare ulteriormente il conflitto.
Tutto considerato, è improbabile che l’Ucraina riesca ad ottenere ciò che desidera sfruttando questo incidente, i cui obiettivi Trump conosce benissimo e ritiene contrari agli interessi statunitensi. Ciò spiega perché abbia saggiamente scelto la via di mezzo, attribuendo l’accaduto a un vago “errore”, invece di schierarsi dalla parte dell’Ucraina o della Russia su questo tema. Per il momento, il processo di pace probabilmente proseguirà, ma ci vorrà ancora del tempo prima che di raggiungere un accordo sostanziale.